gyulay

Messaggi per cercare o ritrovare Antenati o Parenti non più viventi, magari discendenti del vostro stesso antenato.

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ariannaghilardo
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gyulay

Messaggio da ariannaghilardo »

Voglio raccontarvi una storia di famiglia che mi è sempre piaciuta moltissimo, anche se non sono sicura che questo sia il posto giusto in cui inserirla. Se ho sbagliato mi scuso sin d'ora con l'Amministratore.
Dunque: nel1859 le truppe austriache del generale Gyulay, in rotta dopo la sconfitta di Magenta, stavano ritirandosi disordinatamente verso Milano, saccheggiando le campagne al loro passaggio. A Cava Manara (che allora si chiamava soltanto Cava) il parroco rinchiuse tutte le ragazze nubili e le bambine del paese nel campanile, per proteggerle dalla soldataglia; tra queste c'era la mia trisnonna (e ci sta; era infatti nata nel 1851). Arrivano le truppe austriache e cominciano a fare irruzione nelle case. La mia quadrisnonna aveva nascosto le provviste in una dispensa dietro una porta "segreta" in cantina, ma un soldato la trovò e ci entrò con i suoi compagni. La quadrisnonna afferrò un prosciutto cercando di strapparlo al soldato che se ne era impadronito e quello le infilò la baionetta nel petto... Qui però la storia diventa leggenda perché ho trovato anche l'atto di morte della quadrisnonna e risulta morta nel 1873... Però è una bella storia, no?
Qualcuno di voi ha per caso notizie di questo passaggio cruento dell'esercito austriaco in rotta attraverso il Pavese?

arianna

octopus
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Messaggio da octopus »

La quadrisnonna afferrò un prosciutto cercando di strapparlo al soldato che se ne era impadronito e quello le infilò la baionetta nel petto..
sinceramente io più che storia bella ne vedo un'avvenimento tragico e triste...

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viviesse
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Messaggio da viviesse »

Forse il prosciutto le fece da scudo salvandole la pelle. ;)
Salvi così capra e cavoli: la capra è la storiella di famiglia e i cavoli sono gli atti ufficiali che vedono la quadrisnonna morire (probabilmente di morte naturale), molti anni dopo. Possono coesistere senza elidersi.

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ariannaghilardo
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Messaggio da ariannaghilardo »

Per octopus: Non è tragica né triste perché la quadrisnonna morì a 70 anni, età ragguardevole per l'Ottocento, 14 anni dopo, quindi non certo delle conseguenze di quel leggendario colpo di baionetta... che probabilmente non fu altro che uno spintone.
Per viviesse: esattamente il mio pensiero. In ogni caso, in tutte le storie di famiglia che ho potuto verificare c'era sempre una parte di realtà e una parte di leggenda.

arianna

octopus
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Messaggio da octopus »

e quello le infilò la baionetta nel petto...
così come l'hai riportata, una baionettata nel petto, porta solo alla morte.
Se poi non è stato cosi, meglio per la tua ava.... ma allora perchè la figlia ha tramandato la storia della baionettata?

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ariannaghilardo
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Messaggio da ariannaghilardo »

Questa storia la raccontava mia nonna, che a sua volta l'aveva sentita raccontare da sua nonna, quella chiusa dal parroco nel campanile. Naturalmente anch'io chiesi subito se la quadrisnonna fosse morta, ma questo mia nonna non seppe dirmelo. E' un tipico esempio di tradizione orale: su un fatto storico accertato si innesta un fatto privato che resta nella storia della famiglia, e nel corso delle generazioni i particolari si modificano; ci pensano poi gli atti ufficiali, se uno se li va a cercare, a ristabilire la realtà. Trovo che anche in questo stia il bello della genealogia, ossia nel ricostruire pezzetto per pezzetto una storia che è privata, ma si intreccia a quella della regione e del paese.
Altro esempio: un altro trisnonno, residente a Montecalvo Versiggia, dovette vendere tutta la terra che aveva ed emigrare a Milano con la famiglia, essendosi indebitato fino al collo perché per colpa della filossera aveva perso due anni di raccolto. Avrei anche il nome di chi comprò le sue terre "per due lire", secondo il racconto di famiglia, ma questo è ancora tutto da verificare; che ai primi del Novecento la filossera abbia messo in ginocchio l'economia agricola dell'Oltrepò pavese, e non solo, è però un dato di fatto, così come è un dato di fatto - risulta dagli atti di battesimo e di matrimonio in mio possesso - che quelle terre, dieci anni prima, erano ancora in mano alla famiglia...

arianna

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bigtortolo
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Messaggio da bigtortolo »

Ciao Arianna.
Proprio nel Maggio 1859 gli Austriaci sono nel Vercellese.
Tralascio le note storiche, note a tutti.
Una divisione staziona nel mio paese.
Avvengono le consuete requisizioni di guerra, tutte documentate, chiamate somministrazioni di viveri : fieno, paglia, pane, salumi, vino, buoi e vacche.
Vengono requisite anche suppellettili varie : lenzuola, stoviglie etc.
Non si lamentano violenze od eccessi sulla popolazione.
Gli ufficiali austriaci intimano al Sindaco di provvedere alla consegna dei generi necessari, rilasciando quasi sempre ricevuta.
Certo qualche prepotenza avviene, tipo irruzione nelle osterie con conto non saldato, ma questo lo faranno anche gli alleati francesi.
La disciplina Austriaca era severissima contro gli abusi, quando questi avvenivano, i colpevoli subivano pesanti pene.
La ferocia Austriaca fu, secondo me, solo propaganda per eccitare gli animi.
Molto peggio fecero, 10 anni prima, i miei conterranei sbandati dopo la sconfitta di Novara, con l' aggravante della violenza contro compatrioti.
Ad ogni buon conto chi venne depredato, fu rimborsato, come risulta in archivio com.


V.

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Gianlu
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Messaggio da Gianlu »

Questa è la pagina su Wikipedia, ma purtroppo non dice niente di particolare: http://it.wikipedia.org/wiki/Ferencz_Gyulai
La calma è la virtù dei forti, la pazienza dei genealogisti... - Gianluca

Vincimanno
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Messaggio da Vincimanno »

sempre dalla pagina di Wikipedia suggerita da Gianlu, non sottovaluterei questa nota:
"Ferencz Gyulai si distinse anche come scrittore, pubblicando le proprie memorie sulla campagna militare italiana del 1859, ricche di personali esperienze biografiche e fatti rilevanti alla corretta ricostruzione degli eventi di quell'anno.
F. Gyulai, Pensieri dall'Italia, 1859"

non ci sarà la storia del "prosciutto", ma un resoconto visto dalla parte degli invasori mi sembra notevole (per la verità non l'ho trovato nel catalogo delle biblioteche ICCU... )
NicolòRoberto1992 <Roberto1957 <Mario1919 <Nino1883 <Alfonso1839 <Nicola1808 <Nicola1766 <Pasquale1733 <Carmine1691 <Domenico1643 <JohannesPetrus1613 <Pompeius1570c. <JohannesPetrus1545c.<Gabriel1510c. <Johannes1475c.<Valens1435

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ariannaghilardo
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Messaggio da ariannaghilardo »

Per bigtortolo: hai ragione sulla propaganda. Una mico austriaco mi raccontava che nel suo libro delle elementari erano riportate le presunte nefandezze commesse dai milanesi contro i soldati austriaci durante le Cinque Giornate - linciaggi e peggio... Davvero, Giusti insegna:

...e quest'odio che mai non avvicina
il popolo lombardo all'alemanno,
giova a chi regna dividendo, e teme
popoli avversi affratellati insieme.

Povera gente! lontana da' suoi,
in un paese qui che le vuol male,
chi sa che in fondo all'anima po' poi
non mandi a quel paese il principale!
Gioco che l'hanno in tasca come noi...

Per Vincimanno: grazie del prezioso suggerimento. Faccio una ricerca, magari trovo l'originale.

arianna

Jack_Burton
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Messaggio da Jack_Burton »

viviesse ha scritto:Forse il prosciutto le fece da scudo salvandole la pelle. ;)
Salvi così capra e cavoli: la capra è la storiella di famiglia e i cavoli sono gli atti ufficiali che vedono la quadrisnonna morire (probabilmente di morte naturale), molti anni dopo. Possono coesistere senza elidersi.
Veramente lo scopo era salvare il prosciutto.. 8)

Jack
La vita va vissuta in avanti, ma capita all'indietro.
Vuoti del nostro passato siamo persi. (F.B.)

Cidue
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Messaggio da Cidue »

Arianna,
prova a leggerti la storia di Pietro Giuria
http://books.google.it/books?id=TeMF0Bf ... q=&f=false
scritta e pubblicata nel 1859. Ops.. correggo 1860.
Magari ci salta fuori qualcosa.
Cidue

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ariannaghilardo
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Messaggio da ariannaghilardo »

Grazie davvero! Cercavo proprio una cosa così.

arianna

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