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Franzil. Gira e volta tutto porta ad Alesso...

Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 18:56
da Strategico8
Salve a tutti, sono una new entry!
Sto facendo in questi mesi una ricerca genealogica sul cognome Franzil (Friuli).
In particolare su di un ramo che verso il 1730 si spostò da Alesso a Siacco di Povoletto (UD).
So che qui ci sono persone competentissime che già si sono imbattute in Franzil di Alesso...
Per caso avete trovato un Antonio figlio di Giovanni Battista e Domenica Rabassi, nato nel 1704 o '05?
Grazie di cuore :)
Ps. I documenti parrocchiali si trovano ad Alesso, Trasaghis o a Cavazzo?
Ri-grazie di Cuore!

Inviato: venerdì 27 novembre 2015, 23:55
da LeVit
Benvenuto in questo forum.
Tutti i registri delle parrocchie di Alesso, Trasaghis, Avasinis, Peonis... sono stati trascritti da Decio Tomat di Alesso, ma purtroppo queste trascrizioni non sono stati pubblicate. Però è stato pubblicato un libro "Alesso" edito dal Comune di Trasaghis, 2014, a cui Decio Tomat ha collaborato, in cui sono pubblicate anche le genealogie di tutte le famiglie del paese. Non so se il libro è in vendita o se è stato dato solo alle famiglie del paese e forse alle biblioteche della zona. Penso che in municipio ti sappiano dire qualcosa.
Ad ogni modo credo che l'unico che può esserti di aiuto per un "emigrante" del 1730, sia il Tomat. So che il venerdì pomeriggio lo si trova sempre nell'archivio storico della parrocchia di Gemona, accanto al Duomo.

Inviato: sabato 28 novembre 2015, 8:44
da Strategico8
Grazie di cuore, gentilissimo!
Il libro si chiama Alesso e Oncedis e l'ho già consultato ma niente...
A me a suo tempo consigliarono anche di chiedere a Luigino Stefanutti (non so se magari volevano intendere Pieri).
Davvero li ha trascritti proprio TUTTI??? ma soprattutto, davvero te li lascia consultare???
grazie :)

Inviato: sabato 28 novembre 2015, 12:55
da LeVit
So che qualche registro è andato perso, ma ciò che c'è, è stato tutto trascritto e salvato, da Cavazzo a Osoppo.
Dire che te li lascia consultare, mi pare eccessivo. Tu digli quello che sai e poi aspetta una risposta.

Inviato: sabato 28 novembre 2015, 19:32
da Strategico8
grazie. proverò a sentirlo allora.
ho concluso la parte a Povoletto ed ora devo iniziare quella più antica, su Alesso.
sperin di rivâ adore a cjatâ alc di interessant :)

Inviato: sabato 28 novembre 2015, 19:55
da Zanedibene
Anch'io sono molto interessata a quel libro, Alesso e Oncedis, credete che dal comune me lo possano spedire all'estero?

Inviato: sabato 28 novembre 2015, 20:58
da LeVit
E' vero! anche tu hai una bisnonna Rabassi di Alesso. Lunedì cercherò di informarmi.

Inviato: sabato 28 novembre 2015, 21:51
da Zanedibene
Infatti, Domenica Rabassi anche la mia!
grazie vitt!

Inviato: domenica 29 novembre 2015, 16:47
da Strategico8
La "mia" Domenica Rabassi ha avuto un bimbo nel 1704 o '05 e non so che numero di figlio fosse... comunque sono ottimista. credo di riuscire forse a risalire ancora per un paio di generazioni... e magari scoprirò la causa che portò Antonio a spostarsi da Alesso a Siacco!
vedìn ce ch'al salte fûr

Inviato: venerdì 18 dicembre 2015, 17:16
da Strategico8
Zanedibene ha scritto:Infatti, Domenica Rabassi anche la mia!
grazie vitt!
Ciao :)
tu per caso hai potuto consultare qualcosa di Alesso?
grazie

Inviato: venerdì 18 dicembre 2015, 21:38
da Zanedibene
purtroppo prima del 1800 niente, vivo in spagna e si fa quel che si può.. tu vai forte! 1704...io ci sogno! complimenti..

Inviato: venerdì 18 dicembre 2015, 23:28
da LeVit
Ho visto proprio oggi quel grande trascrittore di tutti i Registri di tutti i paesi della zona che è Decio Tomat, che mi ha assicurato che lui risponde alle mail. Perciò scrivetegli pure, magari indicando nell'oggetto "Genealogia Rabassi" o "Genealogia Franzil" o comunque qualcosa che faccia capire subito di cosa si tratta e che non è spam.
Secondo il Tomat, i Franzil potrebbero anche provenire da Montenars, ma avendo Giovanni Battista Franzil sposato una Rabassi è quasi certa la provenienza dalla zona di Alesso. I Registri sono sparsi tra Alesso e Cavazzo, a seconda del periodo storico, e comunque dal registro dei battesimi manca un quinterno con il periodo 1713-1720 ~.

Inviato: sabato 19 dicembre 2015, 18:31
da Strategico8
Grandissimo! Avercene di persone come te che si ricordano e ti aiutano!
Davvero, grazie di cuore!
Per quanto riguarda il "capitolo Montenars" io avrei un'ipotesi allettante...
Dato che un "mio" Giovanni Battista Franzil, nato a Siacco il 23-08-1777, pare fosse emigrato e considerando inoltre che a Montenars ci sono anche dei "Franz" (altro modo in cui veniva storpiato Franzil) potrebbe trattarsi di suoi eventuali discendenti. Ipotesi suffragata anche dal fatto che nei primi dell'ottocento i Francile di Montenars dovrebbero essere stati un unico nucleo con pochissimi individui (fonte Friulinprin)... :)

Inviato: domenica 24 gennaio 2016, 10:51
da Strategico8
Salve a tutti!
Grazie a vlepore47 mi sono messo in contatto col signor Tomat e devo dire che è stato bellissimo ricevere molti dati e poter andare ancora un po' indietro con le generazioni.
Purtroppo però ora viene la fase difficile...
Esauriti i dati dai registri parrocchiali ora, secondo Tomat, dovrei spulciare i fondi notatili antichi: lui me li ha addirittura elencati (notai di Gemona del '500 e '600) ma non saprei se effettivamente vale la pena imbarcarsi in questa "avventura".
Secondo voi ho qualche speranza magari cercando nei testamenti? Secondo voi nel '500 dei comuni paesani ricorrevano davvero spesso ai notai? Voi, nei miei panni, che fareste?
Mi farebbe piacere ricevere le vostre opinioni al riguardo :)

Inviato: lunedì 25 gennaio 2016, 10:16
da bigtortolo
Strategico8 ha scritto: Secondo voi ho qualche speranza magari cercando nei testamenti? Secondo voi nel '500 dei comuni paesani ricorrevano davvero spesso ai notai? Voi, nei miei panni, che fareste?
Mi farebbe piacere ricevere le vostre opinioni al riguardo :)
Se supponi che dei comuni paesani non si rivolgessero ai notai (in base a quale teorema poi..), allora evita di consultare i notarili Cinquecenteschi e anche quelli anteriori.
Chissà di cosa campavano quei poveretti che rogavano al di fuori delle mura cittadine?