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Di questo atto di nascita del mio ascendente paterno Giacomo Roat
riesco solo a capire che Giacomo era in pericolo di morte....
Grazie per un aiuto nella traduzione.
Dario Roat

Ego P. (ater) Christophorus Matthia ubi adhibui ca (...) nios Iacobo filio Iacobi Roat et barbara. Coriemp.. baptizato ab iminens mortis periculis a Dominica uxor Valentini Barnaba Viaraghi obstetrice approbat(us). Patrini fuerunt Danielis de Angellis et Iulia uxor Iacobi de Lazzaris Hischiae ambos.

E' l'atto in cui padre Cristoforo Mattia approva il battesimo di Giacomo Roat amministrato "periculo mortis" dall'ostetrica Domenica. Si specifica la presenza del padrino Daniele de Angelis e di Giulia. Se c'erano i padrini lo puoi leggere in 2 maniere: o erano presenti quando il prete ha registrato l'atto, oppure è stato battezzato successivamente in chiesa.
Propenderei per la prima ipotesi.

ca (...) nios

caerimonias

Propenderei per la prima ipotesi.

concordo.

Curiosità: poi è sopravvissuto questo Giacomo?

Di questo atto di nascita del mio ascendente paterno Giacomo Roat

Penso proprio che sia sopravvissuto e abbia pure figliato!
A parte gli scherzi anche dei miei antenati sono stati battezzati in casa dall'ostetrica e hanno avuto la fortuna di sopravvivere e mandare avanti il loro ramo.

Giacomo, come si può leggere dall'atto anagrafico, era (l'unico) figlio di Giacomo e Barbara (terza mia generazione paterna). E' sopravvissuto è si è unito in matrimonio ben due volte: il primo matrimonio con Domenica Fochessi nel 1680. Da questo matrimonio sono nati due figli: Giorgio e Domenica. Giacomo, rimasto vedovo, si risposa nel 1697 con Barbara Posser, anche lei vedova. Dal matrimonio sono nati quattro figli (quarta generazione): Caterina, Giovanni Giacomo, Andrea e Bartolameo.
Andrea, anche lui battezzato dall'ostetrica, si sposa con Domenica Morelli (quinta generazione). Dal loro matrimonio (1726) sono nati ben dodici figli.
Invece, nonostante la mia buona volontà, non sono riuscito a tradurre l'atto di nascita di Giacomo, pure comprendendo ora il tutto. Le traduzioni dal latino hanno rappresentato per me quasi sempre un punto debole.
Dario Roat

Traduzione:
Anno di cui sopra giorno vero 22 maggio
Ischia. Io Padre Cristoforo Mattia come comprovai dalle cerimonie Giacomo figlio di Giacomo Roat e Barbara (?) battezzato per imminente pericolo di morte dall'osterica Domenica moglie di Valentino Barnaba Viaraghi, ho approvato. Padrini furono Daniele de Angelis e Giulia moglie di Giacomo de Lazzaris, entrambi di Ischia.

Traduzione alla buona, spero vada bene

Grazie per la celerità della traduzione. Va bene!
Dario Roat

Caro Strategico8,
se vai su Internet, c'è un mio sito (in costruzione) "Dario Roat storia della mia famiglia".Il sito è fatto da mio figlio Enrico, nei ritagli di tempo. Purtroppo io non so usare il computer, quindi devo aspettare mio figlio. Vedi se ti piace...
Dario Roat

Dario, il sito è bellissimo!
Fatto benissimo, chiaro, interessante e molto completo! Fai i complimenti a tuo figlio, ottimo lavoro!
Trovo fantastica la precisione delle date, i colori, l'ordine delle varie sezioni, davvero, un modello.
Sei proprio fortunato ad aver trovato tutto negli archivi parrocchiali. Io, purtroppo, ho delle lacune molto grandi per tutto il XVII secolo che si possono colmare (in parte) solo con la ricerca in Archivio di Stato. Ad esempio, non esistono i battesimi dei miei antenati Giovanni, Antonio e Francesco (rispettivamente nonno, figlio e nipote). E solo grazie ad un atto notarile ho scoperto che Antonio era figlio di Giovanni.
Grazie di cuore per avermi fatto vedere il sito, un saluto

Caro amico Strategico8,
ho riferito a mio figlio Enrico quanto hai scritto sul mio sito in costruzione "Dario Roat storia della mia famiglia". E' rimasto molto contento.
Volevo chiederti: hai fatto qualche corso particolare per tradurre così bene atti anagrafici che sono veramente di difficile lettura, anche per via di tutte quelle abbreviazioni? Poi ci vuole anche una buona conoscenza del latino; il mio latino è quello dell'istituto magistrale (mi sono diplomato nel lontano 1960).
Dario Roat

Ciao Dario, i complimenti son sinceri, meritati e doverosi.
Allora guarda io faccio ricerche genealogiche dal 2008 e ho anche esperienze di paleografia (richerche presso gli archivi di stato di Firenze e Udine). Le abbreviazioni, in genere, sono standardizzate ma cambiano da persona a persona. Poi tutto dipende se ti trovi di fronte una registrazione canonica o notarile o giudiziaria ecc... Più tardi cercherò e ti consiglierò un prontuario dove troverai le abbreviazioni più usate negli antichi atti, promesso.
Poi conta molto anche la grafia utilizzata: fino a metà del '500 si scriveva ancora con la minuscola mercantile, ed è molto complesso comprenderla. Poi nei secoli successivi anche le grafie si sono "modernizzate"ma, come ben sai, c'è sempre chi ha una buona calligrafia e chi no.
Il mio è un latino da liceo scientifico, non più praticato dal 2006. Per le registrazioni canoniche si traduce anche a occhio, tanto utilizzavano formule più o meno standard.
Io, qui dentro, sono comunque un principiante nella lettura di antichi documenti ma, forse, qualcosina riesco a fare

Ecco un testo che potrà esserti utile (come promesso)

http://www.hist.msu.ru/Departments/Medieval/Cappelli/