Non riesco a leggere bene, tuttavia posso dirti che la data è il 18 giugno 1696, non 1695.
Inoltre la persona che dici è citata come nipote dei due fratelli (o frati, visto che si parla di presbiteri).
Sì, è il nipote dei precedenti due, uno arciprete (don Gianangelo Antonio) e l'altro abate (dom Francesco Domenico?). L'atto riguarda l'accordo che fanno i due zii e il nipote per il matrimonio di Antonio de Gratia, figlio del vivente Biagio, con Clarice Anna, probabilmente dal cognome Sampietro, nipote dei preti e sorella dell'altro.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
Bene allora. Non essendo vivo il padre della sposa, facevano da tutori/garanti i fratelli e anche in taluni casi, come questo, i fratelli del defunto padre. Probabilmente si tratta di una charta dotis.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)