traduzione atto
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traduzione atto
O voi sommi esperti de sta calligrafia geroglifica, datemi una mano se riuscite almeno i luoghi.
grazie
http://it.tinypic.com/r/24z9kra/8
http://it.tinypic.com/r/288s27r/8
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Ci sono due informazioni che dovresti darci per un lavoro ottimale:
1. Di quali atti vuoi la trascrizione? Ci sono infatti nelle due pagine 5 atti.
2. In che zona dell'Italia ci troviamo? Sapere la zona aiuta anche a capire meglio i luoghi.
1. Di quali atti vuoi la trascrizione? Ci sono infatti nelle due pagine 5 atti.
2. In che zona dell'Italia ci troviamo? Sapere la zona aiuta anche a capire meglio i luoghi.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
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Allora nel primo atto gli sposi sono:
Giuseppe de Ecclesia del fu Giovanni Battista nato nella Parrocchia di Orio e abitante nel paese di Fissiraga fin dalla pubertà c'è anche la località ma non saprei dirti quale, sembrerebbe Gugena.
Angela Maria Rosati(?) del fu Giuseppe, vedova di Giuseppe Castelluti, morto nell'ospedale maggiore di Lodi il 14 Aprile 1763, oggi abitante della località di Pazzolli (o Pezzolli) in questa Parrocchia.
La seconda località sarà certamente Pezzolo, che è una frazione di Fissiraga. Qualcuno del luogo forse potrebbe aiutarti a capire meglio il nome della prima località.
Giuseppe de Ecclesia del fu Giovanni Battista nato nella Parrocchia di Orio e abitante nel paese di Fissiraga fin dalla pubertà c'è anche la località ma non saprei dirti quale, sembrerebbe Gugena.
Angela Maria Rosati(?) del fu Giuseppe, vedova di Giuseppe Castelluti, morto nell'ospedale maggiore di Lodi il 14 Aprile 1763, oggi abitante della località di Pazzolli (o Pezzolli) in questa Parrocchia.
La seconda località sarà certamente Pezzolo, che è una frazione di Fissiraga. Qualcuno del luogo forse potrebbe aiutarti a capire meglio il nome della prima località.
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In realtà dice che sono state fatte le tre denunce negli stessi giorni sopra indicati nella parrocchia di Orio dal Parroco Carlo Termino(?).
Per quanto riguarda questo Orio, io ritengo che si tratti di Orio Litta, perché solitamente se il paese si trovava fuori diocesi veniva anche segnata la diocesi, qui, invece, si parla solo di Orio, quindi dovrebbe essere Orio all'interno della diocesi di Lodi (l'altro è nella diocesi di Bergamo).
C'è inoltre un altro elemento che mi fa protendere per questa ipotesi. Il santo titolare della Parrocchia di Orio è S. Giovanni Battista e il padre dello sposo si chiama proprio Giovanni Battista, mi sembrano due buoni elementi per preferire Orio Litta agli altri Orio.
Per quanto riguarda questo Orio, io ritengo che si tratti di Orio Litta, perché solitamente se il paese si trovava fuori diocesi veniva anche segnata la diocesi, qui, invece, si parla solo di Orio, quindi dovrebbe essere Orio all'interno della diocesi di Lodi (l'altro è nella diocesi di Bergamo).
C'è inoltre un altro elemento che mi fa protendere per questa ipotesi. Il santo titolare della Parrocchia di Orio è S. Giovanni Battista e il padre dello sposo si chiama proprio Giovanni Battista, mi sembrano due buoni elementi per preferire Orio Litta agli altri Orio.
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No, in realtà, non è strano. Anticamente si usava declinare i cognomi e di tradurli in latino. Solitamente, in verità, erano latinizzati in modo maccheronico, ad esempio il cognome Rossi veniva latinizzato in "Rossius" e non in "Rubius" che sarebbe l'esatta traduzione. Ma capitava che il parroco fosse un raffinato latinista e si mettesse a tradurre tutto. Nel tuo caso sicuramente qualsiasi sacerdote sapeva che chiesa in latino è ecclesia, quindi non era difficile tradurre il cognome.bigchurch ha scritto: Stavo pensando che è la prima volta che vedo il mio cognome in latino "de ecclesia" strano.
Un esempio celebre di cognome tradotto si ha sulla facciata della Basilica di S. Pietro, dove si legge "PAVLUS V BVRGHESIVS" ossia "Paolo V Borghese".
Questa usanza, come dicevo, era accompagnata anche dalla consuetudine di declinare i cognomi, così ad esempio c'era Titius Ferrarius (da cui il cognome Ferrario e Ferraro), la moglie sarebbe stata Caia Ferrara (da cui il cognome Ferrara), e la famiglia era quella dei Ferrari (da cui il cognome Ferrari).
Un esempio attuale della declinazione dei cognomi si ha in Polonia, dove la famiglia di Giovanni Paolo II (Wojtyla) erano i Wojtyli, e la mamma che proveniva dalla famiglia Kaczorowski era Emilia Kaczorowska.
Per finire con una mia impressione, io penso che questo tradurre i cognomi (anche se nel tuo caso ritengo che l'originale sia de Ecclesia poi tradotto in Chiesa) e di declinarli dava loro una vitalità che oggi noi abbiamo perso in favore della staticità.
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Io protendo per un'originario de Ecclesia, perché la parola Chiesa si è diffusa in Italia in epoca molto tarda, nelle lingue locali, infatti, eccettuata la zona della toscana, vi erano altre varianti come cresia, clesia, gresia, glesia, giesia, e chiesia (con la I fra S e A).
Proprio nella zona di interesse si trovavano varianti molto particolari (come riportato nel libro Padania scrittologica, che si può trovare su googlebooks), e precisamente:
- glesie (1470)
- giesia (sec. XIV)
- Iesia (1494)
- Ihexia (1489)
pag. 38 del succitato libro.
Proprio nella zona di interesse si trovavano varianti molto particolari (come riportato nel libro Padania scrittologica, che si può trovare su googlebooks), e precisamente:
- glesie (1470)
- giesia (sec. XIV)
- Iesia (1494)
- Ihexia (1489)
pag. 38 del succitato libro.
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Il "de" originario è una preposizione di provenienza, si trova, infatti, un pò in tutti i cognomi antichi, è come sei si dicesse Tizio proviene dalla famiglia XXX. Con il tempo e la volgarizzazione dei cognomi la preposizione "de" ha avuto sorti diverse, nella maggior parte dei cognomi è scomparsa, in altri è rimasta nelle varie forme possibili. Solitamente è rimasto nei cognomi formati da un nome proprio (De Carolo, Di Giovanni), nei cognomi indicanti un luogo (Della Marca, Della Chiesa), nei cognomi dei proietti (Di Dio, D'Ignoti), nei cognomi di famiglie nobili (anche se oggi anche quelli sono in disuso, come de' Medici, de Ayala) e in altri cognomi che non appartengono a una categoria specifica (D'Amico).bigchurch ha scritto:Dato una sbirciatina, sono varianti per indicare il luogo mi sembra.
Quindi discendo/iamo da un "de ecclesia" originario e poi tutte le varie forme DE-DI-DELLA-DALLA.
A parte nel primo caso (la preposizione serve a indicare quale fra i due nomi propri sia il cognome) non esiste un motivo preciso per cui alcuni cognomi abbiano conservato la preposizione ed altri no. In alcuni casi, forse, per distinguersi da famiglie omonime (come D'Amico/Amico, Di Forte/Forte etc...).