Antenato in manicomio!!!
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Antenato in manicomio!!!
Salve a tutti
Diversi mesi fa ho visto l'atto di morte del mio quadrisavolo Leone Ciocci, nato nel 1809 a San Ginesio e morto nel 1868 nel manicomio di Macerata!!!Mi sono stupito molto in quanto era sposato ed aveva un figlio...poi non proveniva nemmeno da una situazione di miseria, anzi, il padre era un possidente, di cui si conservano anche diversi sonetti, mentre la madre era figlia del segretario comunale del paese. In ogni caso il padre gli morí quando aveva solo 8 anni e perse anche un fratello molto giovane.Leone ebbe diversi problemi con la giustizia, da cui spesso usciva fuori grazie a raccomandazioni di qualche influente amico del padre (presso alcuni conti ho potuto vedere varie lettere di raccomandazione), dilapidò il consistente patrimonio ed il figlio, di nome Minervo, sarà semi-analfabeta. Non mi so proprio spiegare come mai sia impazzito o se fosse piú semplicemente un delinquente.
In ogni caso ho visionato due atti di morte (uno del comune di San Ginesio ed uno di quello di Macerata) su Myheritage, mentre vi sono altri due documenti a cui non riesco ad accedere e che magari potrebbero rivelare qualcosa in piú.
Mi piacerebbe se mi poteste aiutare dandomi qualche opinione oppure se in qualche ricerca vi é capitata una situazione simile...
Diversi mesi fa ho visto l'atto di morte del mio quadrisavolo Leone Ciocci, nato nel 1809 a San Ginesio e morto nel 1868 nel manicomio di Macerata!!!Mi sono stupito molto in quanto era sposato ed aveva un figlio...poi non proveniva nemmeno da una situazione di miseria, anzi, il padre era un possidente, di cui si conservano anche diversi sonetti, mentre la madre era figlia del segretario comunale del paese. In ogni caso il padre gli morí quando aveva solo 8 anni e perse anche un fratello molto giovane.Leone ebbe diversi problemi con la giustizia, da cui spesso usciva fuori grazie a raccomandazioni di qualche influente amico del padre (presso alcuni conti ho potuto vedere varie lettere di raccomandazione), dilapidò il consistente patrimonio ed il figlio, di nome Minervo, sarà semi-analfabeta. Non mi so proprio spiegare come mai sia impazzito o se fosse piú semplicemente un delinquente.
In ogni caso ho visionato due atti di morte (uno del comune di San Ginesio ed uno di quello di Macerata) su Myheritage, mentre vi sono altri due documenti a cui non riesco ad accedere e che magari potrebbero rivelare qualcosa in piú.
Mi piacerebbe se mi poteste aiutare dandomi qualche opinione oppure se in qualche ricerca vi é capitata una situazione simile...
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Re: Antenato in manicomio!!!
In passato, o meglio fino a pochi ventenni fa, bastava poco per finire in manicomio, anche un semplice disturbo bipolare era sufficiente per finire dritto dritto in una struttura del genere.
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Re: Antenato in manicomio!!!
Come ti hanno già detto, bastava poco per finire in manicomio:una depressione, una "isteria", un comportamento fuori dagli schemi .
Bastava anche un medico compiacente...per togliersi di torno qualche parente scomodo.
Molte donne ci finivano con l'aiutino dei mariti, che si volevano fare un'altra vita(in assenza di divorzio):
Il tuo parente può esserci finito sia per motivi di salute che non, ma se era un personaggio problematico, chissà, forse se lo saranno voluto togliere di torno!!
Sono solo illazioni, ovviamente, nulla di sicuro.Dovrai provare a cercare la sua cartella clinica, se conservata.
Bastava anche un medico compiacente...per togliersi di torno qualche parente scomodo.
Molte donne ci finivano con l'aiutino dei mariti, che si volevano fare un'altra vita(in assenza di divorzio):
Il tuo parente può esserci finito sia per motivi di salute che non, ma se era un personaggio problematico, chissà, forse se lo saranno voluto togliere di torno!!
Sono solo illazioni, ovviamente, nulla di sicuro.Dovrai provare a cercare la sua cartella clinica, se conservata.
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Re: Antenato in manicomio!!!
Prova a cercare qui
http://www.cartedalegare.san.benicultur ... ch&navId=0
http://www.cartedalegare.san.benicultur ... ch&navId=0
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Re: Antenato in manicomio!!!
Grazie mille per l'indirizzo di quel sito...purtroppo non ho trovato nulla. In ogni caso suppongo che il suo fosse un problema non proprio di natura mentale (altrimenti non avrebbe potuto sposare una donna di discreta famiglia ed avere un figlio, ne gli avrebbero concesso la gestione del patrimonio).Come ho detto il figlio ed anche un fratello sono morti quando lui era piccolo, (durante un epidemia) forse questo ha influito su di lui, creando forse una natura un po'ribelle
- ery1
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Re: Antenato in manicomio!!!
Buonasera,
nel mio caso in Archivio di Stato ho potuto visionare le cartelle cliniche di alcune persone, tutti contadini, ricoverati e morti in manicomio a causa della pellagra che, all'ultimo stadio, poteva causare forme di demenza accompagnate persino da allucinazioni ed impulsi tendenti al suicidio.
Per Macerata trovi le cartelle cliniche dei ricoverati (1853-1998) presso l'Azienda sanitaria unica regionale - ASUR Marche. Area vasta n. 3 Macerata, mentre altra documentazione la puoi trovare all'Archivio di Stato di Macerata, come scritto qui :
http://www.cartedalegare.san.benicultur ... php?id=305
nel mio caso in Archivio di Stato ho potuto visionare le cartelle cliniche di alcune persone, tutti contadini, ricoverati e morti in manicomio a causa della pellagra che, all'ultimo stadio, poteva causare forme di demenza accompagnate persino da allucinazioni ed impulsi tendenti al suicidio.
Per Macerata trovi le cartelle cliniche dei ricoverati (1853-1998) presso l'Azienda sanitaria unica regionale - ASUR Marche. Area vasta n. 3 Macerata, mentre altra documentazione la puoi trovare all'Archivio di Stato di Macerata, come scritto qui :
http://www.cartedalegare.san.benicultur ... php?id=305
Erica
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Re: Antenato in manicomio!!!
Grazie per l'indicazione dell'archivio.Quando sarò in quelle zone cercherò la cartella del mio avo. Come ho detto, non era in questo caso un contadino, ma un possidente, almeno nella prima parte di vita. Il padre aveva ottime conoscenze (guardando i suoi documenti ho trovato anche una lettera a Papa Pio VII ).Ma quello che mi lascia molto sconcertato sono i rovesci della vita: suo padre scriveva poesie e sonetti (conservati presso una nobile famiglia del paese), andava a caccia, si era aggiunto anche il doppio cognome, il figlio di Leone invece sapeva scrivere a malapena il nome...non me ne capacito...
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Re: Antenato in manicomio!!!
Mi intrometto in questo post, per dirti semplicemente ciò che mi ripete continuamente un'amica del settore.
Di fronte anche alla mia perplessità riguardante la mia famiglia, che dalle stelle finì alle stalle, letteralmente, in poco più di 50 anni, mi ha fatto notare che, ad esempio, per i possidenti terrieri, sarebbero bastati pochi anni di scarsi raccolti per buttare la famiglia in povertà.
Da lì, la necessità di vendere, non solo la terra, ma anche i beni personali, come le case, i gioielli.
Lo studio era un lusso, se servivano braccia da lavoro e quei figli, che, 30 anni prima, avrebbero condotto una vita agiata, erano costretti a contribuire a tirare la baracca.
Non ci si deve stupire più di tanto: anche i matrimoni servivano a mantenere lo status della famiglia, ma quando le risorse scarseggiavano, non si sposava più la figlia del notaio, del medico, del sindaco ecc., ma quella di un contadino, un beccaio, uno straccivendolo!
Ecco lì, che i sonetti o le poesie venivano sostituiti dalla vanga o dal carretto con cui girare.
Il bello della ricerca è scoprire ogni sfaccettatura delle sorti dei nostri avi, che se non hanno fatto la Storia sicuramente ne hanno avuta una loro personale, degna di nota, seppur difforme da quella che avremmo sperato di scoprire.
Io, sono orgogliosa dei miei antenati, che abbracciano una varietà enorme di professioni e stati sociali.
Di fronte anche alla mia perplessità riguardante la mia famiglia, che dalle stelle finì alle stalle, letteralmente, in poco più di 50 anni, mi ha fatto notare che, ad esempio, per i possidenti terrieri, sarebbero bastati pochi anni di scarsi raccolti per buttare la famiglia in povertà.
Da lì, la necessità di vendere, non solo la terra, ma anche i beni personali, come le case, i gioielli.
Lo studio era un lusso, se servivano braccia da lavoro e quei figli, che, 30 anni prima, avrebbero condotto una vita agiata, erano costretti a contribuire a tirare la baracca.
Non ci si deve stupire più di tanto: anche i matrimoni servivano a mantenere lo status della famiglia, ma quando le risorse scarseggiavano, non si sposava più la figlia del notaio, del medico, del sindaco ecc., ma quella di un contadino, un beccaio, uno straccivendolo!
Ecco lì, che i sonetti o le poesie venivano sostituiti dalla vanga o dal carretto con cui girare.
Il bello della ricerca è scoprire ogni sfaccettatura delle sorti dei nostri avi, che se non hanno fatto la Storia sicuramente ne hanno avuta una loro personale, degna di nota, seppur difforme da quella che avremmo sperato di scoprire.
Io, sono orgogliosa dei miei antenati, che abbracciano una varietà enorme di professioni e stati sociali.