Molto sinteticamente:
Francesca, figlia del fu Organtino De Organtini e di Anna, vedova del fu Giovanni Novizi, è morta a circa 70 anni alle ore 15 del 7 Dicembre 1786
Trascrizione integrale: Anno domini 1786, die 7 mensis decembris, Francisca filia quondam Organtino de Organtinis et Anne conjugum, relicta quondam Josephi Novitii de Alabro, etatis sue annorum 70 circiter, in domo viri sui in hac terra Alabri, animam Deo reddidit hora 15 cum dimidia d., sed prius mihi confessa et sacro viatico refecta etiam per me; et altero domino canonico Marcucci extrema untione roborata. Eius cadaver, receptis exequiis, in sepulchro de Organtinis tumulatum fuit, etc.
Ita est. Petrus Foschi archipr.
Tento una traduzione letterale:
Nell'anno del Signore 1786, il giorno 7 di dicembre, Francesca figlia del fu Organtino degli Organtini e di Anna, coniugi, vedova di Giuseppe Novizi di Alabro, all'età di 70 anni circa, rese l'anima a Dio nella casa del suo sposo in questa terra di Alabro, alle ore 15 e mezza, ma prima si confessò a me ricevette il sacro viatico [sacramento dell'Eucarestia] sempre da me; e fu munita dell'estrema unzione dall'altro canonico Marcucci. Avvenute le esequie, il suo cadavere fu tumulato nel sepolcro degli Organtini, ecc.
Così è [così attesto]. Pietro Foschi Arciprete
fabifado69 ha scritto:Era una prassi non menzionare la madre?...perchè negli atti più" recenti",le mie antenate le ho trovate indicate anche con i cognomi...
Nelle ricerche che sto facendo i cogomi delle madri li trovo negli atti fino a circa metà del 1600 in atti antecedenti non vengono quasi più menzionati.
Negli atti, che ho visionato, sino alla metà del 1600, le madri venivano menzionate solo con il nome di battesimo, in seguito anche con il proprio cognome , che perdevano all'atto del matrimonio.Nei decessi sono menzionate con quello del marito e, alle volte, con la dicitura"figlia di...."
Era normale, per nulla insolito, il peso sociale delle donne era pari a zero, a meno che non fossero "merce di scambio" per matrimoni di rilievo:cioè, valevano sino al momento della celebrazione e poi passavano sotto la tutela del marito...
Poche furono in grado di gestirsi in modo autonomo e di rivendicare la propria libertà decisionale, ma si trovano nei libri di storia, non nelle cronache di paese!