Buonasera
Sapete quando inizia lo Stato Civile napoleonico in Liguria ?
e lo stato civile italiano ?
Avete mai consultato i passaporti dei passeggeri partiti dal porto di Genova ?
dal sito : entradadepasajeros.com.ar
La entrada del Archivio di Stato está por la Piazza S. Maria in Via Lata, 7. El horario es de 8.30 a 17.30hs., menos los lunes, viernes y sábado que atienden sólo por la mañana. No responden consultas por mails y las búsquedas son personales. Cada foto que saquen costara 3 euros y deben llenar un formulario. Es muy organizado, les darán una tarjeta magnética para entrar y salir de cada lugar. Pedir la información en el primer piso. Hay personal que atiende en castellano.
En este archivo encontrarán los famosos pasaportes de nuestros ancestros, pero de 1858/1859 en adelante. Son reticentes a mostrarlos pero insistan porque allí están; ármense de paciencia y dispongan de unos 3 días de trabajo. Leer los pasaportes lleva mucho tiempo, más que leer las Salidas de Barcos que son 3 ó 4 libros y abarcan sólo de 1849 a 1852 (a nosotros revisar las salidas nos llevo 1 día de 2 personas en turno completo). Son Salidas de Barcos que entregó la prefectura. Todas las otras Salidas, entre 1852 y 1882, se quemaron en la 2da guerra. No hay nada.
En este Archivo encontrarán las levas, los pasaportes, las salidas de pasajeros (en esos años) y sucesiones de toda Liguria.
in parole povere : l'archivio non risponde alle email e non fa ricerche per conto di terzi. In archivio sono conservati i passaporti dal 1858-59 in avanti, e le liste di imbarco delle navi sono state distrutte durante la seconda Guerra, tranne per le navi salpate tra il 1849 e il 1852 (provenienti dall'archivio della prefettura). In archivio sono consultabili i passaporti, gli atti notarili e gli atti di leva. Infine si possono scattare foto su richiesta, al prezzo di 3 euro ciascuna !
Stato Civile Ligure e passaporti
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Ciao,
per questo periodo:
Archivio di Stato di Genova. Liste di imbarco tratte dai Registri di Sanità Marittima - periodo 1833-1856
puoi cercare qui:
http://www.ciseionline.it/2012/archivio.asp
Laura
per questo periodo:
Archivio di Stato di Genova. Liste di imbarco tratte dai Registri di Sanità Marittima - periodo 1833-1856
puoi cercare qui:
http://www.ciseionline.it/2012/archivio.asp
Laura
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grazie, purtroppo non ho trovato quello che cercavo.
Il sito che mi hai segnalato conteneva:
Archivio di Stato di Genova. Liste di imbarco tratte dai Registri di Sanità Marittima - periodo 1833-1856.
Memorial do Imigrante di San Paolo (Brasile), Porto di Santos, periodo 1888-1912.
Castle Garden-Battery Park, periodo 1820 -1912.
Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos (CEMLA) di Buenos Aires (Argentina), periodo 1926-1950.
Al momento sto cercando documenti di viaggio per il periodo 1860-1880 da Genova verso l'Argentina, ma pare che l'archivio dei passeggeri in Argentina sia andato perso dal 1871 al 1880. Adesso l'unica cosa che mi è rimasta da fare, è vedere se il sito
http://www.entradadepasajeros.com.ar/pasajeros.htm
terminerà di pubblicare le indecizzazioni per gli sbarchi in Argentina dal 1821-1869. Al momento il materiale indecizzato copre gli anni
1821-1822, 1825-1838, 1844-1865
Il sito che mi hai segnalato conteneva:
Archivio di Stato di Genova. Liste di imbarco tratte dai Registri di Sanità Marittima - periodo 1833-1856.
Memorial do Imigrante di San Paolo (Brasile), Porto di Santos, periodo 1888-1912.
Castle Garden-Battery Park, periodo 1820 -1912.
Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos (CEMLA) di Buenos Aires (Argentina), periodo 1926-1950.
Al momento sto cercando documenti di viaggio per il periodo 1860-1880 da Genova verso l'Argentina, ma pare che l'archivio dei passeggeri in Argentina sia andato perso dal 1871 al 1880. Adesso l'unica cosa che mi è rimasta da fare, è vedere se il sito
http://www.entradadepasajeros.com.ar/pasajeros.htm
terminerà di pubblicare le indecizzazioni per gli sbarchi in Argentina dal 1821-1869. Al momento il materiale indecizzato copre gli anni
1821-1822, 1825-1838, 1844-1865
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In Liguria lo stato civile italiano inizia nel 1866
Napoleone, e il suo ordinamento, sono stati in zona dal 1796...
All'Archivio Storico di Genova, come da sito web:
E' conservato l’Archivio Storico di Stato Civile, comprendente gli indici e gli atti di nascita, matrimonio e morte degli anni 1786 -1814 e 1828-1854, i volumi di quattro censimenti ottocenteschi (1808, 1827, 1856, 1871), oltre ai registri delle Leve militari, dall’epoca napoleonica al 1910
Stefania
Napoleone, e il suo ordinamento, sono stati in zona dal 1796...
All'Archivio Storico di Genova, come da sito web:
E' conservato l’Archivio Storico di Stato Civile, comprendente gli indici e gli atti di nascita, matrimonio e morte degli anni 1786 -1814 e 1828-1854, i volumi di quattro censimenti ottocenteschi (1808, 1827, 1856, 1871), oltre ai registri delle Leve militari, dall’epoca napoleonica al 1910
Stefania
1349, attaccò. La peste nera ... Ti è chiaro che a quell'epoca avevi svariate migliaia di antenati? proseguì. Ciascuno ha 4 nonni 8 bisnonni 16 trisavoli e via così. Se calcoli a ritroso fino al 1349 diventano un bel gruppetto, no?... Tu avevi diverse centinaia di antenati bambini, ma nessuno morì
- fullons2
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Grazie mille, davvero molto intressante.
Vi riporto un articolo sull'uscita dall'italia dei criminali nazisti partiti da Genova. Vi risulta se questi documenti(passaporti rilasciati a Genova) siano coperti da segreto di stato in Italia ?
Adolf Eichmann nel 1961 durante il processo a Gerusalemme che lo condannerà poi a morte (Reuters) NEW YORK- La notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo. Dopo oltre mezzo secolo, nascosto fra milioni di documenti ingialliti dell'archivio giudiziario di Buenos Aires, è venuto alla luce il passaporto rilasciato dalla delegazione di Genova del Comitato Internazionale della Croce Rossa, che per quasi dieci anni ha permesso al criminale nazista Adolf Eichmann di sfuggire alla giustizia e di darsi un'identità falsa imbarcandosi dall'Italia per l'Argentina. Ma con quali appoggi e con quali complicità? La scoperta del passaporto con generalità false usato da Eichmann - del quale già si sapeva ma che si presumeva distrutto – è dovuta alla perspicacia e al coraggio di una studentessa argentina, Maria Galvan dell'università San Martin.
LA SCOPERTA - La ragazza, durante una ricerca su un fascicolo di documenti ancora protetti dal segreto di Stato, si è trovata fra le mani il documento originale di viaggio rilasciato al criminale nazista sotto il falso nome di Ricardo Klement. La ricercatrice, una volta accertato che si trattava veramente di Eichmann, non ha avuto dubbi e ha informato del ritrovamento la magistratura chiedendo di «declassificare» il carteggio segreto. La pratica è finita così sul tavolo di un'altra donna molto determinata, la procuratrice Maria Servini de Cubria, che ha immediatamente concesso l'autorizzazione, ordinando per di più che il passaporto di Eichmann, con tutto il dossier delle procedure relative al rilascio, sia custodito non negli archivi argentini, ma nella sede del «Museo del Holocausto di Buenos Aires». Una decisione, a detta di molti, la dice lunga sul timore che, con il pretesto del segreto di Stato, qualche carta troppo scottante sparisca per sempre. Ma c’è forse di più.
RETE DI COMPLICITA' - Il fascicolo spostato dagli archivi giudiziari argentini al Museo dell'Olocausto potrebbe anche gettare fasci di luce scomodi anche in Europa (e in particolare in Italia) sulla rete di complicità transatlantiche che, fra il 1949 e il 1951, permisero a Eichmann, a Mengele, a Barbie e ad altri criminali nazisti di imbarcarsi da Genova per l'America Latina. Il documento rilasciato dalla delegazione di Genova del Comitato Internazionale della Croce Rossa diGinevra, era stato emesso, in mancanza di prove documentali dell'identità, sulla base della testimonianza resa dal padre francescano Edoardo Domoter, anche lui altoatesino come il titolare del passaporto dichiarava di essere. Secondo il passaporto, che la Croce Rossa aveva rilasciato grazie alla testimonianza del religioso e ai buoni uffici del consolato argentino di Genova,che si era anche adoperato per far ottenere al beneficiario il permesso di transito in Italia, il beneficiario era un inesistente Ricardo Klement, nato a Bolzano e figlio di N.N. (così allora venivano definiti negli atti ufficiali i figli cosiddetti illegittimi) e quindi registrato con il cognome materno negli archivi di stato civile, peraltro distrutti durante la guerra: il che evidentemente semplificava le cose. Il passaporto con generalità false era stato consegnato alla polizia argentina dalla moglie, Veronica Liebl, che subito dopo la cattura di suo marito aveva dovuto ammettere la verità: Klement era Eichmann.
IL BOIA CHE PIANIFICO' «LA SOLUZIONE FINALE» DEGLI EBREI - Il sequestro era avvenuto con un'operazione fulminea del Mossad alle ore 20 dell'11 maggio 1960, mentre il criminale nazista scendeva da un pulmino collettivo davanti alla porta di casa, in calle Garibaldi nel sobborgo di San Fernando, a 45 minuti di macchina da Buenos Aires. Ormai, dopo un decennio di latitanza, l'uomo che aveva pianificato e diretto i campi di sterminio di Hitler pensava di poter abbassare la guardia. Era partito da Genova per l'Argentina con un visto rilasciato in Italia il 17 giugno 1950. Poi una volta sbarcato a Buenos Aires il 14 luglio, era ripartito alla volta della lontanissima Tucuman, vicino alle Ande, dove lo aspettava un oscuro lavoro in un’industria meccanica e alla fine, con il il passare degli anni, il vecchio criminale nazista si era convinto che il mondo si fosse dimenticato di lui. È stato allora che gli 007 del Mossad hanno fatto scattare la trappola. Nove giorni dopo la cattura, vestito grottescamente con una divisa da steward dell'equipaggio e narcotizzato, Eichmann veniva imbarcato sul volo ufficiale di una delegazione israeliana, verso il processo, che due anni più tardi, nel 1962, si sarebbe concluso con l'inesorabile condanna a morte. Adesso quel passaporto ritrovato per caso negli archivi argentini ripropone l'interrogativo: chi lo ha aiutato a fuggire e perché?
Vi riporto un articolo sull'uscita dall'italia dei criminali nazisti partiti da Genova. Vi risulta se questi documenti(passaporti rilasciati a Genova) siano coperti da segreto di stato in Italia ?
Adolf Eichmann nel 1961 durante il processo a Gerusalemme che lo condannerà poi a morte (Reuters) NEW YORK- La notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo. Dopo oltre mezzo secolo, nascosto fra milioni di documenti ingialliti dell'archivio giudiziario di Buenos Aires, è venuto alla luce il passaporto rilasciato dalla delegazione di Genova del Comitato Internazionale della Croce Rossa, che per quasi dieci anni ha permesso al criminale nazista Adolf Eichmann di sfuggire alla giustizia e di darsi un'identità falsa imbarcandosi dall'Italia per l'Argentina. Ma con quali appoggi e con quali complicità? La scoperta del passaporto con generalità false usato da Eichmann - del quale già si sapeva ma che si presumeva distrutto – è dovuta alla perspicacia e al coraggio di una studentessa argentina, Maria Galvan dell'università San Martin.
LA SCOPERTA - La ragazza, durante una ricerca su un fascicolo di documenti ancora protetti dal segreto di Stato, si è trovata fra le mani il documento originale di viaggio rilasciato al criminale nazista sotto il falso nome di Ricardo Klement. La ricercatrice, una volta accertato che si trattava veramente di Eichmann, non ha avuto dubbi e ha informato del ritrovamento la magistratura chiedendo di «declassificare» il carteggio segreto. La pratica è finita così sul tavolo di un'altra donna molto determinata, la procuratrice Maria Servini de Cubria, che ha immediatamente concesso l'autorizzazione, ordinando per di più che il passaporto di Eichmann, con tutto il dossier delle procedure relative al rilascio, sia custodito non negli archivi argentini, ma nella sede del «Museo del Holocausto di Buenos Aires». Una decisione, a detta di molti, la dice lunga sul timore che, con il pretesto del segreto di Stato, qualche carta troppo scottante sparisca per sempre. Ma c’è forse di più.
RETE DI COMPLICITA' - Il fascicolo spostato dagli archivi giudiziari argentini al Museo dell'Olocausto potrebbe anche gettare fasci di luce scomodi anche in Europa (e in particolare in Italia) sulla rete di complicità transatlantiche che, fra il 1949 e il 1951, permisero a Eichmann, a Mengele, a Barbie e ad altri criminali nazisti di imbarcarsi da Genova per l'America Latina. Il documento rilasciato dalla delegazione di Genova del Comitato Internazionale della Croce Rossa diGinevra, era stato emesso, in mancanza di prove documentali dell'identità, sulla base della testimonianza resa dal padre francescano Edoardo Domoter, anche lui altoatesino come il titolare del passaporto dichiarava di essere. Secondo il passaporto, che la Croce Rossa aveva rilasciato grazie alla testimonianza del religioso e ai buoni uffici del consolato argentino di Genova,che si era anche adoperato per far ottenere al beneficiario il permesso di transito in Italia, il beneficiario era un inesistente Ricardo Klement, nato a Bolzano e figlio di N.N. (così allora venivano definiti negli atti ufficiali i figli cosiddetti illegittimi) e quindi registrato con il cognome materno negli archivi di stato civile, peraltro distrutti durante la guerra: il che evidentemente semplificava le cose. Il passaporto con generalità false era stato consegnato alla polizia argentina dalla moglie, Veronica Liebl, che subito dopo la cattura di suo marito aveva dovuto ammettere la verità: Klement era Eichmann.
IL BOIA CHE PIANIFICO' «LA SOLUZIONE FINALE» DEGLI EBREI - Il sequestro era avvenuto con un'operazione fulminea del Mossad alle ore 20 dell'11 maggio 1960, mentre il criminale nazista scendeva da un pulmino collettivo davanti alla porta di casa, in calle Garibaldi nel sobborgo di San Fernando, a 45 minuti di macchina da Buenos Aires. Ormai, dopo un decennio di latitanza, l'uomo che aveva pianificato e diretto i campi di sterminio di Hitler pensava di poter abbassare la guardia. Era partito da Genova per l'Argentina con un visto rilasciato in Italia il 17 giugno 1950. Poi una volta sbarcato a Buenos Aires il 14 luglio, era ripartito alla volta della lontanissima Tucuman, vicino alle Ande, dove lo aspettava un oscuro lavoro in un’industria meccanica e alla fine, con il il passare degli anni, il vecchio criminale nazista si era convinto che il mondo si fosse dimenticato di lui. È stato allora che gli 007 del Mossad hanno fatto scattare la trappola. Nove giorni dopo la cattura, vestito grottescamente con una divisa da steward dell'equipaggio e narcotizzato, Eichmann veniva imbarcato sul volo ufficiale di una delegazione israeliana, verso il processo, che due anni più tardi, nel 1962, si sarebbe concluso con l'inesorabile condanna a morte. Adesso quel passaporto ritrovato per caso negli archivi argentini ripropone l'interrogativo: chi lo ha aiutato a fuggire e perché?
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Interessante...
Bisognerebbe chiedere a chi è esperto, ma ritengo che all'archivio di Stato siano conservati i passaporti emessi dallo Stato Italiano, perchè appunto quello è la funzione dell'AdS.
Se i passoporti furono emessi da un altro ente, in questo caso la Croce Rossa, credo che sia nel suo archivio a Roma la documentazione relativa.
Trovare l'Archivio giusto, ancora prima di sapere se sia ammessa la consultazione...
Bisognerebbe chiedere a chi è esperto, ma ritengo che all'archivio di Stato siano conservati i passaporti emessi dallo Stato Italiano, perchè appunto quello è la funzione dell'AdS.
Se i passoporti furono emessi da un altro ente, in questo caso la Croce Rossa, credo che sia nel suo archivio a Roma la documentazione relativa.
Trovare l'Archivio giusto, ancora prima di sapere se sia ammessa la consultazione...

1349, attaccò. La peste nera ... Ti è chiaro che a quell'epoca avevi svariate migliaia di antenati? proseguì. Ciascuno ha 4 nonni 8 bisnonni 16 trisavoli e via così. Se calcoli a ritroso fino al 1349 diventano un bel gruppetto, no?... Tu avevi diverse centinaia di antenati bambini, ma nessuno morì