Shilou ha scritto: ora io penso comunque che un contadino nella Sicilia di fine 800 non potesse far studiare il figlio alla Cà Foscari di Venezia,
Ho spiegato nel primo post di risposta al tuo quesito quello che è successo in Sicilia dopo l'unificazione d'Italia. Purtroppo c'è sempre quel pregiudizio storico (alimentato dalle false notizie presenti nei libri che ci fanno studiare a scuola) che la Sicilia e il Sud in genere fossero arretrati, in realtà il Regno delle Due Sicilie era uno degli Stati europei più avanzati in tutti i campi e molte persone, anche di umili condizioni, sapevano leggere ed erano acculturate. Per cui non deve stupire se, nel momento in cui abbiano avuto la possibilità economica, conseguente all'acquisizione di una proprietà, in cui prima lavoravano, i contadini possidenti mandavano i figli a studiare.
Poi ti consiglierei, solo a livello di curiosità, di guardare nel battesimo e nella cresima, chi furono i padrini, magari lì trovi un possibile legame con le storie che si raccontano.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Shilou ha scritto: ora io penso comunque che un contadino nella Sicilia di fine 800 non potesse far studiare il figlio alla Cà Foscari di Venezia,
Ho spiegato nel primo post di risposta al tuo quesito quello che è successo in Sicilia dopo l'unificazione d'Italia. Purtroppo c'è sempre quel pregiudizio storico (alimentato dalle false notizie presenti nei libri che ci fanno studiare a scuola) che la Sicilia e il Sud in genere fossero arretrati, in realtà il Regno delle Due Sicilie era uno degli Stati europei più avanzati in tutti i campi e molte persone, anche di umili condizioni, sapevano leggere ed erano acculturate. Per cui non deve stupire se, nel momento in cui abbiano avuto la possibilità economica, conseguente all'acquisizione di una proprietà, in cui prima lavoravano, i contadini possidenti mandavano i figli a studiare.
Poi ti consiglierei, solo a livello di curiosità, di guardare nel battesimo
e nella cresima, chi furono i padrini, magari lì trovi un possibile legame con le storie che si raccontano.
Non volevo offendere il sud per carità, nemmeno i contadini visto che discendo da contadini... ragionavo in base ai racconti fatti, di nobiltà inventate, di farmacisti inesistenti ecc ecc cose che fanno rabbrividire, nascondere le umili origini è vergognoso, perché qua è appurato che i farmacisti e i baroni se li sono inventati... la storia del battesimo è interessante... adesso devo però sapere dove è stato battezzato... grazie per la dritta 👍👍👍
Scusate se mi intrometto di nuovo, ma la mia domanda è: perchè? A quale scopo inventarsi una falsa storia famigliare? La maggior parte di noi discende da famiglie contadine: ricche, povere, che si sono evolute o che sono rimaste tali e quali, ma non vedo perchè ci si dovrebbe vergognare.
Le casate nobiliari o similari erano una percentuale molto bassa in confronto alla stragrande maggioranza del resto della società. E' evidente, che se non fai di cognome Spinola, Doria, Grimaldi (sono note famiglie genovesi) o Savoia, avrai davvero poca possibilità di essere un barone o conte o qualsiasi altro gradino della scala nobiliare.
Una mia amica del settore mi disse un giorno:"Se sei nobile, lo sai, hai dei documenti, dei riscontri ufficiali, se no, si può dire qualunque cosa".
Questo è il mio pensiero, poi, siamo liberi tutti di comportarci come vogliamo.Qui, abbiamo un ricercatore, che sta tenacemente ricercando le sue origini nobili(probabilmente non solo per la "gloria" di esserlo) e non mi permetterei mai di giudicarlo.