22 novembre 1500
Il mio antenato Polo ha una controversia con Gianese Finco, rappresentato dal padre, perché ha fatto qualcosa che non riesco a capire ai capelli di Margherita, figlia del mio antenato.
Qualcuno cortesemente riesce a dirmi la parola nel riquadro rosso per capire cosa ha fatto questo Gianese ai capelli di Margherita (ammesso che abbia capito giusto...)?
Posto anche l'atto completo per eventuali confronti di lettere.
Grazie!
.... cum sit quod lis et
diferentia orta vel sit oriri videlicet inter anthonium quondam
Jacobi finchi de Gillio per se et Janese eius
fillio per quo de rato promissit (...) et paulum condam
(...) adasta de Gillio ex allia causa et occa-
sione quo dictus paulus dicit et se dolet de
dicto Janexe quo dicit quod (...) capilos malga-
rite eius fillie et (...) dicte partes quiete
et pacifice vivere et potius segui modum (...)
(...) et dictus antonius (...) Jacobum filium leo-
nardi pascalis de Sugia (...)(...)(...)
potestatem in suum arbitrum arbitratorem quo habeat et possit
arbitrare arbitramentare sententiare terminare absolve-
re et condenare et quod de sententia facta laudare
et probare et & et modo (...) et quod possit
eligere (...)
Grazie Bigtortolo, anche secondo te si tratta dei capelli, quindi?
Hai qualche idea sulla parola nel riquadro? Finisce per "...it", ad intuito sembra un verbo al perfetto. Li ha tirati, tagliati, bruciati o chissà cosa?
Si, la penso anch'io come te.
Un'azione violenta contro la povera Margherita fu fatta.
Ho provato con i verbi possibili , ma niente; l'unico che potrebbe avvicinarsi è "prendit" (recte prehendit).
Sì, sembra quello che si avvicina di più sia al senso sia alla brutta grafia. Si potrebbe quindi liberamente tradurre "afferrò per i capelli Margherita sua figlia".
Grazie mille come sempre!
Ma non saranno i "capillis" che si trovano a volte nei Capitoli Matrimoniali, quando, per indicare la verginità della sposa, si scriveva "virgo in capillis"?
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Avevo pensato anche a capellas, visto che l'Altopiano dei Sette Comuni, dove si svolge il fatto, viveva molto di pastorizia. Tuttavia mi pare che sia scritto chiaramente capillos.
Nel caso che dici tu, come tradurresti la frase?
Anche io penso che il verbo sia prendit, quindi sarebbe "afferrò i capelli a Margherita" o "prese i capelli (in questo caso la leggerei nel senso figurato) a Margherita".
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Ah, questa interpretazione è molto interessante!
Purtroppo non ho trovato la sentenza degli arbitri eletti dalle due parti e quindi non ho eventuali ulteriori informazioni.
Se ben ricordo (non ho sotto mano gli appunti) nel testamento del padre Polo del 1513 Margherita era comunque ancora nubile.
E sai se poi si è sposata o quanti anni aveva Margherita approssimativamente nel 1500?
Perché se è rimasta nubile penso che la mia intepretazione acquista molta plausibilità!
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Al di fuori della citazione nel testamento, questo è attualmente l'unico documento che la riguarda per quanto ne so. Suo padre è nato (calcolo fatto a spanne) attorno al 1440-45. So per certo che Margherita aveva due sorelle ed un fratello (il mio antenato) che si sposò nel 1494. Nel testamento è citata per penultima, per cui ipotizzo che nel 1500 non doveva avere più di 25 anni.
Allora potrebbe essere come avevo pensato io, anche se in quel caso mi sarei aspettato che il "tiratore di capelli" fosse condannato a sposarla, cosa che non sembra essere avvenuta.
Qualunque sia il senso di quei capelli rimane una storiella interessante!
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Non avevo mai sentito l'espressione "prendere per i capelli"riferita ad altro atto....Potreste spiegarmi qualche cosa in più?Continuo ad imparare sempre cose nuove.negli atti che ho spulciato, ma sono del 1600, non si fa mai riferimento a questa espressione, ma vedo che i tuoi documenti sono molto più antichi.Di che zona stiamo parlando? grazie
A naso, mi sembra che le parole usate siano molto"morbide", forse se fosse stato quello che ipotizzate, i toni sarebbero stati più solenni e tragici,ma potrei sbagliarmi.E' solo una sensazione."Quiete et pacifiche vivere" sembra riferirsi ad un rapporto di buon vicinato, non ad un altro...rapporto!!!Il padre gli avrebbe sparato o lo avrebbe caricato di botte, pretendendo un matrimonio riparatore, di cui qui non si fa cenno alcuno.La ragazza, come minimo, sarebbe finita suora di clausura, anche per meno.
La fantasia vola, i fatti restano avvolti nel mistero, visto che altro non c'è.Mi piace immaginare Margherita una fanciulla di lingua veloce, punita con una semplice tirata di capelli.Ho un'antenata, che per meno, solo mere dicerie di paese, fu bastonata sulla pubblica piazza e strattonata da un chierico imbufalito.Animi bollenti......
Ciao Cannella 55, i fatti si svolgono a Gallio, nell'altopiano dei Sette Comuni, attualmente nella parte settentrionale della provincia di Vicenza, all'epoca invece sotto la Serenissima Repubblica di Venezia. La zona tuttavia ha sempre goduto di ampia autonomia. Ne è un esempio il modo di dirimere le controversie minori: le due parti in causa nominavano un arbitro ciascuno, impegnandosi a rispettare la sentenza emessa; talvolta i due arbitri non riuscivano a trovare un accordo e ne nominavano un terzo. Le questioni solitamente riguardavano la divisione di un'eredità, una rissa, questioni di denaro. L'espressione "volendo vivere in quiete e pacificamente" è una frase di rito, presente in tutti gli atti di questo tipo. Tipico era anche sancire la pace recandosi assieme a bere "more veneto".
Quanto al fatto dei capelli, è la prima volta che lo vedo, sia che si tratti del senso letterale, sia del senso figurato (e anche qui sarebbe la prima volta che lo sento). La cosa strana è che non sono indicate le circostanze, anzi il fatto è presentato come solo riferito dal padre di Margherita, il che mi fa pensare che Gianese lo neghi. Spero di trovare la sentenza nei pochi atti di quel registro che mi restano da guardare, ma ormai sono un po' avanti coi mesi...