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Traduzione dal latino (e un pochino di italiano)

Inviato: sabato 14 dicembre 2019, 19:15
da RiccardoP1983
Ciao a tutti! Qualcuno, per favore, potrebbe tradurmi la lunga annotazione della pagina destra che inizia con "Vides amice lector spatio octo annorum..."? Io avevo fatto ragioneria e quindi ho poca dimestichezza con il latino. :(

Visto che ci siamo, qualcuno riesce a completare anche l'annotazione in italiano nella pagina a sinistra? Io ci leggo: "Nota come in questo giorno 25 ottobre 1706, che io Giuseppe Luigi Guazzelli copio questi battesimi, sono venuti in Castiglione molti soldati (???) guardia, (???) che i garfagnini hanno colle loro milizie bloccato Mont'Alfonso presidiato dai francesi, havendo li garfagnini giurato fedeltà al Serenissimo Principe Eugenio di Savoia a nome di Sua Maestà Cesarea (???) scacciare il presidio francese (????????????????) luogo".


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Re: Traduzione dal latino (e un pochino di italiano)

Inviato: sabato 14 dicembre 2019, 19:28
da AleSarge
RiccardoP1983 ha scritto: Visto che ci siamo, qualcuno riesce a completare anche l'annotazione in italiano nella pagina a sinistra? Io ci leggo: "Nota come in questo giorno 25 ottobre 1706, che io Giuseppe Luigi Guazzelli copio questi battesimi, sono venuti in Castiglione molti soldati p(er) buona guardia, atteso che i garfagnini hanno colle loro milizie bloccato Mont'Alfonso presidiato dai francesi, havendo li garfagnini giurato fedeltà al Serenissimo Principe Eugenio di Savoia a nome di Sua Maestà Cesarea se li escirà? scacciare il presidio francese lo noterò più a basso a suo luogo".
Per ora sono riuscito a completare quella in italiano.

Inviato: domenica 15 dicembre 2019, 16:18
da RiccardoP1983
Grazie mille per il tuo contributo!!

Qualcuno riesce a decifrare la parte in latino?

Inviato: domenica 15 dicembre 2019, 19:05
da AleSarge
C'è sicuramente qualche imprecisione, ma queste sono grossomodo la trascrizione e la traduzione:

Vides amice lector spatio octo annorum nullum … in libris Sancti Petri adnotatum, licet tantae latitudinis sit huius Ecclesiae Paroechiae ab tot habitantibus populata. Quid de tanto temporis absque baptismata intervallo? Miror. Nollem dicere quod magis libitinae quam vitae huius saeculi principium foret dicatum. Opinor tamen viros ad bella propensos muliebris amp(l)exus(?) fugisse; qualis sit causa vere nescio; non tamen ignoro hoc saeculi exordium non aureum sed ferreum nostris maioribus illuxisse. Estensis ambitio paucum esse putans praeteriti saeculi funestasse finem nostram pacem insultans nos nostram libertatem spoliaturam anno 1581 rursus ad nostra damna suas hostilitates anno 2, 3, 9 ad 13 crudeliter invexit. Sed quid lucri tanta obtinuit potentia? ferales pro palmis nonne messuit Cypressus? Estenses Aquilae caecutiunt, et generoso nostri leonis rugitu perterritae fugiunt; et nostri gloriosi ascendentes exemplo leonis animati tot evasere leones. Eorum fuit labor noster est tot laborum fructus, servata libertas. Tot heroum, quod … imitamur exemplar; etiam licitas relinquimus voluptates quando armis est incumbenda ac consulenda Patria.

Vedi, amico lettore, che per il tempo di otto anni nessun … è annotato nei libri di S. Pietro, benché la parrocchia di questa chiesa sia di grande estensione e popolata da tanti abitanti. Perché un così grande intervallo di tempo senza battesimi? Mi meraviglia. Non voglio dire che l’inizio di questo secolo sia stato dedicato più alla morte che alla vita. Ritengo tuttavia che gli uomini propensi alle guerre abbiano abbandonato l’abbraccio femminile; quale sia veramente la causa non lo so; non ignoro tuttavia che questo inizio del secolo sia rifulso ai nostri antenati non d’oro ma di ferro. L’ambizione degli Estensi, reputando che fosse (troppo) poco aver funestato la fine del secolo precedente, calpestando la nostra pace e la nostra libertà che ci sarebbe stata tolta nell’anno 1581, portò di nuovo crudelmente a nostro danno le sue ostilità negli anni (160)2, 3, 9 fino al ’13. Ma che cosa ottenne di guadagno tanta potenza? Il Cipresso [= la morte?] non sterminò forse dei mortali per la vittoria? Le aquile estensi diventarono cieche, e fuggirono spaventate dal nobile ruggito del nostro leone; e i nostri gloriosi antenati, animati dall’esempio del leone, diventarono tanti leoni. Loro fu la fatica, nostra è la libertà mantenuta, frutto di tante fatiche. Di tanti eroi, che …, imitiamo l’esempio; inoltre abbandoniamo i legittimi piaceri quando la Patria deve essere protetta e soccorsa dalle armi.

Inviato: domenica 15 dicembre 2019, 19:17
da RiccardoP1983
Impressionante, grazie davvero!!! :grazie: