Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
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Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Un saluto a tutti.
Mi chiamo Andrea e sono un nuovo utente, ovviamente interessato a ricostruire l'albero genealogico della mia famiglia.
Scrivo questo primo post perchè ho una domanda circa una norma del diritto canonico riguardante il matrimonio tra consanguinei collaterali.
Nell'albero che ho finora ricostruito, mi ritrovo 2 coppie di sposi che hanno lo stesso cognome.
Sia i 2 mariti che le 2 mogli sono nate nella prima metà del 1800, per l'esattezza la prima coppia è nata 1814 e nel 1813 e la seconda coppia è nata nel 1827 e nel 1831.
Entrambi questi coniugi potrebbero essere stati cugini di quarto grado, cioè potrebbero avere avuto i nonni in comune.
Per escludere questa possibilità o viceversa per lasciare aperta questa strada, avrei bisogno di sapere se al loro tempo, la norma del diritto canonico che vieta il matrimonio tra consanguinei collaterali fino al quarto grado incluso, era uguale a quella odierna, che mi pare di aver capito, è in vigore dal 1917 o se era più lasca o più stringente.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi.
Mi chiamo Andrea e sono un nuovo utente, ovviamente interessato a ricostruire l'albero genealogico della mia famiglia.
Scrivo questo primo post perchè ho una domanda circa una norma del diritto canonico riguardante il matrimonio tra consanguinei collaterali.
Nell'albero che ho finora ricostruito, mi ritrovo 2 coppie di sposi che hanno lo stesso cognome.
Sia i 2 mariti che le 2 mogli sono nate nella prima metà del 1800, per l'esattezza la prima coppia è nata 1814 e nel 1813 e la seconda coppia è nata nel 1827 e nel 1831.
Entrambi questi coniugi potrebbero essere stati cugini di quarto grado, cioè potrebbero avere avuto i nonni in comune.
Per escludere questa possibilità o viceversa per lasciare aperta questa strada, avrei bisogno di sapere se al loro tempo, la norma del diritto canonico che vieta il matrimonio tra consanguinei collaterali fino al quarto grado incluso, era uguale a quella odierna, che mi pare di aver capito, è in vigore dal 1917 o se era più lasca o più stringente.
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Dal Concilio di Trento era necessaria la dipensa fino al quarto grado di consanguineità, ma veniva generalmente concessa anche ai cugini di primo grado.
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- gmoccaldi
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Comunque, con i nonni in comune, sarebbero cugini di primo grado (consanguineità di secondo grado). O mi sbaglio?
- Leccoguy
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Non ti sbagli, credo che l'autore del thread faccia confusione con i gradi di parentela codificati nel Codice Civile italiano, in cui due cugini di primo grado sono effettivamente classificati come parenti di quarto grado.
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Si infatti, mi sa che ho fatto confusione, pensavo i gradi di parentela nel diritto canonico si contassero come nel codice civile.
Ivece mi pare di capire che non sia così.
Quindi i figli di due fratelli per il diritto canonico sono consanguinei collaterali di primo grado?
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Quella fra figli di fratelli è consanguineità di II grado.
La consanguineità di I grado è quella fra fratelli ed è sempre vietata senza possibilità di dispensa.
Qui (viewtopic.php?f=31&t=21263) si può visionare un prospetto schematico del computo dei gradi di consanguineità secondo il Diritto Canonico.
La consanguineità di I grado è quella fra fratelli ed è sempre vietata senza possibilità di dispensa.
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Grazie a Kaharot per tutti i chiarimenti.
Questo argomento delle dispense è mi è sempre stato poco chiaro, soprattutto nelle motivazioni
Le dispense erano un puro atto burocratico per disincentivare le relazioni tra consanguinei fino al 4° grado, o veniva fatta una indagine di qualche tipo da parte del Parroco o altri, per giustificare la richiesta?
Cioè, la risposta era sempre positiva o la risposta poteva essere negativa con qualche motivazione?
Questo argomento delle dispense è mi è sempre stato poco chiaro, soprattutto nelle motivazioni
Le dispense erano un puro atto burocratico per disincentivare le relazioni tra consanguinei fino al 4° grado, o veniva fatta una indagine di qualche tipo da parte del Parroco o altri, per giustificare la richiesta?
Cioè, la risposta era sempre positiva o la risposta poteva essere negativa con qualche motivazione?
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Il Diritto prevedeva l'impedimento, quindi sconsigliava tali matrimoni, soprattutto per questioni di malattie ereditarie (sebbene all'epoca non fosse ancora sviluppata l'ereditarietà genetica come lo è oggi), la dispensa era concessa solo in casi specifici: ad esempio se c'era già stata compromissione della ragazza con il parente o se si prevedeva con buona certezza che il matrimonio con un parente fosse l'unica possibilità di sposarsi (perché magari erano famiglie povere).
Ovviamente, però, come ci insegna il buon Manzoni, a tutto c'è una scappatoia, e bastava anche solo inventare una delle due motivazioni, poi generalmente dobbiamo considerare che la relazione fra cugini, se diventata pubblica, era di per sé stessa scandalosa, e quindi per riparare allo scandalo si concedeva la dispensa.
Diverso il caso dei nobili, che spesso si sposavano fra consanguinei. In quel caso la questione era spesso patrimoniale o politica.
Comunque si si svolgeva un'inchiesta a livello locale e si inviava alla Curia competente o alla Santa Sede una petizione, che spiegava la situazione.
Comunque, generalmente, le dispense venivano concesse senza troppi problemi.
Ovviamente, però, come ci insegna il buon Manzoni, a tutto c'è una scappatoia, e bastava anche solo inventare una delle due motivazioni, poi generalmente dobbiamo considerare che la relazione fra cugini, se diventata pubblica, era di per sé stessa scandalosa, e quindi per riparare allo scandalo si concedeva la dispensa.
Diverso il caso dei nobili, che spesso si sposavano fra consanguinei. In quel caso la questione era spesso patrimoniale o politica.
Comunque si si svolgeva un'inchiesta a livello locale e si inviava alla Curia competente o alla Santa Sede una petizione, che spiegava la situazione.
Comunque, generalmente, le dispense venivano concesse senza troppi problemi.
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- gmoccaldi
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Aggiungerei che (Kaharot mi corregga se sbaglio) per la richiesta della dispensa bisognava versare un obolo, per cui i parroci si applicavano diligentemente alla ricerca di eventuali consanguineità di quarto grado, anche quando queste non erano note neanche ai nubendi.
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Diciamo che questa è una lettura forse un po' parziale della cosa e necessita un preambolo:gmoccaldi ha scritto: ↑sabato 25 febbraio 2023, 21:54Aggiungerei che (Kaharot mi corregga se sbaglio) per la richiesta della dispensa bisognava versare un obolo, per cui i parroci si applicavano diligentemente alla ricerca di eventuali consanguineità di quarto grado, anche quando queste non erano note neanche ai nubendi.
Per la legislazione, purtroppo poco egualitaria all'epoca ma figlia del suo tempo, solo il parroco aveva diritto ai proventi che provenivano dalle proprietà di una chiesa (come case e terreni), tutti gli altri vivevano di offerte per le celebrazioni di messe o con la predicazione. In alcuni luoghi, per sopperire a questo regime ingiusto, si istituì la cosiddetta Comunìa, ovvero i sacerdoti secolari abitavano in gruppo e mettevano in comune quanto guadagnato con le offerte, di modo che anche chi magari non era particolarmente abile alle prediche o era anziano e non poteva celebrare molte messe non morisse di fame. Questo per inquadrare la situazione.
Tornando al discorso delle dispense, sicuramente era prevista una spesa (oggi diremo le spese di cancelleria, perché dobbiamo immaginare che si pagava non solo la spedizione della petizione e la risposta, ma anche i fogli, l'inchiostro e gli scribani). Quindi c'era una spesa reale che doveva essere, direi giustamente, rimoborsata, considerato quanto sopra ho scritto.
C'è da dire, anche, che in molti casi non si pagavano le spese, perché la gente era povera e i poveri erano esentati, paradossalmente spesso anche certi titolati erano esentati, in virtù di privilegi e concessioni (il mondo è stato sempre uguale), per cui alla fine pagava le spese soltanto la classe media.
Corsi e ricorsi storici.
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Non so molto sulle "pratiche" ecclesiastiche, ma devo dire che Kaharot le spiega in modo semplice, comprensibili anche da chi non è addentro alla materia e poi imparo e la mia mente si tiene sveglia o almeno ci prova!!
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Grazie a tutti, ma sprattutto Kaharot per la pazienza e per le spiegazioni chiare e puntuali.
Nel frattempo ho trovato qualche altro antenato e ho fatto uno schema per illustrarvi meglio questa situazione.
Avete da suggerirmi un host gratuito e veloce su caricare due immagini?
Nel frattempo ho trovato qualche altro antenato e ho fatto uno schema per illustrarvi meglio questa situazione.
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Re: Matrimonio fra consanguinei collaterali nel diritto canonico nel 1850
Rieccomi, questi sono i diagrammi che illustrano la situazione di questi miei antenati.
Ci sono un paio di indizi che lasciano pensare che le due famiglie (quella che discende da Giovanni Battista Quaini e quella che discende da Giuseppe Quaini) siano collegate a monte.
Un indizio è la vicinanza geografica tra le località di Corte de' Frati e di Grontardo che è di circa 5 km e un'altro è il fatto che alcuni discendenti della famiglia di Giuseppe Quaini compaiono come padrini ai battesimi di alcuni discendenti di Giovanni Battista Quaini.
Quindi, se ho ben capito leggendo questo ed altri thread, ma correggetemi se sbaglio che mi piace imparare, prima del matrimonio il parroco conduceva un'indagine volta a determinare il grado di parentela dei nubendi, redigeva un documento chiamato processetto che veniva conservato in parrocchia ed un altro documento chiamato dispensa che veniva inviato alla curia di riferimento, nel mio caso quella di Cremona.
E in questi documenti è probabile che ci sia scritto il collegamento che sto cercando.
E' corretto quello che ho scritto?


Ci sono un paio di indizi che lasciano pensare che le due famiglie (quella che discende da Giovanni Battista Quaini e quella che discende da Giuseppe Quaini) siano collegate a monte.
Un indizio è la vicinanza geografica tra le località di Corte de' Frati e di Grontardo che è di circa 5 km e un'altro è il fatto che alcuni discendenti della famiglia di Giuseppe Quaini compaiono come padrini ai battesimi di alcuni discendenti di Giovanni Battista Quaini.
Quindi, se ho ben capito leggendo questo ed altri thread, ma correggetemi se sbaglio che mi piace imparare, prima del matrimonio il parroco conduceva un'indagine volta a determinare il grado di parentela dei nubendi, redigeva un documento chiamato processetto che veniva conservato in parrocchia ed un altro documento chiamato dispensa che veniva inviato alla curia di riferimento, nel mio caso quella di Cremona.
E in questi documenti è probabile che ci sia scritto il collegamento che sto cercando.
E' corretto quello che ho scritto?

