No, non era in vita. Quell' "era vita" si riferisce alla formula della residenza.
Siccome chi ha scritto l'atto, sbagliando, ha scritto "residente in Clauzetto" anziché "residente in vita a Clauzetto", ha aggiunto "in vita" prima per ovviare all'errore.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.