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Parenti...serpenti!!
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 12:11
da cannella55
Non so se la mia sia stata una esperienza sfortunata unica o se a qualcuno è capitata la stessa situazione.
NON ho mai ricevuto richieste di informazioni sulla nostra comune famiglia originaria da nessuno dei parenti sparsi soprattutto in Argentina.
Quelli paterni, da me contattati scrivendo a tutti i nominativi presenti negli elenchi telefonici e per lettera, non avendo il loro indirizzo di posta elettronica, sono stati un pochino più incuriositi, per quelli materni ho dovuto sudare per ottenere brandelli di informazioni.
Nonostante le e-mail, non mi chiedevano mai chi fossero i miei genitori o i bisnonni o i nonni, comunque fratelli di sangue...
Quasi infastiditi, sopratutto quelli residenti in Francia, per nulla collaborativi, anzi, specificavano. che i nostri comuni parenti, seppur nati in Italia, avevano preso le distanze dalle loro radici, a causa del regime fascista e delle sue conseguenze.
Nonostante sottolineassi la mia mancanza di interesse per eventuali eredità o vecchie diatribe famigliari, ho ottenuto solo qualche scambio iniziale e poi più niente.
Devo dire, che sono rimasta male:non ho fratelli o sorelle, mio papà e mio nonno erano figli unici, mia mamma non c'è più e nemmeno un suo fratello, morti giovani e pensavo, che avere notizie da qualcuno che avrebbe potuto raccontare molto e documentarlo, sarebbe stato fonte di gioia, come lo è per me ricevere spunti nuovi e invece...
Freddezza quasi totale...
Voi?
Grazie per le risposte.
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 12:55
da piacentino
Approfondire la ricerca dei nostri antenati è una passione individuale. Pochi membri della famiglia hanno interesse a indagare. Ognuno ha fatto la propria vita e molti hanno rotto i legami con i parenti di sangue e preferiscono relazionarsi con altre persone con le quali hanno stabilito legami stretti . La mia esperienza, in alcuni casi, è simile alla tua. Tuttavia, ci sono stati molti parenti che ho incontrato grazie alla ricerca fatta da me e con i quali mantengo relazioni cordiali e relativamente frequenti. Incontri di discendenti di antenati comuni si sono tenuti in Venezuela, Argentina, Francia e Italia con i quali sono riuscito a mettermi in contatto io per la prima volta e anche a farli incontrarsi per la prima volta tra loro. In generale, la ricerca genealogica mi ha dato molte soddisfazioni personali e, soprattutto, mi ha permesso di conoscere le mie origini. L'esperienza è stata soddisfacente
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 13:43
da ClaBell
Ho iniziato pure io, un paio di anni fa, scrivendo ad alcune persone, col mio stesso cognome, residenti in Argentina dove, nel 1912, era nato mio padre. Una mi ha risposto dicendo che, moltissimi anni prima, le aveva scritto un certo Enrico (mio zio paterno) e che aveva perso la lettera e che da allora disperava di poter ricostruire le sue origini. Le ho mandato l'albero gen. che avevo costruito, unitamente ad alcune foto + scritti di suo bisnonno. Non passa giorno senza un suo scritto che termina ringraziandomi per aver confermato le sue origini Piemontesi (E' socia di un club di Piemontesi in Argentina) e aver ricostruito il peregrinare dei suoi avi.
Dagli altri a cui avevo scritto, nulla. Tra l'altro, due di loro, sono fratello e sorella della precedente.
Questo per dire che la reazione dei contattati è molto soggettiva.
Certo che fa molto piacere sapere che a qualcuno hai dato una gioia che attendeva da una vita.
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 15:31
da ziadani
Senza fare troppi chilometri, qui a Torino vivono due anziane cugine di mio padre.
La prima non ha mai voluto incontrarmi nel timore che potessi scoprire quello che lei ritiene essere un "segreto inconfessabile" riguardante suo padre: peccato che la vicenda, legata alla Resistenza, è contenuta in tutti i testi di storia e io ne sono a conoscenza dai tempi della scuola.
Fatto sta che ora la cugina ha interrotto i rapporti anche con altri parenti che avevano "spinto" per un nostro incontro.
L'altra cugina, dopo una cordiale telefonata piena di buoni propositi e l'invio di una foto di famiglia di fine '800, è sparita nel nulla.
Va bene così.
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 16:34
da ginamarquardi
I miei, fortunatamente, sono tutti collaborativi e interessati.
Purtroppo, come accade in molte famiglie, l'unica detentrice delle memorie di famiglia non c'è più.
E gli entusiasti non sanno nulla, o peggio! Ho sfatato almeno tre leggende di famiglia, ma ho tenuto per me queste storie.
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 17:58
da ciao457
Personalmente ho trovato tutti collaborativi, ho anche instaurato bei rapporti con cugini e cugine dei miei nonni.
Anch'io, ho perso nel 2014 la detentrice delle memorie di famiglia, cioè la sorella di mia nonna.
Inviato: domenica 27 gennaio 2019, 22:31
da Kaharot
Penso che tutti abbiamo esperienze positive e negative nel "dialogo genealogico" con i parenti. Credo che questo dipenda dal rapporto che essi hanno con le loro origini. Molti "figli", forse vergognandosi delle proprie origini, non parlavano ai loro figli delle origini, creando un vuoto incolmabile dopo che la generazione dei "figli" è passata. A me è capitato di aver a che fare con parenti vari, sia emigrati sia persone rimaste nei paesi di origine. Ho notato che essi si distinguono in due categorie: quelli che hanno completamente cancellato le loro radici e che non sanno assolutamente nulla e quelli che hanno conservato delle proprie radici una memoria "leggendaria" e, quindi, poco affidabile, anche se le leggende contengono sempre un po' di verità.
Non parliamo, poi, delle foto, non so quanti mi hanno detto: appena vado a casa di mia madre le prendo e te le invio!
E poi c'è la categoria dei parassiti, quelli che ti contattano per avere tutto quello che hai raccolto finora: foto, notizie, albero genealogico e quando gli hai inviato tutto spariscono.
Insomma, è un'esperienza spesso mortificante e, in tal senso, credo che il titolo sia abbastanza azzeccato, ma rimane sempre quella vecchietta che ti descrive il bisnonno di cui non hai foto o ti racconta della trisnonna che le dava qualche foglia di lattuga per merenda. E questi piccoli tesori bastano a cancellare tutto il fango (per non dire peggio) dei ... serpenti.
Inviato: lunedì 28 gennaio 2019, 8:16
da cannella55
Grazie, così non mi sento più sola!!!!
Clabell di quale paese del Piemonte parli?Anche i miei erano piemontesi,ma quando ho scritto in Argentina ad uno dei gruppi zero risposta anche da loro!!!
Non vivendo nel luogo di origine dei miei, uno scambio proficuo di informazioni sui parenti lontani, anche spiritualmente, avrebbe potuto risparmiare tempo e denaro.
Episodi "inconfessabili" nella vita della gente ce ne sono a bizzeffe, ma se sono pubblici, cara Ziadani, è inutile nasconderli.Sarà la ritrosia piemontese?
Non ho potuto parlare con nessuna "memoria storica" della famiglia, anche i nonni sono morti giovani, una maledizione...Il ripescaggio dei parenti, per anni mitizzati e di cui mio padre faceva solo qualche accenno, che non ho memorizzato, sarebbe stato, secondo me, appagante per tutti,ma pazienza, con la mia caparbietà sono riuscita ad incastrare molti tasselli.
Le "carte" cantano molto più della gente....
Inviato: lunedì 28 gennaio 2019, 11:53
da ArmataSarda
Guarda io li ho in Italia. Un fratello di nonno raccolse tutte le foto di famiglia, fece ricerche genealogiche. Cosa sicura perchè ne ho traccia oltre a varie testimonianze. La figlia quando le ho scritto mi ha risposto sgarbata che lei non aveva nulla. E fatico a crederci.
Inviato: lunedì 28 gennaio 2019, 15:43
da FernandoCoronato
Sono riuscito a creare un gruppo sul Facebook con i pronipoti del bisnonno genovese emigrato in Argentina verso 1890. Adesso siamo circa 50 cugini in secondo grado sparsi per il mondo, che condividiamo vecchie foto e storie. E molto gratificante.
Inoltre (e sempre grazie all'internet) ho trovato in Italia dei cugini terzi e quarti, discendenti di quelli che erano rimasti nel paese.
Come hanno scritto qui sopra, "approfondire la ricerca dei nostri antenati è una passione individuale", non possiamo pretendere che tutti i parenti siano ugualemente interessati, né evitare l'esistenza dei "parasiti". Comunque, insomma, la ricerca genealogica è una esperienza costruttiva!
Saluti a tutti,
Fernando Coronato
Inviato: martedì 29 gennaio 2019, 12:17
da cannella55
Certo, la passione per la ricerca è individuale e personale, ma che nessun parente, tranne una cugina, sia interessato, mi sembra davvero strano.
Sarà che loro hanno famiglie molto numerose, non credo soffrano di alcuna nostalgia per un Paese, che non hanno mai conosciuto.
Qualcuno era persino all'oscuro dell'origine italiana dei bisnonni ed è caduto dalle nuvole, come se fossi una visionaria!!!
Giustamente, esiste la completa libertà nell'interagire, ma tanto molte informazioni le ho trovate lo stesso, alla faccia dell'omertà!!!
Grazie