Avrei gentilmente bisogno di aiuto per trascrivere e tradurre l'atto di matrimonio in latino disponibile al seguente link:

Grazie, un saluto,
Matteo
Moderatori: AleSarge, Collaboratori, Staff
Ciao Luca,Luca.p ha scritto: ↑venerdì 9 febbraio 2024, 18:00Come diciamo da sempre, ogni volta che si chiede una traduzione bisogna fornire tutte le informazioni che si conoscono sul documento per il quale si richiede l'aiuto, in particolare la parrocchia e la diocesi di provenienza e almeno i cognomi di cui si ha certezza, perché sono le cose che chi è di quel territorio (o comunque fa ricerche in quel territorio) conosce meglio di chiunque.
In ogni caso, questa è la trascrizione dell'atto, dicci poi cosa non è chiaro (anche aiutandoti con un dizionario online per la traduzione) e qualcuno semmai completerà la traduzione:
Anno Milles(im)o Octing(entesim)o Septimo. Die v(er)o vigesimanona Aprilis.
Denunciatione unica praemissa, cum altere scilicet secunda et tertia ab Ill(ustrissi)mo et R(everendissi)mo D(omi)no Vic(a)rio G(e)n(era)li ... de causis dispensate fuerint, quae die Dom(ini)ca 26 Aprilis inter missarum solemnia habita est, nulloq(ue) legictimo impedimento detecto, Ego Dom(ini)cus Baldi Archip(resbite)r Curatus Ven(erabilis) Eccl(esi)ae Paro(chia)lis S(anctae) Marg(arit)ae Terrae Olidani(?) ... Dioe(cesi)s de licentia et facultate prius habita ab Ill(ustrissi)mo et R(everendissimo) D(omi)no Luca Amici Vic(a)rio G(e)n(era)lis ... Cherubinum Milana fil(ius) Aloysii, et Angela Bajardi fil(ia) Antonii Mariae ambos ex hac Terra et Paroecia interrogavi, eorumque mutuo habito consensu per verba de p(rese)nti vis et volo iuxta Conc(ilio) Trid(entin)o et Rito Rom(anae) Eccl(esi)ae matrimonio coniunxi p(rese)ntibus R(everendo) D(omino) Vincentio Minerj fil(io) q(uonda)m Ignatii Beneficiato Coadiutore, et Laurentio Milana fil(io) q(uonda)m Venantii testibus de eodem. Deinde eos in Missae celebra(tio)ne iuxta ritum S(anctae) M(atris) E(cclesiae) solemniter benedixi
Matteorm83 ha scritto: ↑venerdì 9 febbraio 2024, 20:41...
Nell'anno milleottocentosette. Il ventinove aprile. Fatta una sola pubblicazione, poiché le altre e cioè la seconda e la terza sono state dispensate dall'Illustrissimo e Reverendissimo Signore Vicario Generale... , tenutasi domenica 26 aprile, durante la solennità delle messe, e senza che sia stato rilevato alcun legittimo impedimento, io, Domenico Baldi, Curato Arcipresbitero della Venerabile Chiesa Parrocchiale della SS. Margarita in Olevano ...
...
A tal proposito volevo fare una domanda non inerente al post e per questo mi scuso con l'autore ,poiché non conosco bene il latino tralasciando un infinità di parole e frasi di rito che si ripetono all'infinito nei documenti tanto da impararle a memoria anche del suo significato ,ma spesso mi capitano parole che non conosco che traducendoli con diversi glossari trovati qua e la vengono tradotte in modo non adeguato e spesso insensato rispetto al contesto !mi chiedevo se era a conoscenza di un glossario più specifico adatto a tale scopo.
Prima o poi dovrò rimettere mano al vocabolario e tradurre in autonomia, anche se il tempo a disposizione è poco. Nelle mie ricerche per adesso mi capita molto di rado di leggere documenti in latino. Oltretutto non ho ancora familiarità con le formule ecclesiastiche e le abbreviazioni. Anche io non amo l'uso di google per le traduzioni ma non ho un'alternativa pratica al momento se non quella o chiedere aiuto qui. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato!
Pur avendo a che fare con il latino dei notarili e con quello ecclesiastico da anni e riuscendo a capirlo abbastanza bene, non sono di certo un latinista o uno a cui poter chiedere informazioni specifiche sulle traduzioni dal latino; sicuramente nel gruppo ci sono utenti più preparati che potranno risponderle con competenza. In ogni caso l'esperienza e la frequentazione continua con certi tipi di documenti conta moltissimo e aiuta a risolvere alcuni dubbi quando ci si trova di fronte a parole che potrebbero assumere significati diversi a seconda del contesto in cui sono inserite, quindi di solito alla lunga la risposta viene da sé, con l'esperienza. Di certo i traduttori online, al momento, non sono ancora in grado di effettuare traduzioni affidabili sebbene siano utilissimi a comprendere il significato di un testo quando non si ha nessuna competenza specifica o non si frequenta una lingua antica (o una straniera) da tanto tempo. Magari provi a pubblicare qui nel forum le sue richieste quando capitano tali situazioni e vediamo se, insieme, si riesce a trovare una soluzione certa o quantomeno plausibile.evolvy ha scritto: ↑sabato 10 febbraio 2024, 11:44A tal proposito volevo fare una domanda non inerente al post e per questo mi scuso con l'autore ,poiché non conosco bene il latino tralasciando un infinità di parole e frasi di rito che si ripetono all'infinito nei documenti tanto da impararle a memoria anche del suo significato ,ma spesso mi capitano parole che non conosco che traducendoli con diversi glossari trovati qua e la vengono tradotte in modo non adeguato e spesso insensato rispetto al contesto !mi chiedevo se era a conoscenza di un glossario più specifico adatto a tale scopo.
Concordo, anche perché dà tutto un altro gusto.Matteorm83 ha scritto: ↑sabato 10 febbraio 2024, 12:49Prima o poi dovrò rimettere mano al vocabolario e tradurre in autonomia...
Anno 1807, il giorno 29 di aprile.Luca.p ha scritto: ↑venerdì 9 febbraio 2024, 18:00In ogni caso, questa è la trascrizione dell'atto, dicci poi cosa non è chiaro (anche aiutandoti con un dizionario online per la traduzione) e qualcuno semmai completerà la traduzione:
Anno Milles(im)o Octing(entesim)o Septimo. Die v(er)o vigesimanona Aprilis.
Denunciatione unica praemissa, cum altere scilicet secunda et tertia ab Ill(ustrissi)mo et R(everendissi)mo D(omi)no Vic(a)rio G(e)n(era)li ... de causis dispensate fuerint, quae die Dom(ini)ca 26 Aprilis inter missarum solemnia habita est, nulloq(ue) legictimo impedimento detecto, Ego Dom(ini)cus Baldi Archip(resbite)r Curatus Ven(erabilis) Eccl(esi)ae Paro(chia)lis S(anctae) Marg(arit)ae Terrae Olidani(?) ... Dioe(cesi)s de licentia et facultate prius habita ab Ill(ustrissi)mo et R(everendissimo) D(omi)no Luca Amici Vic(a)rio G(e)n(era)lis ... Cherubinum Milana fil(ius) Aloysii, et Angela Bajardi fil(ia) Antonii Mariae ambos ex hac Terra et Paroecia interrogavi, eorumque mutuo habito consensu per verba de p(rese)nti vis et volo iuxta Conc(ilio) Trid(entin)o et Rito Rom(anae) Eccl(esi)ae matrimonio coniunxi p(rese)ntibus R(everendo) D(omino) Vincentio Minerj fil(io) q(uonda)m Ignatii Beneficiato Coadiutore, et Laurentio Milana fil(io) q(uonda)m Venantii testibus de eodem. Deinde eos in Missae celebra(tio)ne iuxta ritum S(anctae) M(atris) E(cclesiae) solemniter benedixi
Buongiorno AleSarge,AleSarge ha scritto: ↑sabato 10 febbraio 2024, 15:21Anno 1807, il giorno 29 di aprile.Luca.p ha scritto: ↑venerdì 9 febbraio 2024, 18:00In ogni caso, questa è la trascrizione dell'atto, dicci poi cosa non è chiaro (anche aiutandoti con un dizionario online per la traduzione) e qualcuno semmai completerà la traduzione:
Anno Milles(im)o Octing(entesim)o Septimo. Die v(er)o vigesimanona Aprilis.
Denunciatione unica praemissa, cum altere scilicet secunda et tertia ab Ill(ustrissi)mo et R(everendissi)mo D(omi)no Vic(a)rio G(e)n(era)li ... de causis dispensate fuerint, quae die Dom(ini)ca 26 Aprilis inter missarum solemnia habita est, nulloq(ue) legictimo impedimento detecto, Ego Dom(ini)cus Baldi Archip(resbite)r Curatus Ven(erabilis) Eccl(esi)ae Paro(chia)lis S(anctae) Marg(arit)ae Terrae Olidani(?) ... Dioe(cesi)s de licentia et facultate prius habita ab Ill(ustrissi)mo et R(everendissimo) D(omi)no Luca Amici Vic(a)rio G(e)n(era)lis ... Cherubinum Milana fil(ius) Aloysii, et Angela Bajardi fil(ia) Antonii Mariae ambos ex hac Terra et Paroecia interrogavi, eorumque mutuo habito consensu per verba de p(rese)nti vis et volo iuxta Conc(ilio) Trid(entin)o et Rito Rom(anae) Eccl(esi)ae matrimonio coniunxi p(rese)ntibus R(everendo) D(omino) Vincentio Minerj fil(io) q(uonda)m Ignatii Beneficiato Coadiutore, et Laurentio Milana fil(io) q(uonda)m Venantii testibus de eodem. Deinde eos in Missae celebra(tio)ne iuxta ritum S(anctae) M(atris) E(cclesiae) solemniter benedixi
Premessa una sola pubblicazione - essendo state le altre, cioè la seconda e la terza, dispensate per (giuste?) cause dall'illustrissimo e reverendissimo signor vicario generale ... -, la quale pubblicazione è stata fatta domenica 26 aprile durante le solennità delle messe, non avendo trovato alcun legittimo impedimento, io Domenico Baldi arciprete curato della venerabile chiesa parrocchiale di S. Margherita della terra di Olevano, diocesi ..., avuta prima la licenza e la facoltà dall'illustrissimo e reverendissimo signore Luca Amici vicario generale ..., interrogai Cherubino Milana figlio di Luigi e Angela Bajardi figlia di Antonio Maria, entrambi di questa terra e parrocchia, e avuto il loro reciproco consenso, per verba de presenti "vuoi" e "voglio", secondo il Concilio di Trento e il rito della Chiesa Romana, li congiunsi in matrimonio; presenti il reverendo don Vincenzo Mineri figlio del fu Ignazio, coadiutore con beneficio (ecclesiastico), e Lorenzo Milana figlio del fu Venanzio testimoni della stessa (terra). Quindi li benedissi solennemente durante la celebrazione della messa secondo il rito di Santa Madre Chiesa.
Premetto che non è possibile rispondere in generale a questa domanda, perché, considerando l'estrema varietà che vigeva nel territorio dell'attuale Italia e, ancor più, del fatto che le Diocesi si governano con leggi interne proprie, che possono essere o meno condivise con territori più ampi (come le regioni o gli stati), bisognerebbe conoscere la regola che veniva usata in quel determinato luogo per rispondere con certezza al tuo quesito.Matteorm83 ha scritto: ↑domenica 18 febbraio 2024, 10:02Possiamo affermare che i due fossero nati in quella terra e parrocchia, oppure questa frase testimonia soltanto che i nubendi fossero di quella terra e parrocchia al momento di contrarre matrimonio?
Grazie Kaharot, hai confermato quello che pensavo anche io. Purtroppo al momento non ho modo di verificare di persona, quando ne avrò la possibilità credo che mi concentrerò più sul cercare l'atto di nascita e gli stati di famiglia.Kaharot ha scritto: ↑domenica 18 febbraio 2024, 13:22Premetto che non è possibile rispondere in generale a questa domanda, perché, considerando l'estrema varietà che vigeva nel territorio dell'attuale Italia e, ancor più, del fatto che le Diocesi si governano con leggi interne proprie, che possono essere o meno condivise con territori più ampi (come le regioni o gli stati), bisognerebbe conoscere la regola che veniva usata in quel determinato luogo per rispondere con certezza al tuo quesito.Matteorm83 ha scritto: ↑domenica 18 febbraio 2024, 10:02Possiamo affermare che i due fossero nati in quella terra e parrocchia, oppure questa frase testimonia soltanto che i nubendi fossero di quella terra e parrocchia al momento di contrarre matrimonio?
In linea generale, però, possiamo dedurre quanto segue: la dicitura in sé "di questa terra e parrocchia" indica la residenza dei soggetti al momento della redazione dell'atto, quindi, di fatto, presa da sola, non ci dice se erano nativi di quello stesso luogo o di un altro.
Tuttavia c'è da fare una considerazione: se i soggetti fossero stati residenti in un altro luogo per un tempo congruo a contrarre matrimonio (quindi almeno fino all'età di 13-16 anni) la cosa sarebbe annotata nell'atto, perché sarebbe stato necessario fare le pubblicazioni anche in quell'altra parrocchia, per verificare lo stato libero.
In mancanza di tale specificazione se ne deduce che, almeno dall'adolescenza i soggetti hanno sempre vissuto in quel luogo.
Questo è quanto. Non si può dedurre da queste prove il luogo di nascita, perché i soggetti potrebbero essere nati in un luogo, magari per puro caso la famiglia si trovava lì, e poi aver sempre vissuto in un altro. In tal caso, non di rado, si trova scritto nell'atto (a volte addirittura c'è scritto il luogo di provenienza della famiglia), ma in altri casi questa specifica manca. Ora, ripeto, non sapendo come usava fare il redattore non possiamo rispondere alla tua domanda né si né no, per essere più certo (con una percentuale del 99%) dovresti controllare altri atti della stessa mano e vedere se in qualcuno di questi è specificata la provenienza forestiera.