Che la seconda lettera sia una "e" è certo al 99% confrontandola con la "e" di Gerardo al rigo sottostante. Le "a" sono ben diverse nella stessa parola in esame e nelle altre della foto. Purtroppo non conosco neanche io questo termine e neanche guardando su Du Cange ho avuto suggerimenti per l'interpretazione.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
La madre Mariangela faceva la stessa professione e si legge molto bene anche lì Cartara. Ho fatto una brve ricerca su google, come credo molti di voi , ma non ho trovato niente di significativo se non un racconto "Dieci donne in dieci racconti Di Francesco Sposito" dove si parla di una Cartara che distribuiva le carte da gioco. Cartara nel secolo scorso era anche sinonimo di cartiera, ma non una professione.
Mi viene difficile pensare ad una moderna croupiere, forse più probabilmente una donna che "leggeva le carte, i tarocchi".
Se invece il termine è Certara, non saprei proprio ...
fu fondata da Pasquale Visocchi nel 1841 (mentre il documento è del 1831).
Tuttavia può essere che esistesse già un'attività artigianale precedente alla fondazione dello stabilimento industriale.
Di "cartai" (scritto con la "i") ne ho incontrati durante le mie ricerche genealogiche in area abruzzese, può darsi che la versione con la "r" sia una variante locale ciociara.
Ipotizzando che con "centara" si intenda una costruttrice di "cente", da una veloce ricerca internet si puoi facilmente scoprire che
"Le cente sono delle strutture votive realizzate con candele che vengono offerte ai Santi o alle Madonne"
Un lavoro immagino femminile e probabilmente trasmesso dalle madri alle figlie. Potrebbe adattarsi bene al tuo caso.
Ecco potrebbe essere un'interpretazione, anche perché la lettera prima della "t" nella professione della madre defunta mi pare proprio una "n" e non una "r" che avrebbe il trattino orizzontale ascendente e.non discendente. (e così marcato poi)
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
Buongiorno, alcuni miei avi, attorno al 1860, lavoravano nella cartiera di Vignola (MO) e vengono definiti negli atti cartaro e cartara. Detto questo, anche a me la parola sembra essere Centara.
Ho dato una rapida occhiata su FS agli atti di Atina (prendendo a caso gli atti di matrimonio 1818-1820). La parola sembra essere proprio Centara e sembra essere professione molto comune.
Sempre da una ricerca superficiale, il termine centara compare molto frequentemente, associato alle sole donne, fino a fine 800. Dal 900 scompare e spunta il termine casalinga ... potrebbe essere un sinonimo?
lobster ha scritto:Ho dato una rapida occhiata su FS agli atti di Atina (prendendo a caso gli atti di matrimonio 1818-1820). La parola sembra essere proprio Centara e sembra essere professione molto comune. Sempre da una ricerca superficiale, il termine centara compare molto frequentemente,associato alle sole donne