Salve a tutti
mi chiamo Roberto e mi rivolgo per la prima volta al forum in cerca di un aiuto per sbloccare una ricerca arenata da parecchi anni.
Ho trovato presso l'archivio diocesano di Savona l'atto di matrimonio del 1745 tra Pietro Casella di Domenico “de loco V(?)ltabii” e Giovanna Semino di Savona. A me quel “V(?)ltabii” non mi riusciva di collegarlo a nessun paese dei dintorni sino a quando non mi è stato suggerito di provare con Voltaggio (AL). Una telefonata alla Parrocchia e in effetti un Pietro Maria Cazella di Domenico risultava nato a Voltaggio nel 1720.
Tempo dopo sono riuscito a fare una visita al paese ed all'archivio parrocchiale dove ho trovato gli atti di nascita di Pietro e di altri 4 fratelli. Una veloce consultazione dei registri però non ha dato nessun risultato circa Domenico, il padre di Pietro, o gli altri fratelli. Anzi, mi è parso che il cognome non fosse comune in zona. Unica curiosità: due dei fratelli avevano come padrini o madrine di battesimo degli appartenenti alla famiglia dei De Ferrari di Voltaggio.
Quindi : L'unica possibilità per trovare tracce di Domenico è tentare a caso nei comuni limitrofi? Oppure qualcuno può dirmi se le parrocchie della zona hanno versato i registri all'Archivio diocesano di Alessandria (o Genova)? In ultimo, era normale che appartenenti alla nobiltà del luogo facessero talvolta da padrini di battesimo per i nati del paese o era un “privilegio” per i figli di servi o contadini collegati alla famiglia?
Grazie mille !
aiuto per zona Voltaggio (AL)
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Per sapere se e quali parrocchie abbiano versato i loro registri in archivio, non ti resta che chiamare i vari archivi diocesani.Mi sembra che Voltaggio sia diocesi di Genova, ma non ne sono sicura.
Per i battesimi, per quanto ho visto nelle mie ricerche, i padrini nobili potevano anche esserlo per i figli di loro lavoranti.Non mi è mai capitato, ma parlo sempre delle mie ricerche, che lo facessero per i figli di contadini o servi non a loro legati.Era un privilegio, certo, anche perchè il padrino ricco e nobile, aveva una specie di obbligo morale nei confronti del bimbo tenuto a battesimo.Se questo obbligo lo esercitassero, in caso di necessità della persona battezzata, non te lo so dire.
I figli di un mezzadro del nobile del paese presso cui faccio ricerche, sono stati tutti tenuti a battesimo dallo stesso e persino dal marchese Spinola di Genova, che per un periodo, fu il feudatario della zona.Parlo però del 1550.
Per i battesimi, per quanto ho visto nelle mie ricerche, i padrini nobili potevano anche esserlo per i figli di loro lavoranti.Non mi è mai capitato, ma parlo sempre delle mie ricerche, che lo facessero per i figli di contadini o servi non a loro legati.Era un privilegio, certo, anche perchè il padrino ricco e nobile, aveva una specie di obbligo morale nei confronti del bimbo tenuto a battesimo.Se questo obbligo lo esercitassero, in caso di necessità della persona battezzata, non te lo so dire.
I figli di un mezzadro del nobile del paese presso cui faccio ricerche, sono stati tutti tenuti a battesimo dallo stesso e persino dal marchese Spinola di Genova, che per un periodo, fu il feudatario della zona.Parlo però del 1550.
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Sì, il termine "Dominus" aveva una valenza plurima:significava in linea generale, che la persona, che lo portava era di rilievo nella comunità, per classe sociale o economica.
Non erano nobili, solitamente, ma cittadini, che si distinguevano in qualche modo.
Può anche darsi, che fossero nobili locali, di un grado basso, se no, almeno dalle mie parti, veniva specificato il titolo.
Non erano nobili, solitamente, ma cittadini, che si distinguevano in qualche modo.
Può anche darsi, che fossero nobili locali, di un grado basso, se no, almeno dalle mie parti, veniva specificato il titolo.