post...diverso!
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post...diverso!
La mia vuole solo essere una considerazione, non inerente strettamente alle ricerche e se fosse inopportuna, levatela.
Mi sento più che una ricercatrice, una genealogista storico-sociale, che attraverso aridi dati anagrafici cerca di scoprire la vita di chi ci ha preceduto.
Mi ha molto colpito la percezione di alcuni avvenimenti tragici, che si verificarono negli Usa, da parte di alcuni membri della famiglia di mio marito, là emigrati.
Il terremoto di Los Angeles, disastroso, venne liquidato con una frase, rimarcando solo la preoccupazione di non poter lavorare per giorni, a causa dei trasporti...impazziti.
Nessuna descrizione della situazione reale della città, solo la paura di rimanere a casa dal lavoro....
Molti dei soldi guadagnati servivano per ripianare dei debiti contratti in Italia dai genitori della persona.
Un altro aspetto descritto nelle poche righe ,che lo stesso mandava a casa era, che mangiava bene e che si era potuto curare, grazie ai soldi messi da parte.
Un mondo di cui forse conosciamo poco e attraverso dei libri,ma quando riguarda persone, che hanno fatto parte della nostra famiglia, acquisiscono una valenza speciale, persino una minestra calda ed una cooperativa per la pulizia delle strade....
Altri esempi potrei fare, ma questo mi è parso significativo, soprattutto pensando ai contatti sporadici con i genitori, al tempo trascorso tra le risposte, alle comunicazioni fatte tramite i rientri di alcuni emigranti al paese di origine.
Il terremoto viene liquidato così, ma penso ai genitori della persona, senza notizie ed in ansia....
Altre vite, altri sacrifici, che non riusciamo nemmeno ad immaginare...
Scusate, ma oggi mi è presa una botta di malinconia e di affetto per quelle sofferenze immani, a cui, nell'ansia dellla ricerca, forse, non diamo il giusto peso.Grazie
Mi sento più che una ricercatrice, una genealogista storico-sociale, che attraverso aridi dati anagrafici cerca di scoprire la vita di chi ci ha preceduto.
Mi ha molto colpito la percezione di alcuni avvenimenti tragici, che si verificarono negli Usa, da parte di alcuni membri della famiglia di mio marito, là emigrati.
Il terremoto di Los Angeles, disastroso, venne liquidato con una frase, rimarcando solo la preoccupazione di non poter lavorare per giorni, a causa dei trasporti...impazziti.
Nessuna descrizione della situazione reale della città, solo la paura di rimanere a casa dal lavoro....
Molti dei soldi guadagnati servivano per ripianare dei debiti contratti in Italia dai genitori della persona.
Un altro aspetto descritto nelle poche righe ,che lo stesso mandava a casa era, che mangiava bene e che si era potuto curare, grazie ai soldi messi da parte.
Un mondo di cui forse conosciamo poco e attraverso dei libri,ma quando riguarda persone, che hanno fatto parte della nostra famiglia, acquisiscono una valenza speciale, persino una minestra calda ed una cooperativa per la pulizia delle strade....
Altri esempi potrei fare, ma questo mi è parso significativo, soprattutto pensando ai contatti sporadici con i genitori, al tempo trascorso tra le risposte, alle comunicazioni fatte tramite i rientri di alcuni emigranti al paese di origine.
Il terremoto viene liquidato così, ma penso ai genitori della persona, senza notizie ed in ansia....
Altre vite, altri sacrifici, che non riusciamo nemmeno ad immaginare...
Scusate, ma oggi mi è presa una botta di malinconia e di affetto per quelle sofferenze immani, a cui, nell'ansia dellla ricerca, forse, non diamo il giusto peso.Grazie
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Anche io cerco di ricostruire per quanto possibile la vita dei miei antenati, anche per quanto riguarda il loro carattere. Certo non è facile, ma quando si trovano quelle piccole frasi magari contenute in un testamento (parlo ovviamente della mia esperienza) si prova grande soddisfazione.
Il mio esempio: siamo più indietro del tuo, a inizi '700, questa mia antenata fa il suo testamento poco prima di morire, un testamento diverso dai soliti formulari, perché parla di una donna di carità, una carità attenta, non quella del semplice obolo. Fra le tante cose semplici che lascia, anche molti metri di stoffa perché se ne facciano vestiti per i poveri. Mi ha commosso questa sua attenzione, me l'ha anche fatta immaginare come una donna anziana ma bella, perché la bellezza interiore si manifesta anche agli occhi, forse l'ho vista con gli occhi di quei poveri!
Il mio esempio: siamo più indietro del tuo, a inizi '700, questa mia antenata fa il suo testamento poco prima di morire, un testamento diverso dai soliti formulari, perché parla di una donna di carità, una carità attenta, non quella del semplice obolo. Fra le tante cose semplici che lascia, anche molti metri di stoffa perché se ne facciano vestiti per i poveri. Mi ha commosso questa sua attenzione, me l'ha anche fatta immaginare come una donna anziana ma bella, perché la bellezza interiore si manifesta anche agli occhi, forse l'ho vista con gli occhi di quei poveri!
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
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- ginamarquardi
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Io ho trovato poche tracce, ma leggere la vita e il suicidio del mio trisnonno mi ha intristito. Diventano così vicini a noi, non solo aridi dati, ma vite. La piccolina morta in ospedale per scarlattina, la pro-pro zia andata suora, il pro-pro-pro zio oste, processato per aver permesso il gioco delle carte. Da pezzetti di carta diventano reali, e ci si interroga come fa cannella55 e commuove come Kaharot
Gina - Gino e Giana - Umberto e Amelia - Luigi e Maria 1852 - Angelo e Giovanna 1828 - Luigi Vincenzo e Andrianna 1782 - Daniello Pietro e Santa Catterina 1733 - Pietro Antonio e Rosa 1704 - Joanni Battista e Francesca 1678 - Pietro e Marta 1632 - Joanne e Elisabetta - Danielis e Ursula 1587 -
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- MamyClo
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Anche io cerco di ricostruire per quanto possibile la vita dei miei antenati, anche per quanto riguarda il loro carattere
Ho potuto saperle grazie a Moscjon qui:
https://www.tuttogenealogia.it/index.ph ... highlight=
libri consegliati , friulane che ho potuto aiutare in Francia che hanno trovato questi libri, cugino da 4° grado ritrovato grazié a l'immpiegata del municipio, un'altra che mi ha inviatola foto del registro di popolazione
Quelle chance! Merci, Merci mille fois à tous ceux qui m'ont aidée.
Claude
Ho potuto saperle grazie a Moscjon qui:
https://www.tuttogenealogia.it/index.ph ... highlight=
libri consegliati , friulane che ho potuto aiutare in Francia che hanno trovato questi libri, cugino da 4° grado ritrovato grazié a l'immpiegata del municipio, un'altra che mi ha inviatola foto del registro di popolazione
Quelle chance! Merci, Merci mille fois à tous ceux qui m'ont aidée.
Claude
Claudia >> Gerardo/Geneviève >> Giacomo / Rechilde >> Domenico / Anna Maria >> Giacomo / Domenica >> Florendo /Teresa
France >> Tomba di Meretto (1791)>> Gradisca di Sedegliano (1360) >> Feletto Umberto (1688)
http://gw.geneanet.org/clodececcowana_w
France >> Tomba di Meretto (1791)>> Gradisca di Sedegliano (1360) >> Feletto Umberto (1688)
http://gw.geneanet.org/clodececcowana_w
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Bellissimo questo post perchè a me interessa e spero di poterlo realizzare attraverso la ricerca,non solo il mero dato cronologico ,il nome la data da poter affiggere al ramo del mio albero, ma per quanto mi sarà possibile anche la conoscenza della storia della mia famiglia...io ormai me li immagino,ci parlo, emergono alcune figure piuttosto che altre di tutti i familiari che ho scoperto finora e credo che abbiano ancora tanto da raccontarmi ...
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Grazie, Fabifado69, onorata della tua risposta.
Date ne ho tante, persino troppe, anche dei rami collaterali e arrivo al 1580 come prima utile per la mia ricerca.
Mentre cercavo, come dici tu, immaginavo i volti, le case, i vestiti di quelli, che sono me ed io loro.
Fantastico legame, anche se dei più non riuscirò ad estrapolare dalle carte informazioni concrete.
Lo faccio anche per mio nonno e mio papà, che non hanno fatto in tempo a vedere il mio impegno ed i miei progressi....Il mio ennesimo gesto d'amore,ma tanti ne ho ricevuti...
Ciao e buone scoperte
Date ne ho tante, persino troppe, anche dei rami collaterali e arrivo al 1580 come prima utile per la mia ricerca.
Mentre cercavo, come dici tu, immaginavo i volti, le case, i vestiti di quelli, che sono me ed io loro.
Fantastico legame, anche se dei più non riuscirò ad estrapolare dalle carte informazioni concrete.
Lo faccio anche per mio nonno e mio papà, che non hanno fatto in tempo a vedere il mio impegno ed i miei progressi....Il mio ennesimo gesto d'amore,ma tanti ne ho ricevuti...
Ciao e buone scoperte
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@Cannella55: trovo molto bello quello che hai scritto. Ho iniziato da poco più di un anno le mie ricerche e anch'io ho accumulato molte date, e solo dopo diversi mesi mi sono resa conto che di loro non saprò mai molto di più e non potrò dare loro un volto.cannella55 ha scritto:Grazie, Fabifado69, onorata della tua risposta.
Date ne ho tante, persino troppe, anche dei rami collaterali e arrivo al 1580 come prima utile per la mia ricerca.
Mentre cercavo, come dici tu, immaginavo i volti, le case, i vestiti di quelli, che sono me ed io loro.
Fantastico legame, anche se dei più non riuscirò ad estrapolare dalle carte informazioni concrete.
Lo faccio anche per mio nonno e mio papà, che non hanno fatto in tempo a vedere il mio impegno ed i miei progressi....Il mio ennesimo gesto d'amore,ma tanti ne ho ricevuti...
Ciao e buone scoperte
Purtroppo anch'io non potrò condividere con mio padre quanto ho trovato, e me ne dispiaccio molto perchè per me ogni volta volta che rintraccio un nuovo antenato è una grande emozione. Mi sento ormai quasi in dovere di riportarli tra noi, e farli rivivere nel nostro ricordo.
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Ciao Marmilla e grazie anche a te. Da un foglio di carta a quadretti, scritto da un amico di mio nonno, è nata la mia passione, anzi, la mia malattia.Molte delle persone, come dici tu, non avranno mai un volto o una storia, ma il solo fatto di averli riportati in vita, con la ricerca, non li relega a mere figure dimenticate e passate sulla Terra senza lasciare traccia.
Con il tempo, ho ricostruito la vita del paese dove vivevano, la loro situazione economica, le loro cariche pubbliche, purtroppo, non saprò mai chi fossero davvero,ma credo che basti anche questo.
Lo studio, che farai, perchè di questo si tratta, ti darà enormi soddisfazioni e sono sicura che tuo papà sarà felice, anche se materialmente non te lo potrà esprimere. Sarò una romantica, ma sono convinta di questo.Un abbraccio e continua, non lasciarti abbattere dalle inevitabili delusioni.La caparbietà è una dote, del genealogista, oltre, alla faccia tosta!!!
Con il tempo, ho ricostruito la vita del paese dove vivevano, la loro situazione economica, le loro cariche pubbliche, purtroppo, non saprò mai chi fossero davvero,ma credo che basti anche questo.
Lo studio, che farai, perchè di questo si tratta, ti darà enormi soddisfazioni e sono sicura che tuo papà sarà felice, anche se materialmente non te lo potrà esprimere. Sarò una romantica, ma sono convinta di questo.Un abbraccio e continua, non lasciarti abbattere dalle inevitabili delusioni.La caparbietà è una dote, del genealogista, oltre, alla faccia tosta!!!
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- Iscritto il: martedì 27 febbraio 2018, 1:45
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Tiriamo linee. Prendiamo appunti. Non ci dormiamo. Ci sforziamo e persistiamo.
Cerchiamo ossessivamente le nostre origini nel passato per dare un senso al nostro presente e quando alla fine si osserva tutto l’insieme, così chiaramente sul monitor, si capisce un’unica cosa:
sono i figli l’unico senso della vita, perché è la vita stessa il senso dell’esistenza.
Tutto il resto, se c’è, non è lecito saperlo.
Cerchiamo ossessivamente le nostre origini nel passato per dare un senso al nostro presente e quando alla fine si osserva tutto l’insieme, così chiaramente sul monitor, si capisce un’unica cosa:
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Tiriamo linee. Prendiamo appunti. Non ci dormiamo. Ci sforziamo e persistiamo.
Cerchiamo ossessivamente le nostre origini nel passato per dare un senso al nostro presente e quando alla fine si osserva tutto l’insieme, così chiaramente sul monitor, si capisce un’unica cosa:
sono i figli l’unico senso della vita, perché è la vita stessa il senso dell’esistenza.
Tutto il resto, se c’è, non è lecito saperlo.
Cerchiamo ossessivamente le nostre origini nel passato per dare un senso al nostro presente e quando alla fine si osserva tutto l’insieme, così chiaramente sul monitor, si capisce un’unica cosa:
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Tutto il resto, se c’è, non è lecito saperlo.
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Tiriamo linee. Prendiamo appunti. Non ci dormiamo. Ci sforziamo e persistiamo.
Cerchiamo ossessivamente le nostre origini nel passato per dare un senso al nostro presente e quando alla fine si osserva tutto l’insieme, così chiaramente sul monitor, si capisce un’unica cosa:
sono i figli l’unico senso della vita, perché è la vita stessa il senso dell’esistenza.
Tutto il resto, se c’è, non è lecito saperlo.
Cerchiamo ossessivamente le nostre origini nel passato per dare un senso al nostro presente e quando alla fine si osserva tutto l’insieme, così chiaramente sul monitor, si capisce un’unica cosa:
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Tutto il resto, se c’è, non è lecito saperlo.
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Una bella ossessione Alegdansk! Ho trasmesso a mio figlio questa passione, ma era già innata in lui, sin da piccolo.Gli lascerò le mie carte, sperando che, in futuro, più dati siano accessibili e che finalmente , si comprenda che non si tratta di un gioco, ma di una "scienza, che implica varie componenti e che investe anche l'anima di chi si arrovella su scritture e date.Buona ricerca
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- Iscritto il: martedì 28 maggio 2019, 12:23
Buongiorno,
oltre alla genealogia (conduco ricerche genealogiche in Trentino da moltissimi anni) mi appassiona l'archivistica, disciplina che ho studiato nel mio percorso di laurea in Beni Culturali. Ho "ereditato" da mia nonna paterna un piccolo archivio famigliare (anche se dovrei chiamarlo più propriamente "raccolta"). Al suo interno vi sono alcune lettere spedite a casa da due prozii che emigrarono in America negli anni Venti. In una lettera, viene raccontata la morte di uno dei due fratelli, avvenuta in seguito alla caduta da un'impalcatura durante un turno di lavoro. C'è persino il conto delle pompe funebri di New York che si occupò del funerale. Questo è solo un esempio, di come - come lei dice - le informazioni del passato ci aiutano a comprendere la vita dei nostri avi. Una vita a noi lontana per certi versi, ma vicina per altri.
Una delle cose che ho imparato, è che c'è sempre una logica nella scelta di conservazione dei documenti da parte delle persone. Non si conserva tutto tutto, si conservano alcune cose. Anche comprendere qual'è il filo conduttore che lega i documenti di una famiglia è illuminante e importante per comprendere le famiglie che ci hanno preceduto.
Grazie per il contributo, buon lavoro
Serena
oltre alla genealogia (conduco ricerche genealogiche in Trentino da moltissimi anni) mi appassiona l'archivistica, disciplina che ho studiato nel mio percorso di laurea in Beni Culturali. Ho "ereditato" da mia nonna paterna un piccolo archivio famigliare (anche se dovrei chiamarlo più propriamente "raccolta"). Al suo interno vi sono alcune lettere spedite a casa da due prozii che emigrarono in America negli anni Venti. In una lettera, viene raccontata la morte di uno dei due fratelli, avvenuta in seguito alla caduta da un'impalcatura durante un turno di lavoro. C'è persino il conto delle pompe funebri di New York che si occupò del funerale. Questo è solo un esempio, di come - come lei dice - le informazioni del passato ci aiutano a comprendere la vita dei nostri avi. Una vita a noi lontana per certi versi, ma vicina per altri.
Una delle cose che ho imparato, è che c'è sempre una logica nella scelta di conservazione dei documenti da parte delle persone. Non si conserva tutto tutto, si conservano alcune cose. Anche comprendere qual'è il filo conduttore che lega i documenti di una famiglia è illuminante e importante per comprendere le famiglie che ci hanno preceduto.
Grazie per il contributo, buon lavoro

Serena