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aedibus parochialibus
Inviato: lunedì 24 settembre 2012, 17:18
da vittoretortolone
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.. ambo hujus loci obenta dispensationem supra omnes denunciationes, et etiam supra quacumque horam diei vel noctis subcriptis T. D. Ceva Vicarius Generalis signat. Demarchis Cancellarius Episcopalis, nulloque detecto canonico impedimento, et accepto a me infrascripto Præpositus ædibus Parochialibus hora una cum dimidio noctis coram testibus Perazzo Nicolao qd Joannis, et Josepho Dogliotto qd Caroli utriusque consensu Matrimonium rite contraxerunt in facie S. Matris Ecclesiæ
Se la lettura
aedibus è corretta, perchè il prevosto usa il plurale?
Inviato: lunedì 24 settembre 2012, 17:31
da tassone
Il prevosto usa il plurale perché è una parola che al singolare significa edicola votiva e al plurale abitazione.
Inviato: lunedì 24 settembre 2012, 17:38
da vittoretortolone
Grazie Tassone.
Però aedes vuol anche dire tempio (singolare).....
Inviato: lunedì 24 settembre 2012, 17:39
da tassone
Appunto. secondo me parla della canonica, guarda anche l'ora.....
Inviato: lunedì 24 settembre 2012, 17:47
da vittoretortolone
Quindi secondo te questo matrimonio in gran segreto viene celebrato nella canonica?
Sarebbe l' unico in 4 secoli, e per il luogo e per l' ora.
Però, visto che i 2 colombi ottengono dispense di ogni tipo, comincio a pensare che tu abbia ragione.
Ho controllato gli atti di un Sinodo di metà '700:
... unde neque in ulla alia Ecclesia, praeter Parochialem, multo mino privatis in domibus audeat matrimonio jungere, nisi impetrata a Nobis facultate.
Direi proprio che sposano nella casa parrocchiale.
Evidentemente sussistivano i motivi....
Inviato: lunedì 24 settembre 2012, 22:27
da Kaharot
So che anticamente era prassi sposare coloro che facevano la cosiddetta "fuitina", non in chiesa ma nelle sacrestie prima del sorgere del sole. Potrebbe trattarsi di questo caso. Fra l'altro il fatto che ottengono la dispensa dalle pubblicazioni e dall'orario, mi fa proprio pensare che si tratti di un caso di "fuitina".
Inviato: martedì 25 settembre 2012, 9:53
da vittoretortolone
K., forse il motivo di tanta segretezza è un altro (interesse?).
Ho omesso la parte iniziale dell'atto.
Si tratta di 2 vedovi.
Lei è vedova di Giovanni Perazzo.
Il primo testimone è Perazzo Nicolao del fu Giovanni.....
Fossero stati "di famiglia" naturalmente avrei verificato l' eventuale legame tra sposa e testimone.
Inviato: martedì 25 settembre 2012, 13:59
da Kaharot
vittoretortolone ha scritto:K., forse il motivo di tanta segretezza è un altro (interesse?).
Ho omesso la parte iniziale dell'atto.
Si tratta di 2 vedovi.
Lei è vedova di Giovanni Perazzo.
Il primo testimone è Perazzo Nicolao del fu Giovanni.....
Fossero stati "di famiglia" naturalmente avrei verificato l' eventuale legame tra sposa e testimone.
Sono tante le ipotesi che si potrebbero fare, ma la dispensa dalle pubblicazioni e la celebrazione fuori dalla chiesa, mi fanno propendere per qualcosa di grave in senso spirituale. Forse i due convivevano da così tanto tempo che la gente credeva fossero sposati, e quindi il matrimonio fu celebrato in segreto per evitare lo scandalo in cui sarebbero incorsi se la gente avesse saputo che fino a quel momento erano vissuto senza la Grazia sacramentale. Fra l'altro vedo che il matrimonio è stato celebrato all'una e mezza di notte (hora una cum dimidio noctis). Per questo non credo sia un privilegio di casta.