Linee guida per la lettura dei manoscritti in latino
Inviato: sabato 3 gennaio 2015, 14:35
In una ricerca genealogica approfondita, che voglia superare i confini del XIX secolo (tempo in cui nasce lo Stato Civile), assumono fondamentale importanza i manoscritti redatti in lingua latina, che fu la lingua ufficiale di gran parte dell'Occidente dall'età Romana fino al XIX secolo. Fra di essi, oltre agli atti dell'anagrafe ecclesiastica (sui quali puoi leggere qui: http://www.tuttogenealogia.it/index.php ... pic&t=8382), si segnalano particolarmente:
1. Gli atti notarili, che coprono un tempo variabile, generalmente a partire dal XVI secolo, ma in alcuni casi anche di due o tre secoli prima. Essi contengono, oltre alle compravendite di case, terreni e altre proprietà, anche contratti di lavoro, i capitoli matrimoniali (ossia l'atto con cui le famiglie dei nubendi si impegnavano a provvedere i figli di una certa dote entro un certo tempo e che aveva valore giuridico laddove non fosse stata consegnata la dote intera, il matrimonio non si fosse celebrato o uno dei due avesse compiuto azioni depauperanti della dote stessa), i testamenti e altro genere di atti notarili (donazioni, enfiteusi etc...).
Gli Archivi notarili sono conservati in Archivio di Stato.
2. Gli atti delle "universitas", ossia quelle che chiameremo oggi le "delibere comunali", che contengono materie varie, anche di carattere giuridico, affidate alle Curiae. Si possono trovare in questi atti condanne e relazioni di esecuzioni.
Tuttavia sono atti difficili da trovare, a causa dell'incuria nella conservazione. Sono generalmente conservati in Archivio di Stato o nell'Archivio Storico del Comune
3. Archivi delle Corporazioni Religiose Soppresse. Sono gli Archivi di Monasteri e Conventi soppressi con le leggi napoleoniche o con le leggi eversive del 1866, per le quali lo Stato incamerava le proprietà immobili e mobili appartenenti a Ordini e Congregazioni Religiose. Questi Archivi contengono documenti di natura varia: atti amministrativi ed economici, atti notarili (soprattutto testamenti, donazioni ed enfiteusi), elenchi di monaci, frati e lavoratori alle dipendenze del Convento.
La maggior parte di questi Archivi furono incamerati dallo Stato e si trovano conservati negli Archivi di Stato; in alcuni casi, però, i monaci portarono via con sé gli archivi e questi o tornarono ai monasteri, quando furono riaperti, o furono inviati al Monastero da cui dipendeva il monastero soppresso, oppure, rimanendo presso le case private degli ex-monaci, sono andati perduti per sempre.
Come leggere i manoscritti in latino?
Dobbiamo partire da una considerazione storica: i manoscritti risalgono a un'epoca, in cui l'economia era ancor meno fiorente di quella di oggi, per cui si tendeva a ottimizzare tutto (tempo, spazio e anche inchiostro), quindi i manoscritti latini sono pieni di abbreviazioni di ogni genere. La scrittura cosiddetta da sms, oggi tanto in voga fra i ragazzi, ripropone, di fatto, la stessa idea usata anticamente nei manoscritti.
Dobbiamo anche tener presente che, proprio come oggi, vi era ampio utilizzo di formule standard, soprattutto negli atti notarili e giudiziari.
La scrittura notarile, ad esempio, ha subito, nel tempo, una impostazione propria, tanto da essere definita come una forma di scrittura a se stante, come dimostrano diversi studi autorevoli.
Entrando in sintonia con questa "standardizzazione" degli atti, aiuta molto nella comprensione del testo soprattutto quando la calligrafia è di difficile interpretazione.
Per le abbreviazioni rimandiamo alla sezione http://www.tuttogenealogia.it/modules.p ... =21&page=1
In essa troverete diverse tipologie di abbreviazioni usate nei documenti latini e notarili.
Per i termini latini rimandiamo alla sezione http://www.tuttogenealogia.it/modules.p ... =22&page=1
Essa contiene un glossario con molti termini latini utili.
1. Gli atti notarili, che coprono un tempo variabile, generalmente a partire dal XVI secolo, ma in alcuni casi anche di due o tre secoli prima. Essi contengono, oltre alle compravendite di case, terreni e altre proprietà, anche contratti di lavoro, i capitoli matrimoniali (ossia l'atto con cui le famiglie dei nubendi si impegnavano a provvedere i figli di una certa dote entro un certo tempo e che aveva valore giuridico laddove non fosse stata consegnata la dote intera, il matrimonio non si fosse celebrato o uno dei due avesse compiuto azioni depauperanti della dote stessa), i testamenti e altro genere di atti notarili (donazioni, enfiteusi etc...).
Gli Archivi notarili sono conservati in Archivio di Stato.
2. Gli atti delle "universitas", ossia quelle che chiameremo oggi le "delibere comunali", che contengono materie varie, anche di carattere giuridico, affidate alle Curiae. Si possono trovare in questi atti condanne e relazioni di esecuzioni.
Tuttavia sono atti difficili da trovare, a causa dell'incuria nella conservazione. Sono generalmente conservati in Archivio di Stato o nell'Archivio Storico del Comune
3. Archivi delle Corporazioni Religiose Soppresse. Sono gli Archivi di Monasteri e Conventi soppressi con le leggi napoleoniche o con le leggi eversive del 1866, per le quali lo Stato incamerava le proprietà immobili e mobili appartenenti a Ordini e Congregazioni Religiose. Questi Archivi contengono documenti di natura varia: atti amministrativi ed economici, atti notarili (soprattutto testamenti, donazioni ed enfiteusi), elenchi di monaci, frati e lavoratori alle dipendenze del Convento.
La maggior parte di questi Archivi furono incamerati dallo Stato e si trovano conservati negli Archivi di Stato; in alcuni casi, però, i monaci portarono via con sé gli archivi e questi o tornarono ai monasteri, quando furono riaperti, o furono inviati al Monastero da cui dipendeva il monastero soppresso, oppure, rimanendo presso le case private degli ex-monaci, sono andati perduti per sempre.
Come leggere i manoscritti in latino?
Dobbiamo partire da una considerazione storica: i manoscritti risalgono a un'epoca, in cui l'economia era ancor meno fiorente di quella di oggi, per cui si tendeva a ottimizzare tutto (tempo, spazio e anche inchiostro), quindi i manoscritti latini sono pieni di abbreviazioni di ogni genere. La scrittura cosiddetta da sms, oggi tanto in voga fra i ragazzi, ripropone, di fatto, la stessa idea usata anticamente nei manoscritti.
Dobbiamo anche tener presente che, proprio come oggi, vi era ampio utilizzo di formule standard, soprattutto negli atti notarili e giudiziari.
La scrittura notarile, ad esempio, ha subito, nel tempo, una impostazione propria, tanto da essere definita come una forma di scrittura a se stante, come dimostrano diversi studi autorevoli.
Entrando in sintonia con questa "standardizzazione" degli atti, aiuta molto nella comprensione del testo soprattutto quando la calligrafia è di difficile interpretazione.
Per le abbreviazioni rimandiamo alla sezione http://www.tuttogenealogia.it/modules.p ... =21&page=1
In essa troverete diverse tipologie di abbreviazioni usate nei documenti latini e notarili.
Per i termini latini rimandiamo alla sezione http://www.tuttogenealogia.it/modules.p ... =22&page=1
Essa contiene un glossario con molti termini latini utili.