Buonasera, mi potete aiutare a trascrivere e a tradurre questo frontespizio trovato nel libro dei defunti di Castelnuovo di Porto (RM) ? Grazie
Ego Silvester De L'effetis Archipresbiter collegiata Ecclesia Santa Maria Castri Novi Portuensis Diocesis ad observandum ea qua sacrosancto concilio Tridentino tradita in sunt in hoc libro seriban omnes qui actencis in dicto castro defuncti sunt quorum memoria haberi potuit omnes quoq, qui in posterum vita fungentur in eodem hoc libro scribentur. Ad memoriam ergo omnium fidem librum hunc propria mana inscripti ego idem Silvester De L'Effetis
Anno domini 1580 die u° 3° novembris pontificatus SS. D. N. D. Gregorij decimotertij anno nono
Non scribeter sepultura eoqui in supradicta ecclesia sepelient sed eorum qui alibi eligene sepolturem
Io Silvestro Degli Effeti arciprete della chiesa collegiata di Santa Maria di Castelnuovo diocesi di Porto, osservando quanto stabilito nel sacrosanto concilio di Trento ... in detto libro scrivere tutti i defunti in detto castro... per (la mia) propria mano trascrissi io Silvestro Degli Effetti. Anno del Signore 1580 giorno 3 novembre (sotto) il pontificato di Gregorio XIII nel suo nono anno. Non scrivete le sepolture avvenute nella sopraddetta chiesa (?)
Io Silvestro degli Effetti, arciprete della chiesa collegiata di Santa Maria Castronuovo, diocesi di Porto, in osservazione di ciò che è stato stabilito dal Sacrosanto Concilio di Trento(Seriban non è, ma non riesco a vedere bene...)trasmetto in questo libro, scrivendo tutti coloro che in questo luogo (castro ha vari significati, bisognerebbe conoscere il paese per dare una definizione più esatta) sono morti, dei quali tutti potranno avere memoria, tutti coloro che nella vita futura eserciteranno la scrittura in questo stesso libro(cioè:si serviranno di questo stesso libro per scrivere).Dunque, in memoria di tutti, questo libro della fede o in fede ,di mia mano scrissi io stesso Silvestro de Effetti.Anno del Signore 1580, giorno 3° di novembre, sotto il pontificato del Santissimo (D.N.D. non lo so) Gregorio, tredicesimo anno....nono non so che cosa c'entri.
Non è stata scritta la sepoltura(?) di coloro i quali furono seppelliti nella sopra citata chiesa, ma di coloro che scelsero di essere seppelliti altrove.
Errore più, errore meno, il senso dovrebbe essere questo
Io Silvestro de Effectis arciprete della chiesa collegiata di Santa Maria di Castro Nuovo (o Castel Nuovo) diocesi portuense in osservanza di ciò che è stato consegnato (dei decreti) dal sacrosanto Concilio Tridentino scriverò in questo libro tutti coloro che, fino ad oggi, sono morti in questo Castro e dei quali possa avere memoria e pure quelli che in futuro moriranno saranno scritti su questo stesso libro.
Per maggior fede (fedeltà) dunque ho scritto di mia propria mano questo libro, io stesso Silvestro de Effectis nell'anno del Signore 1580 il giorno 3 novembre nono anno del Pontificato del santissimo Signor Nostro Don (D.N.D. era la formula che indicava il pontefice regnante) Gregorio XIII.
Non si scriveranno le sepolture di coloro che saranno seppelliti nella suddetta chiesa ma di quelli che scelgono un'altra sepoltura.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Non mi è chiara l'annotazione finale "Non si scriveranno le sepolture di coloro che saranno seppelliti nella suddetta chiesa ma di quelli che scelgono un'altra sepoltura".
A cosa si riferisce ? Perchè distinguevano ?
D. N. D. = Dominus Noster Dominus (Signore Nostro Signore) . Il titolo di Don non è prerogativa del romano pontefice. In questo caso nella trascrizione è in genitivo (sanctissimi domini nostri domini).
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
I morti sepolti in chiesa, di solito, lo erano nel pavimento o nelle cappelle laterali, quindi, qualunque fedele avrebbe potuto leggere i nomi, senza sfogliare il registro.Io la capisco così
Non mi è chiara l'annotazione finale "Non si scriveranno le sepolture di coloro che saranno seppelliti nella suddetta chiesa ma di quelli che scelgono un'altra sepoltura".
A cosa si riferisce ? Perchè distinguevano ?
Secondo me le opzioni sono due: o ha dimenticato di scrivere un "etiam" (sed etiam eorum, ma anche di quelli) oppure indica solo quelli che sono stati sepolti altrove, perché quelli della parrocchia è ovvio che siano stati sepolti nella chiesa medesima o nelle immediate vicinanze.
Bisognerebbe comunque sfogliare il registro per verificare la veridicità di quanto dichiarato in copertina.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
cannella55 ha scritto:I morti sepolti in chiesa, di solito, lo erano nel pavimento o nelle cappelle laterali, quindi, qualunque fedele avrebbe potuto leggere i nomi, senza sfogliare il registro.Io la capisco così
Non penso che sia questa la motivazione, anche perché le tombe contenevano molte persone della stessa famiglia e anche, talvolta, di rami collaterali. Sulla lapide c'era solo il nome della famiglia o di un capofamiglia.
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
Nel registrare un defunto si scriveva la chiesa (non il luogo preciso, salvo rare eccezioni) in cui il defunto era sepolto. Il sacerdote, in questo caso, sta dicendo: troverete scritto il luogo di sepoltura solo per quei defunti che sono seppelliti al di fuori di questa chiesa, tutti gli altri sono da considerarsi sepolti qui.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
È la stessa cosa che ho detto io e condivido come ipotesi , solo che, pensandoci sopra, di solito nei registri vengono distinti quelli sepolti in chiesa e quelli sepolti nel cimitero annesso alla chiesa. A meno che la comunità fosse allora così piccola che ci stavano tutti in chiesa...
io 1983-G.Pietro 1955-Antonio 1920-Carlo Andrea 1886-Pietro 1850-Giulio 1812-G.Batta 1789-Francesco M. 1760-G.Batta 1717-Francesco M. 1692-G.Batta 1657-Carlo G. 1629-G.Batta 1591-G.Andrea 1565-Pietro-G.Francesco-Pietro di Bartolomeo Broffadelli e Rosa Pisati di Leonino-Bertolino-Leonino? (v. 1428)
Non so di dove siate, ma nella mia zona le lapidi a pavimento contengono più nominativi, non solo quello del capofamiglia, poi, per farsi un'idea bisognerebbe leggere qualche registrazione del sacerdote, così restano solo ipotesi.
Vista la burocrazia ecclesiastica, in effetti, il sacerdote avrà dovuto registrare tutto, sia i morti sepolti in chiesa o nel cimitero attiguo, sia quelli che erano stati seppelliti altrove.
Certo che è complicato dare una spiegazione unica, essendoci tradizioni ed usi diversi tra regione e regione o addirittura tra paese e paese...
Non ho letto il testo, fidandomi della trascrizione e non dei miei occhi...
Bisogna anche differenziare fra sepoltura in chiesa, intesa come l'aula liturgica, e quella in cripta. Nella chiesa vera e propria venivano sepolti solo coloro che godevano del privilegio (generalmente erano gli appartenenti alle famiglie nobili e ricche, che provvedevano al decoro di una cappella o della chiesa) o persone di particolare memoria (come persone morte in fama di santità o personaggi famosi). Tutti gli altri venivano sepolti nelle cripte, che erano divise in un luogo "espositivo" e un ossario, oppure, dove c'erano, nei cimiteri.
In questo caso quando il sacerdote parla di sepoltura nella chiesa io credo si riferisca alla chiesa intesa come totalità della struttura, ossia aula liturgica e cripta.
Tuttavia per avere la certezza di queste affermazioni, bisognerebbe cercare fra gli atti quelli che hanno indicata la sepoltura per vedere come procedevano, anche se, penso, che dopo che don Silvestro terminò la sua missione, difficilmente i suoi successori abbiano seguito le sue indicazioni.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
..e continuo a dire, che sei un pozzo di cono-scienza o un pò sacerdote!!!
Aula liturgica, adesso mi costringi ad andare a vedere, per non fare la figura della sprovveduta!!!
Grazie per le tue precisazioni, imparo, anche se non mi ricordo tutto, ma proprio tutto...
Troppo lusinghiera. La verità è che sono sempre stato curioso e quindi mi informo su qualunque cosa mi capiti davanti, personaggi, luoghi, storie. Certo se la mia memoria funzionasse bene potrei sapere molte più cose, ma da qualche tempo quella della memoria non è una virtù che mi appartiene e, di conseguenza, vivo un po' di rendita del passato e un po' del continuo ricercare notizie nuove e notizie vecchie dimenticate!
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.