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consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: martedì 20 giugno 2023, 17:35
da ateliergenealogique
Nell'ambito del nostro progetto "Racconto di due città gemellate: Corato e Grenoble", 4 università pugliesi appartenenti al CRIAT (Centro di Ricerca Interuniversitario per l'Analisi del Territorio), con sede a Bari, hanno deciso di creare una banca dati internazionale sull'emigrazione pugliese. In questo contesto, l'accesso alle risorse primarie è una conditio sine qua non e quindi un obiettivo da raggiungere se si vuole che la ricerca genealogica e la scrittura della storia dell'emigrazione siano possibili con riferimento ai dati nominativi. Vorremmo quindi consultare uno storico della Chiesa cattolica che abbia studiato il ruolo della Chiesa nella genealogia e nello Stato Civile italiano. Per esempio, vorremmo sapere perché tra il 1820 e il 1865 le nascite e i battesimi venivano registrati sugli stessi documenti amministrativi, ma non in seguito... e molte altre domande. Qualcuno dei lettori può aiutarci a identificare questo storico per favore ? James Smith, Atelier Généalogique, Marsiglia, Francia.
Re: consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: martedì 20 giugno 2023, 23:18
da Kaharot
La questione che ponete ha carattere locale, perché si riferisce all'allora Regno dello Due Sicilie, quindi serve uno studioso di storia ecclesiastica locale per rispondere in modo esauriente alle vostre domande.
Potreste provare a vedere se c'è qualcosa in questo testo, che è datato ma è uno dei pochissimi che trattano della Chiesa Cattolica nelle Due Sicilie (
https://books.google.com.ag/books?id=XA ... &q&f=false).
Re: consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: mercoledì 21 giugno 2023, 11:08
da ateliergenealogique
La ringrazio molto per la sua pronta risposta. Tuttavia, forse avrei dovuto sottolineare nel mio messaggio che vorremmo contattare uno storico della Chiesa - preferibilmente non ecclesiastico - per poter lavorare con lui (o lei). Infatti, stiamo preparando una Giornata di Studio a Grenoble per il giugno 2024 sull'emigrazione pugliese e vorremmo invitare uno storico della Chiesa specializzato in genealogia e registrazione degli atti sacramentali. Siamo consapevoli che la Chiesa ha svolto per secoli un ruolo importante in questo campo.
Re: consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: mercoledì 21 giugno 2023, 11:43
da Kaharot
Apprezzabile il vostro impegno ma non capisco una cosa, per quale motivo dovrebbe "preferibilmente non essere ecclesiastico"?
Re: consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: giovedì 22 giugno 2023, 7:37
da ateliergenealogique
Forse nella speranza di trovare un'analisi un po' più indipendente... ma che si tratti di uno(a) storico(a) ecclesiastico(a) o meno, la nostra preoccupazione è quella di capire la situazione attuale dell'accesso alle risorse primarie in Italia oggi (o, almeno, in Puglia). Vi ho fatto un esempio: c'è un contrasto impressionante tra quello che esisteva nel periodo 1820-1865 - una libertà di accesso alle risorse genealogiche molto apprezzabile (parlo di Corato), - e le difficoltà di accesso di oggi. Vedere qui, da 1821 :
https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12 ... 57/w6ZoV31
Certo, in 158 anni è passata molta acqua sotto i ponti... e cerchiamo un(a) storico(a) che ci illumini. In breve, vogliamo conoscere il passato per capire il presente.
Re: consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: venerdì 23 giugno 2023, 17:27
da ateliergenealogique
Torno a lei signor Kaharot perché, conoscendo la sua assidua partecipazione a questo forum su temi di nostro interesse, vorrei chiederle in particolare cosa pensa della differenza molto marcata che abbiamo riscontrato tra la partecipazione della Chiesa alla registrazione degli atti sociali - in genere sacramentali - nel periodo che ho citato ed esemplificato, e la situazione molto restrittiva che troviamo oggi.
In realtà, la nostra esperienza recente ci dice che c'è ben poca differenza tra le restrizioni stabilite dalla Chiesa e quelle stabilite dai municipi e dagli archivi. In altre parole, in generale, è difficile per i discendenti degli emigrati ottenere risposte positive alle loro domande sull'accesso alle informazioni genealogiche, che di solito vengono poste per posta. Spesso vengono addotte ragioni economiche, ma questo ci sembra troppo semplicistico. Da qui il nostro desiderio di consultare uno storico della Chiesa che abbia lavorato su questi temi.
Naturalmente leggeremo il libro che ci ha indicato, ma se potesse indicarci il nome di un ricercatore attivo da contattare, gliene saremmo grati.
Re: consultazione di uno storico della Chiesa
Inviato: venerdì 23 giugno 2023, 22:06
da Kaharot
Non credo che a un ecclesiastico manchi l'indipendenza, non siamo più nel Medioevo e anche in teologia gli ecclesiastici sono liberi di esporre il proprio pensiero, figuriamoci su cose secondarie come questa. Quindi penso che, in tal senso, questa "restrizione" sia immotivata.
La questione, come dicevo, è che qui parliamo non di storia della Chiesa, che è quella che si può studiare nei corsi accademici di ogni grado, ma di storia della Chiesa localizzata al Regno delle Due Sicilie, per cui è più difficile trovare qualcuno che se ne occupi perché dev'essere studioso di storia della Chiesa e, al contempo, di storia locale. Per questo penso, ma è ovviamente un mio parere, che un ecclesiastico del luogo (ma in generale delle regioni delle Due Sicilie) che si occupa di storia locale possa essere più adatto allo scopo. Io, purtroppo, non conosco studiosi qualificati che siano liberi da impegni (ne conoscevo due ma sono entrambi arcivescovi e, quindi, non hanno più il tempo di potersi dedicare a queste cose), ma rivolgendovi a una facoltà teologica di una delle regioni Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, vi potrebbero indicare professori e studiosi che sono attualmente in attività.
Per quanto riguarda la domanda il mio parere, fondato sull'esperienza diretta, è il seguente:
Con il Regno delle Due Sicilie c'era una stretta collaborazione fra Stato e Chiesa, che avevano ottimi rapporti e si aiutavano vicendevolmente. Con l'avvento del Regno d'Italia i Savoia attuarono una vera e propria guerra contra la Chiesa, che, comprensibilmente, cessò tutte le collaborazioni che non fossero strettamente necessarie (come quelle per assicurare la libertà di culto e l'assistenza ai bisognosi).
Tuttavia il problema attuale che lei solleva ha altre origini, molto più pratiche. 200 anni fa una parrocchia aveva molti sacerdoti, diaconi, chierici e sacristi, nonché numerose persone che si prestavano a compiere i vari uffici e servizi. Questo rendeva tutto più facile e veloce e c'era chi si dedicava esclusivamente alla conservazione, trascrizione e gestione degli archivi (ricordo ad esempio nella mia città il mai troppo ringraziato don Stanislao Sollima, che riordinò i registri della Cattedrale, trascrisse quelli più deteriorati, provvide a fare gli indici dove mancavano, dedicando tanto del suo tempo a quest'opera). Oggi la situazione non è fiorente come allora, prima tanti sacerdoti in una parrocchia, oggi tante parrocchie per un solo sacerdote, unita alla quasi totale mancanza di collaborazione da parte dei laici; con la conseguenza che molte parrocchie, pur rimanendo aperte quotidianamente per la preghiera, a livello di servizi e uffici è fruibile solo qualche giorno al mese, quando va bene. Si capisce, quindi, che in quelle poche ore disponibili si provveda a sbrigare le pratiche più urgenti e più importanti (e chiaramente una ricerca genealogica non ha una grande importanza, essendo, sostanzialmente, un lavoro di passione e curiosità).
Quindi il motivo effettivo della difficoltà di reperire informazioni è la mancanza di personale. Si aggiunge a questo una mancanza di chiarezza sulla gestione degli archivi parrocchiali e la scarsezza economica, che non permette con facilità il restauro e la conservazione dei registri.
Ci sono soluzioni? Certamente. Il Vigilianum di Trento, ad esempio, è la soluzione ottimale, ma necessita ovviamente di una spesa non indifferente che non tutte le diocesi sono in grado di affrontare.