Atto di matrimonio 1753 con dispensa

Hai fotografato un documento in latino ma non riesci ad interpretarlo o tradurlo? Posta qui l’immagine e ti aiuteremo.


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adelia
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Atto di matrimonio 1753 con dispensa

Messaggio da adelia »

Buongiorno a tutti,

avrei bisogno di aiuto per interpretare questo atto di matrimonio

Immagine

questo il mio tentativo (lacunoso) di trascrizione:

Milles.mo septemcentes.mo quinquages.mo tertio, die decima septima mensis martij
D.us Joannes fil. D.ni Statoris Ghabrielis Fulgoni ex hac Parochia,
et D.na Aghata Lucia fil.a qm D. Joseph Gulielmi ex Parochia Castri Novi Fogliani alias Tertiorum,
attenta facultate et dispensatione ab Il.mo et R.mo D. Petro Christiani episcopo Placent: ut ex licentia ab ipso concessa sub die 15 Martij 1753 quae …….. in Filo ad ……. premissa ……… tantum denunciatione post contractum matrimonium int solemnia nullo detecto impedimento, antequam facta fuisset …….. intimata? fuit mutua? ipsorum? contrahentium? separatio, facta autem denunciatione concessa fuit ………. cohabitatio
[testo soprascritto: habito… … eorum mutuo? consensu………..]
juncti fuerunt in S. Matrimonio a me Gregorio de Cappis perpetuo Mans.o ……. in ecclesia S.ti Nicolaij coram … D. Andrea Cesare de Guarterijs? Villaggi, et D. Hieronymo de Silvestris testis specialis ad id vocatis …….., Benedectissimi? Nuptiali?, que ……. fuerunt a me ……. die trigesimo mensis aprilis 1753 post oct: Pascha: in Oratorio S.ti Petri ad altare B.te M.V. Lauretanae …….. denunciationes ……… fuerunt tam ……… hac Parochia quam in illa Seni, et Castri Novi Tertiorum ut ex ………….


In particolare, mi interesserebbe capire il discorso della dispensa (è solo una dispensa dalle 3 pubblicazioni o c'è altro?) e cosa significa quando parla di separazione/coabitazione. Insomma, cos'era successo? Anche le date non mi tornano perché l'atto dovrebbe essere del 17 marzo ma alla fine parla del 30 aprile?

Grazie in anticipo per l'aiuto!

Kaharot
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Messaggio da Kaharot »

Mi pare che dica che gli sposi contrassero matrimonio in data 17 marzo, ma, non essendo stata fatta la denuncia pubblica, si intimò loro di non andare a vivere insieme, in attesa che si adempisse alla mancanza.
Dopo aver fatto la denuncia, il 30 aprile gli sposi ricevettero la benedizione nuziale e poterono andare a vivere insieme.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

adelia
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Messaggio da adelia »

Grazie!!

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Millessimo septemcentessimo quinquagesssimotertio, die decima septima mensis martij
Dominus Joannes filius Domini Statoris Ghabrielis Fulgoni ex hac Parochia, et Domina/
Aghata Lucia filia quondam Domini Joseph Gulielmi ex Parochia Castri Novi/
Fogliani alias Terciorum, attenta facultate et dispensatione ab/
Il.mo et R.mo Domino Petro Christiani episcopo Placentiae ut ex licentia/
ab ipso concessa sub die 15 Martij 1753 quae consevatur in Filo adhuc/
praemissa unica tantum denunciatione post contractum matri=/
monium inter solemnia nullo detecto impedimento, antequam/
facta fuisset illam intimata fuit mutuuam ipsorum contrahentium/
separatio, facta autem denunciatione concessa fuit mutuua/
cohabitatio *habitoque prius eorum mutuo consensu per verba de presenti* juncti fuerunt in Sancto Matrimonio a me Preposito Grego=/
rio de Cappis perpetuo Mansionario eidem Cura Animarum in ecclesia/
Sancti Nicolaij coram (...) Domino Andrea Caesare de Guarderijs/
Villaggi, et Domino Hieronymo de Silvestris testibus specialiter/
ad id vocatis suspensis benedectionibus nuptialibus, quae datae/
fuerunt a me suprascripto die trigesimo mensis aprilis 1753/
post octavario Paschae in Oratorio Sancti Petri ad altare Beatae Mariae Virginis Laureta=/
nae supradictae denunciationes factae fuerunt tam in hac Parochia/
quam in illa Seni, et Castri Novi Tertiorum ut ex rescriptis
Vittore

adelia
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Messaggio da adelia »

Grazie mille!!!

Quindi il significato dovrebbe essere quello indicato da Kaharot: si sono sposati senza aver fatto le pubblicazioni e hanno avuto il permesso di coabitare solo dopo.

Questo è il mio tentativo di traduzione (ci saranno diversi errori immagino), mi piacerebbe capire cosa vuol dire "in Filo" perché magari potrei ritrovare la dispensa del vescovo…; )


Millesettecentocinquantatrè, il giorno 17 del mese di marzo
Il Sig. Giovanni figlio del sig. sergente Gabriele Fulgonio di questa parrocchia, e la Sig.ra Agata Lucia figlia del fu Giuseppe Guglielmi della parrocchia di Castelnuovo Fogliani detto anche dei Terzi, ottenuta facoltà e dispensa dall’Illustrissimo e Reverendissimo D. Pietro Cristiani vescovo di Piacenza affinché in base a licenza dallo stesso concessa il giorno 15 marzo 1753 conservata ***in Filo finora eseguita un’unica pubblicazione dopo aver contratto matrimonio con rito solenne*** non avendo rinvenuto alcun impedimento, prima che quella fosse stata fatta (la pubblicazione?) fu intimata la separazione degli stessi contraenti, fatta però la pubblicazione fu concessa la coabitazione *e ottenuto precedentemente il loro reciproco consenso per parola dei presenti* furono uniti nel Santo Matrimonio da me Gregorio de Cappis mansionario perpetuo nella chiesa di San Nicola in presenza del sig. Andrea Cesare de Guarderijs e del sig. Geronimo de Silvestris testimoni appositamente convocati ***suspensis*** le benedizioni nuziali che furono date da me soprascritto il 30 aprile 1753 dopo gli otto giorni delle festività pasquali nell’oratorio di San Pietro presso l’altare della Beata Maria Vergine di Loreto le suddette pubblicazioni furono fatte sia in questa parrocchia che in quella di Alseno e di Castelnuovo dei Terzi come ***ex rescriptis***

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

in filo= nella filza, carte infilzate con una cordicella.

1753, 17 marzo
Il signor Giovanni, figlio del signor statore (=luogotenente del podestà/magistrato) Gabriele Fulgoni di questa parrocchia. E la signora Agata Lucia, figlia del fu signor Giuseppe Guglielmi della parrocchia di Castelnovo Fogliani ossia dei Terzi, attesa la facoltà e dispensa dal vescovo di Piacenza Pietro Cristiani, come da licenza concessa dallo stesso addì 15 marzo 1753, che si conserva ad oggi in filza, premessa una sola denuncia, dopo il contratto matrimoniale, durante la messa solenne, scoperto nessun impedimento prima che quella (denuncia) fosse fatta, fu intimata la reciproca separazione degli stessi contraenti, mentre, fatta la denuncia fu concessa la mutua coabitazione e, avuto prima il loro mutuo consenso per le parole del presente, furono congiunti in matrimoniio da me prevosto Gregorio de Cappis, mansionario pepetuo addetto alla cura d’anime nella chiesa di S. Nicolao, di fronte ai signori Andrea Cesare de Guarderis e Gerolamo de Silvestri testi a ciò specialmente chiamati, sospese le benedizioni nuziali, che furono date da me sottoscritto il 13 aprile 1753 nell’oratorio di S. Pietro, all’altare della Madonna di Loreto; le suddette denunzie furono fatte sia in questa parrocchia che in quella di Alseno e di Castelnuovo dei Terzi, come da rescritto.
Vittore

adelia
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Messaggio da adelia »

Grazie!!!

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