Stato civile
Moderatori: Collaboratori, Staff
-
- Livello1
- Messaggi: 35
- Iscritto il: mercoledì 6 febbraio 2013, 15:55
Stato civile
Buonasera! Oggi mi sono recato allo Stato civile del mio comune per visionare alcuni atti non presenti su Antenati o Familysearch. Ho riferito che dovevo cercare atti che hanno oltrepassato i settant'anni e che quindi non hanno piú il vincolo. L'impiegato alquanto infastidito mi ha chiesto tre volte se la ricerca era fine legale o personale. Alla mia risposta (ovviamente personale) mi dice di recarmi dal sindaco, al quale devo fare una richiesta scritta da protocollare e cosí facendo potrei accedere agli atti. Gli ho pure parlato dei siti suddetti che permettono a chiunque di leggere quegli atti, ma niente. Ho fatto ricerche in altri due comuni e non ho avuto mai questo tipo di problemi. Avete avuto esperienze simili?
-
- Livello1
- Messaggi: 35
- Iscritto il: mercoledì 6 febbraio 2013, 15:55
- Luca.p
- Amministratore
- Messaggi: 8408
- Iscritto il: domenica 13 novembre 2005, 20:14
- Località: Terni
Se negli altri Comuni non hai trovato ostacoli sei stato più che fortunato, di solito la regola che applicano gli UdSC è di non far consultare a nessuno i fondi dello Stato Civile, anche se il Codice dei Beni Culturali direbbe il contrario, ma di solito vige la vecchia abitudine di considerare l'accesso allo Stato Civile Off Limit per tutti, rifacendosi ad una circolare del Ministero dell'Interno di qualche anno fa e che è venerata, in genere, come e più di un'immagine di San Pio da Pietrelcina.
- Luca.p
- Amministratore
- Messaggi: 8408
- Iscritto il: domenica 13 novembre 2005, 20:14
- Località: Terni
Visionare direttamente Pippo. In realtà si può, anche se per principio te lo vietano.
Lo Stato Civile è come un qualsiasi altro documento prodotto dalla pubblica amministrazione e, come tale, dopo X anni andrebbe messo nell'archivio storico comunale e reso disponibile alla consultazione (e ad eventuali annotazioni da parte del personale addetto), ma non solo non ce lo mettono in più tendono a vietarti la consultazione che non è in realtà vietata da nessuna legge, visto che si tratta di documenti di interesse storico. Ma la privacy? La privacy si estingue dopo 70 anni, per i dati sensibili. La morte è un dato sensibile? NO. Il divorzio è un dato sensibile? NO, perché produce effetti civili e, quindi, pubblici. L'unico dato sensibile sono le adozioni, e la madre che non vuole essere nominata, dato che merita 100 anni di tutela. Ora, a parte il fatto che io non ho mai visto il nome di una madre che non vuole essere nominata su un atto dello Stato Civile, ma ammettiamo che ci sia, c'è soltanto per le nascite, quindi basterebbe portare a cento anni la consultazione diretta delle nascite e lasciare a 70 tutti gli altri registri (matrimoni e morti) e qualunque ipotetico problema di privacy decadrebbe, anche con la consultazione di retta.
Ma così, nel 90% dei casi, non avviene perché gli USC se ne vogliono lavare le mani.
Lo Stato Civile è come un qualsiasi altro documento prodotto dalla pubblica amministrazione e, come tale, dopo X anni andrebbe messo nell'archivio storico comunale e reso disponibile alla consultazione (e ad eventuali annotazioni da parte del personale addetto), ma non solo non ce lo mettono in più tendono a vietarti la consultazione che non è in realtà vietata da nessuna legge, visto che si tratta di documenti di interesse storico. Ma la privacy? La privacy si estingue dopo 70 anni, per i dati sensibili. La morte è un dato sensibile? NO. Il divorzio è un dato sensibile? NO, perché produce effetti civili e, quindi, pubblici. L'unico dato sensibile sono le adozioni, e la madre che non vuole essere nominata, dato che merita 100 anni di tutela. Ora, a parte il fatto che io non ho mai visto il nome di una madre che non vuole essere nominata su un atto dello Stato Civile, ma ammettiamo che ci sia, c'è soltanto per le nascite, quindi basterebbe portare a cento anni la consultazione diretta delle nascite e lasciare a 70 tutti gli altri registri (matrimoni e morti) e qualunque ipotetico problema di privacy decadrebbe, anche con la consultazione di retta.
Ma così, nel 90% dei casi, non avviene perché gli USC se ne vogliono lavare le mani.