Consenso al matrimonio

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EmiliaC
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Consenso al matrimonio

Messaggio da EmiliaC »

Buongiorno a tutto il forum,

mi sono imbattuta in un "negato consenso al matrimonio" e vorrei avere lumi sull'argomento, visto che non mi era mai capitato prima.
In breve: siamo a Napoli, nel 1865, Mario Gala ha 25 anni, si vuole sposare e per farlo deve avere il consenso dei genitori, con cui vive. Evidentemente non glielo danno perchè Mario si deve rivolgere ad un notaio. Costui si reca presso il domicilio dei genitori e poi stila un documento, che viene allegato al Processetto, in cui si attesta che i genitori negano il consenso al matrimonio di Mario. Ciò si ripete per tre volte nell'arco di tre mesi: tutte e tre le volte il notaio si reca dai genitori e questi negano il consenso, motivandolo con il fatto che Mario non ha i mezzi per mantenere la nuova famiglia. Da notare che Mario è figlio di un legale e sposa la figlia di un "Proprietario". Quindi di famiglia agiata.

Quali sono le conseguenze di questo mancato consenso? Era una procedura insolita mandare il notaio dai genitori a richiedere il consenso al matrimonio per un giovane di 25 anni?

Grazie a chi potrà aiutarmi

Emiliac

PS. Non allego il Processetto perchè non sono riuscita a caricarne il link tramite Postimage.

piacentino
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Messaggio da piacentino »

All'epoca, il figlio che non era giunto all'età d'anni 25 non poteva contrarre matrimonio senza il consenso dei genitori. Non è il caso di Mario chi aveva 25 anni compiti
I genitori potevano anche fare opposizione al matrimonio dei figli maggiori di 25 e 30 anni, ma solo per impedimenti legali per il matrimonio. I genitori benche potevano fare l'opposizione senza motivo, ma non doveva essere accolta dal giudici, non avendo a questo riguardo alcuna facoltà alla discrezione dei giudici.
La disuguaglianza di condizioni, la differenza di età, di stato, di fortuna, di collore non erano ostacolo per il matrimonio dei figli maggiori
Ivan1950>Eugenio1925>Carlo1895>Giovanni1856>Luigi Bernardino1800>Carlo1773>Francesco1743>Luigi1710

piacentino
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Messaggio da piacentino »

Penso nel caso di Mario, che lui, anche se essendo maggiore di 25 anni e, per tanto, non aveva bisogno del consenso dei genitori per contrarre matrimonio, forse aveva un impedimento legale per farlo e i genitori hanno fatto opposizione? O forse l'hanno fatta senza un motivo fondato e il figlio ha voluto andare davanti al Notaio, cercando far desistere ai genitori di questo motivo non rilevante? Nel primo caso sicuramente non ha potuto sposarsi. Nell'altro si lo ha potuto fare.
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EmiliaC
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Messaggio da EmiliaC »

Grazie, piacentino. In effetti Mario si è poi sposato comunque!

piacentino
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Messaggio da piacentino »

Per niente EmiliaC. Allora, se Mario si è sposato, l'ipotesi sarebbe che l'intervento del notaio è dovuto ad una opposizione dei genitori, ma senza un motivo fondato. Il documento notarile, in questo caso, sarebbe solo un attestato del fatto che i genitori di Mario non erano d'accordo col suo matrimonio, ma l'incaricato di attestare e legalizzare il matrimonio non ha accolto il motivo dei genitori: " Mario non ha i mezzi per mantenerse la nuova famiglia", perche non era questo un impedimento legale. E allora la mancanza del consenso non ha avuto conseguenze sulla realizzazione del matrimonio. Forse ha potuto averle su un aiuto ipotético di loro al figlio per mantenere la sposa ed eventuali figli......
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tornar
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Messaggio da tornar »

Anche io ho trovato un matrimonio di un parente a Napoli nel 1864, eta' 30 anni.
Il padre si e' dichiarato consenziente e la madre dissenziente. Il processetto di testimonianza al notaio del padre cita solamente il fatto che la madre e' dissenziente. Nessun motivo addotto, nessuna testimonianza della madre. Anche io mi sono chiesto quale potesse essere il motivo di tale dichiarazione, visto che poi alla fine non ha influito sulla celebrazione del matrimonio. Poteva essere semplicemente un generico dissenso (per esempio, quella donna/famiglia non mi piace)?

piacentino
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Messaggio da piacentino »

Ciao tornar. Se il padre era cosenziente e la madre dissenziente,d'accordo alla legge dell'epoca, il consenso del padre ha prevalso sul dissenso della madre. Essendo lui di 30 anni(e no un minore di età),è possibile che lui avesse un motivo fondato per la richiesta del consenso dei genitori. In questi casi , se tra i genitori non aveva accordo per il sudetto consenso, era ritenuto il consenso del padre come sufficiente per contrarre matrimonio il figlio. Se il motivo della madre era un motivo non ben fondato(disuguaglianza di condizioni, differenza di età,stato, collore, fortuna) allora con molta piu ragione è stato preso in considerazione il consenso del padre sul dissenso materno.
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