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Emigrazione da Le Havre: uno dei motivi
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 11:37
da pink67
Spesso leggo di persone che si domandano il motivo per cui i loro antenati decisero di imbarcarsi per l'estero dal porto Francese di Le Havre... certo una delle ragioni può essere che il biglietto di viaggio costasse meno ma forse uno dei motivi piu' probabili è questo:
http://www.valdaveto.net/documento_708.html
Laura
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 14:02
da viviesse
Già allora ci facevamo bruciare sui business grazie alla nostra ferrea burocrazia.
Comunque ora si capisce il motivo degli imbarchi a Le Havre.
Brava Laura.
Inviato: mercoledì 2 marzo 2011, 16:58
da pierluigic
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Complimenti !
una scoperta veramente importante ed utile
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Chiedo il parere di chi si sente di darmelo
la condizione di congedo illimitato descritta nel foglio matricolare
http://www.carnesecchi.eu/Image349.gif
avrebbe consentito a Dante di emigrare regolarmente
scusate se torno troppo spesso sull'argomento
questa considerazione su Le Havre potrebbe spegnere definitivamente la mia possibilita' di trovare un passaporto
un ultima cosa
Per tornare in Italia dagli USA di che documenti avrebbe avuto bisogno ?
Grazie
Pierluigi
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Inviato: giovedì 3 marzo 2011, 18:03
da fullons
Mi associo a viviesse e pieluigic
Una scoperta che illumina di molto il panorama sull'emigrazione italiana da Le Havre
Inviato: lunedì 7 marzo 2011, 20:06
da fullons
Coincidenza, devo studiare un modulo di letteratura italiana sulla emigrazione.
Nel testo che sto leggendo (Letteratura italiana dell'emigrazione), ho trovato un passo che si riferisce propio al motivo per cui gli italiani andavano in Francia per imbarcarsi poi verso l'estero.
In particolare si parla della circolare Lanza, fatta circolare ai prefetti il 18 gennaio 1873 mirante a "impedire l'emigrazione clandestina e a frenare quella lecita e spontanea", provedendo all'eventuale rimpatrio degli emigranti.
Tuttavia a causa degli esiti negativi essa fu revocata e allora si assunse un attegiamento repressivo nei confronti degli agenti delle emigrazione, accusati di truffare e ingannare i contadini analfabeti.
Vedendo che nemmeno questo servì a far diminuire questo fenomeno, allora la politica incomincio a cambiare il propio linguiaggio ed entrò in ballo la distinzione tra emigrazione spontanea e arteficiale, oppure si tentava di spiegare il movimento di persone non sulla base sociale ed economica del problema, ma in base ai raggiri degli agenti dell'emigrazione...
Inviato: lunedì 21 marzo 2011, 16:27
da pink67
Giusto per tornare un pò su questo interessante argomento ...
Oggi casualmente mentre stavo cercando uno sbarco di prima del 900 su ancestry.com mi sono imbattuta in uno sbarco a New Orleans del marzo 1854 ....
Si trattava del Brigantino "Silenzio" proveniente da
Genova.... quindi ora so che partirono navi anche da Genova direttamente per la Louisiana...
Gli emigrati a bordo erano soltanto 87 (ma viste le dimensioni di un brigantino suppongo il numero fosse adeguato allo scafo) e i cognomi tutti tipicamente liguri (Fugazzi, Canale, Ravizza, Bacigalupo, Raffo, Arata, Brichetto, Brignardello, Lanata, Raggio, Segale, Nassano, Cordano, Cavagnaro... tanti di questi cognomi sono proprio originari della liguria di levante, la mia zona)...
Sono rimasta stupita a leggere di interi nuclei familiari (padri, madri e i loro figli, oppure anche fratelli e sorelle)...
Ho fatto una breve ricerca sul web ed ho trovato questo documento:
In una lettera datata 12 giugno 1855 e conservata all'Archivio di Stato di Torino il console del Regno di Sardegna a New York, Valerio, scriveva a Cavour per riferirgli che le autorità americane ed i giornali mostravano crescente ostilità verso l'immigrazione italiana, iniziata da soli tre anni.
Il rappresentante sabaudo raccontava inoltre che il console degli Stati Uniti a Genova aveva segnalato con una lettera al sindaco di New York e ai quotidiani la partenza dal porto ligure del brigantino Silenzio, carico di migranti dal Regno di Sardegna, sollecitando il blocco della nave all'arrivo a destinazione.
«Sgraziatamente – scriveva Valerio a Cavour – un numero considerevole degli emigranti Sardi che arrivano a questo porto si resero malvisti a questa Autorità perché si danno specialmente alla mendicità e al malaffare. Tanto che la pubblica stampa più volte invitava il potere legislativo a provvedere affinché fosse messo un termine a tale immigrazione. Lo spirito di ostilità che le Autorità di questo porto hanno a più riprese manifestato verso l'immigrazione fa temere che lo sbarco dei passeggeri del "Silenzio" incontrerà serie e forse insuperabili difficoltà».
Nonostante tutto ciò, per oltre un secolo dopo quella lettera, l'America restò la terra promessa per gli immigrati italiani e ne accolse e integrò diversi milioni. (Mario Calabresi, La Stampa, 16 gennaio 2010 nella rubrica Lettere al Direttore).
dal sito:
http://www.pratoblog.it/news/2010-02/ma ... -p5608.asp
Già a metà '800 gli emigranti italiani erano malvisti.....
Laura
Inviato: martedì 22 marzo 2011, 12:49
da Mapi13
Grande, Laura!
Mio nonno Micheli Giovanni del 1888 di Frerola, Bergamo, (e molti altri del paese) parti da le Havre per tre viaggi in America, Ellis Island , nel 1910, nel 1914, e nel 1920 destinazione Wermont, nel 20 passando dal Canada ...
I ricordi della mamma mi dicono che tra l'altro il Bisnonno se lo portava da piccolo in Francia dove spesso si spostavano per lavoro come boscaioli e carbonai ...
Pensi che sia possibile trovare tracce in Francia di questi passaggi e spostamenti?
Grazie intanto per i preziosi documenti che ci hai trovato!
Mauro
Inviato: martedì 22 marzo 2011, 16:19
da pink67
Prego Mauro
Mi piace molto condividere con tutti voi queste "scoperte"

... anche perchè sennò con chi ne parlo???

ormai sono certa che mio marito pensi che io sia un caso irrecuperabile e allora con lui evito....
Non penso sia possibile trovare traccia dei passaggi in Francia.... però credo che fosse richiesto un passaporto per l'estero quindi forse cercando negli incarti per le richieste dei passaporti... impresa ardua però.. dovrebbero essere conservati negli archivi di Stato... Versati lì dalle questure...
Anni fa avevo partecipato come volontaria alla digitalizzazione delle richieste di passaporti della Questura di Napoli di fine 800 inizi 900 e ricordo che la maggior parte erano richiesti per emigrare nelle americhe ma ne ricordo anche richiesti per potersi recare in stati Europei. (poi del progetto non se ne fece nulla... peccato, un sacco di lavoro
http://immigrants.byu.edu/resources )
Laura
Inviato: martedì 22 marzo 2011, 16:39
da Mapi13
Si, credo che sia un po una malattia ....
appena ho un po di tempo, sono un prete ......, mi metto a leggere e a cercare ... e da una parte sono anche facilitato all'accesso degli archivi parrocchiali
nel foglio matricolare del nonno ho trovato che in data 1/7/1920 aveva ricevuto il nulla osta per l'espatrio in Francia ...
una domanda, visto che sei una grande esperta, dove cercare un fratello del nonno rimasto in Francia e i suoi discendenti?
Ciao!
Mauro