buonasera a tutti, lieto fare parte di questa comunità.
Scrivo sul forum per cercare qualche aiuto sulla famiglia in oggetto, chiamata indistintamente, secondo le ricerche araldiche condotte dall'istituto Guelfi Camajani, ormai trent'anni fa, Della Fratta o Fratta o De Fratta.
Ultimamente, volendo ricostruire l'albero genealogico per addivenire allo storia familiare con certezza ”scientifica” e momentaneamente mi sono fermato alla fine del 1700 in quei di Faggiano (TA) (nel corso di tutto il 1800 tutti contadini) e al XVI sec tra Castellaneta e Palagiano (da verificare collegamento e comunque anche imparentati con famiglie nobili locali) . Le ricerche araldiche predette, tuttavia parlano di una genealogia antica di nobili origini, forse proveniente dai feudi dei Della Fratta di Udine.
Un'analisi storica della Rivista del collegio araldico (numero 8 del 1930) rifacendosi tra l'altro a studi condotti da Crollalanza e Candida Gonzaga ne identifica anche diverse parentele (De Miro marchesi d'Ajeta, Carabelli, Cafiero, Dupont...) ed alcuni personaggi di rilievo (tra cui Leone De Fratta Regio Familiare del Re Roberto), senza peraltro citarne le fonti.
Le mie ricerche personali che comprendono anche l'analisi dei codici angioini ed altri testi successivi che ora non sto a citare per motivi di spazio hanno individuato altri esponenti tra cui segnalo, tra gli altri, un feudatario (barone) e sua figlia (Manfredi e Saracena, XIII sec), un conestabile del regno (Andrea, XV sec), un cavaliere (Antonello, XV sec.), un ribelle (Riccio, XIII sec.), un giudice e diversi notai. Tra i dati raccolti, attraverso un'immagine del manoscritto Montefuscoli sono riuscito a trovare anche lo stemma (ho richiesto tutta l'opera alla biblioteca universitaria di Napoli e me la farà pervenire al più presto) risultato comunque inedito e diverso da quanto indicato nei predetti studi araldici che sono riferiti al presunto ramo originario friulano. Da quanto leggo in internet, purtroppo sembra non esserci nessun albero genealogico del cognome in oggetto così come non risulterebbe nel manoscritto di Serra di Gerace (?) (di cui non dispongo ancora una copia) e sinceramente non ne comprendo i motivi. Come fa una genia a fornire feudatari e Regi Familiari al regno e lasciare così poche tracce, seppur caduta in disgrazia? Qualcuno è in grado di darmi qualche dritta, magari indicandomi quale feudo fosse affidato nel XIII-XV secolo in territorio angioino ai Della Fratta o qualunque altra indicazione utile?
Grato a chiunque possa/voglia darmi una spintarella in questa impresa che si sta rivelando affascinante e piena di sorprese.
Un saluto a tutti
Della Fratta - La Fratta
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