andre88 ha scritto: ↑giovedì 11 maggio 2023, 15:25
Ciao, anch'io ho alcuni rami Radaelli-Redaelli nel mio albero, nessuno però proveniente dalle località da te citate. Posso chiederti qual è l'antenato Radaelli più antico di cui hai traccia? Riguardo invece l'altro ramo di Omate fin quanto sei arrivato indietro?
Poi posso portarti la mia esperienza sul cambiamento di cognome (magari la tua è diversa): ho notato che le forme si alternavano anche a distanza di pochi anni l'una dall'altra (nella stessa parrocchia), quindi, secondo me, benchè tu abbia ragione nel dire che la forma filologicamente "più corretta" sia Redaelli, è difficile parlare di veri e proprio cambiamenti di cognome. Anche perchè credo che questa fissa della correttezza di nomi e cognomi sia una cosa più della nostra epoca che del passato, ma potrei sbagliarmi.
Andrea
Ciao Andrea,
ti ringrazio per la risposta e, dato che dall'apertura della discussione è passato quasi un anno, faccio un riepilogo aggiornato che mi viene utile anche per rispondere alle tue domande.
Come anticipavo, fra i miei antenati ho due rami Radaelli/Redaelli fra loro distinti e che, fino almeno al '700, sembrano non avere antenati in comune.
PRIMO RAMO
Si tratta del ramo da cui prendo il cognome.
La famiglia ha vissuto in questi luoghi:
- Almeno dal 1750 circa e fino al 1801 a Oriano (frazione di Cassago Brianza)
- Dal 1802 al 1867 a Monticello Brianza, e precisamente nella Cascina Magritto (sono presenti a Monticello altri Redaelli/Radaelli in altre frazioni o cascine ma non sono miei parenti)
- Dal 1868 al 1870 a Velate Milanese (ora Velate Usmate)
- Dal 1871 al 1914 a Omate (frazione di Agrate Brianza) (sono presenti altri Radaelli ad Omate, anch'essi miei parenti ma di un ramo diverso da quello da cui arriva il mio cognome e di cui parlerò in seguito)
- Dal 1914 a Pertusella (frazione di Caronno Pertusella, ai tempi Caronno Milanese).
Nei documenti più antichi il cognome si presenta come Redaelli ma, come correttamente dici tu, spesso si alterna con altre varianti (ad es. Radaelli) oppure con declinazioni al singolare e secondo il genere (Radaella/Redaella oppure Radaello/Redaello). Il cambiamento (errore di trascrizione?) definitivo arriva con l'unità d'Italia e con la nascita dei registri dello Stato: mentre in Chiesa i miei antenati continuano ad essere battezzati Redaelli, in contemporanea in Comune vengono registrati fin da subito come Radaelli (e questa doppia grafia, contemporanea e per le stesse persone, prosegue per almeno 60 anni e diverse generazioni).
L'antenato più antico che ho trovato è Giuseppe Redaelli. Di lui non ho trovato l'atto di nascita, ma è citato nell'atto di nascita dei suoi 11 figli. Sua moglie era Anna Maria Cesena. I loro figli sono nati tra il 1778 e il 1799 (il primogenito è il mio antenato Pietro Antonio Redaelli nato il 15 novembre 1778 a Oriano). Per quanto riguarda Giuseppe Redaelli, sono abbastanza sicuro che sia nato a Oriano e si sia sposato tra il 1770 e il 1778 ma purtroppo non trovo il suo atto di matrimonio (probabilmente la moglie era di un'altra parrocchia).
SECONDO RAMO
Si tratta della nonna materna di mio nonno, di cognome Radaelli. In questo ramo non ho riscontrato cambiamenti di cognome, è sempre stato Radaelli (almeno fino dove sono arrivato).
La famiglia ha vissuto in questi luoghi:
- nel '700 a Vimercate
- Almeno dal 1796 e fino al 1914 a Omate (frazione di Agrate Brianza)
- Nel 1914 la mia antenata si trasferisce a Pertusella (frazione di Caronno Pertusella, ai tempi Caronno Milanese). Il resto della famiglia è rimasto a Omate ed è probabile che buona parte dei Radaelli presenti oggigiorno ad Omate siano collegati a questa famiglia.
Il più antico antenato che ho trovato è Carlo Radaelli, vivente a Omate ma originario di Vimercate. Di lui non ho trovato l'atto di nascita. Aveva sposato Teresa Brambilla, da cui ha avuto nel 1796 a Omate il figlio Giovanni Battista Radaelli, anch'esso mio antenato.
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Più in generale ho trovato anche Radaelli/Redaelli più antichi ma non sono riuscito ancora a collegarli alla mia famiglia.