Cosa facevano i nostri antenati?
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Cosa facevano i nostri antenati?
Salve a tutti e complimenti per il lavoro dello staff ed i preziosi contenuti degli utenti.
Fin da quando ho cominciato la mia ricerca mi sono sempre domandato se fosse possibile andare oltre la mera elencazione di Tizio figlio di Caio figlio di Sempronio. In alcuni casi i registri disponibili su Antenati ci restituiscono le professioni, ma a volte sarebbe bello sapere di più. Qualcuno ha delle dritte in merito?
I comuni di mio interesse sono:
Figline Valdarno (FI)
Gaiole in Chianti (SI)
Asciano (SI)
Grazie e di nuovo complimenti
Fin da quando ho cominciato la mia ricerca mi sono sempre domandato se fosse possibile andare oltre la mera elencazione di Tizio figlio di Caio figlio di Sempronio. In alcuni casi i registri disponibili su Antenati ci restituiscono le professioni, ma a volte sarebbe bello sapere di più. Qualcuno ha delle dritte in merito?
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Io - Pietro 1950 - Mazzinio 1912 - Enrico 1885 - Guido Pio Leopoldo 1847 - Antonio Enrico 1816 - Francesco 1777 - Michele ?
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Il modo più efficace per avere informazioni più dettagliate delle sole date sono gli atti notarili, che, generalmente, comprendono compravendite, commissioni di lavori, capitoli matrimoniali (atti in cui si assegnava la dote ai nubendi) e testamenti. Talvolta si trovano anche delle liti giudiziarie.
L'insieme di questi documenti dà uno spaccato della vita dell'epoca. In un capitolo matrimoniale, ad esempio, si può trovare che il genitore offriva alla coppia, fra le altre cose, due anni di pasti gratis a casa sua. Nei testamenti si può trovare la nonna che lascia alla nipote una stoffa pregiata "per il grande affetto" che aveva per lei o il marito che raccomanda ai figli di aver cura della mamma, e così via.
Un'altra via è quella dei tribunali, ma ovviamente in quel caso gli antenati devono aver avuto a che fare con la legge. Io ad esempio ho trovato una denuncia fatta dai miei bisnonni contro un vicino di casa ed è stato davvero simpatico leggere, ad esempio, la fraseologia usata e riportata in originale.
Per il resto non c'è molto altro da fare, le uniche altre vie sono le rarissime lettere (ma di quelle avresti già conoscenza se esistessero) o qualche racconto (io ad esempio ho trovato un libro autobiografico pubblicato dal figlio dei miei trisnonni, in cui, ovviamente, parlava anche di loro), ma sono cose di più difficile reperibilità.
L'insieme di questi documenti dà uno spaccato della vita dell'epoca. In un capitolo matrimoniale, ad esempio, si può trovare che il genitore offriva alla coppia, fra le altre cose, due anni di pasti gratis a casa sua. Nei testamenti si può trovare la nonna che lascia alla nipote una stoffa pregiata "per il grande affetto" che aveva per lei o il marito che raccomanda ai figli di aver cura della mamma, e così via.
Un'altra via è quella dei tribunali, ma ovviamente in quel caso gli antenati devono aver avuto a che fare con la legge. Io ad esempio ho trovato una denuncia fatta dai miei bisnonni contro un vicino di casa ed è stato davvero simpatico leggere, ad esempio, la fraseologia usata e riportata in originale.
Per il resto non c'è molto altro da fare, le uniche altre vie sono le rarissime lettere (ma di quelle avresti già conoscenza se esistessero) o qualche racconto (io ad esempio ho trovato un libro autobiografico pubblicato dal figlio dei miei trisnonni, in cui, ovviamente, parlava anche di loro), ma sono cose di più difficile reperibilità.
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K.
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Con me sfondi una porta aperta, la mia ricerca è soprattutto umana e sociale, se vogliamo dire così.
E' importante,naturalmente, sapere di chi fosse figlio Caio o quando sia morto Sempronio, ma il fascino di collocare i propri parenti nel tempo in cui vissero, è impagabile.
Per quanto mi riguarda, ho rispolverato la storia della Regione di mio interesse e del territorio, di cui parla diffusamente un paesano, che di mestiere faceva il Sovrintendente del Museo Egizio di Torino.
Ripercorre la storia del nostri minuscolo paese dalla fondazione presunta sino alla fine del 1800.Una fonte di informazioni preziose, avendo lui messo i nomi degli amministratori, dei notabili, dei sacerdoti, delle zone con le vecchie denominazioni ecc sin dal 1300-1400-
In seguito, ho trascritto i nomi dei testimoni, che trovavo nei miei atti, le loro professioni, qualora fossero presenti e come una catena di Sant'Antonio, ho allargato la mia conoscenza del loro vissuto.
All'Archivio vescovile ho trovato delle cause, che nel 1600 vennero fatte tra parenti .Ho cercato nei notai, pochissimo purtroppo perchè l'Archivio non è proprio sotto casa...Ho avuto la fortuna di incrociare "parenti" pseudo famosi e nobili e quindi risalire alla loro vita è stato semplice.
Il mio metodo, se così vogliamo chiamarlo, è di cercare, cercare, annotare, leggere le definizioni, che non ricordo, gli avvenimenti, spaziando tra gli eserciti, gli ecclesiastici, i notai, i proprietari terrieri ecc.
Il catasto potrebbe darti un'idea di dove vivessero, nel mio comune d'origine, esiste una cospicua documentazione risalente al 1400, non completa, ma esaustiva
Ho trovato interessanti informazioni anche nei registri scolastici, nelle poche informazioni rimaste del periodo del fascismo ecc, .nelle vecchie lettere, nelle foto, nei quadri, persino nelle stoviglie o nella biancheria con le iniziali!!
Devi pensare di essere un detective, che cerca un assassino, allora ti muoverai lentamente, ma troverai un mondo affascinante!
Il segreto è la curiosità e la pazienza, tanta ed avere degli occhi buoni, se no, la ricerca diventa solo, a mio parere, un noioso sfogliare di pagine.
E' importante,naturalmente, sapere di chi fosse figlio Caio o quando sia morto Sempronio, ma il fascino di collocare i propri parenti nel tempo in cui vissero, è impagabile.
Per quanto mi riguarda, ho rispolverato la storia della Regione di mio interesse e del territorio, di cui parla diffusamente un paesano, che di mestiere faceva il Sovrintendente del Museo Egizio di Torino.
Ripercorre la storia del nostri minuscolo paese dalla fondazione presunta sino alla fine del 1800.Una fonte di informazioni preziose, avendo lui messo i nomi degli amministratori, dei notabili, dei sacerdoti, delle zone con le vecchie denominazioni ecc sin dal 1300-1400-
In seguito, ho trascritto i nomi dei testimoni, che trovavo nei miei atti, le loro professioni, qualora fossero presenti e come una catena di Sant'Antonio, ho allargato la mia conoscenza del loro vissuto.
All'Archivio vescovile ho trovato delle cause, che nel 1600 vennero fatte tra parenti .Ho cercato nei notai, pochissimo purtroppo perchè l'Archivio non è proprio sotto casa...Ho avuto la fortuna di incrociare "parenti" pseudo famosi e nobili e quindi risalire alla loro vita è stato semplice.
Il mio metodo, se così vogliamo chiamarlo, è di cercare, cercare, annotare, leggere le definizioni, che non ricordo, gli avvenimenti, spaziando tra gli eserciti, gli ecclesiastici, i notai, i proprietari terrieri ecc.
Il catasto potrebbe darti un'idea di dove vivessero, nel mio comune d'origine, esiste una cospicua documentazione risalente al 1400, non completa, ma esaustiva
Ho trovato interessanti informazioni anche nei registri scolastici, nelle poche informazioni rimaste del periodo del fascismo ecc, .nelle vecchie lettere, nelle foto, nei quadri, persino nelle stoviglie o nella biancheria con le iniziali!!
Devi pensare di essere un detective, che cerca un assassino, allora ti muoverai lentamente, ma troverai un mondo affascinante!
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Grazie delle preziose indicazioni. Per quanto riguarda questo lavoro di approfondimento sociale, in questo momento mi sto concentrando sui bisnonni, la generazione che ha fatto la Grande Guerra. Ho già avuto alcuni fogli matricolari e sono in attesa di risposta dalla Marina Militare per quello di un bisnonno sottufficiale che, dai racconti familiari, dovrebbe anche essere stato affondato dagli Austro-ungarici! Sarebbe bello sapere su che nave fosse imbarcato!
Io - Pietro 1950 - Mazzinio 1912 - Enrico 1885 - Guido Pio Leopoldo 1847 - Antonio Enrico 1816 - Francesco 1777 - Michele ?
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Se è morto nell'affondamento, nel foglio matricolare se non la nave, sarà specificato il luogo e la data della morte, che dovrebbero corrispondere a quelli dell'affondamento, avendo quelle informazioni non sarà difficile risalire al nome della nave, sicuramente in tal senso ti potrebbero essere d'aiuto i gruppi di appassionati della I Guerra Mondiale, in cui vi sono persone che sono delle vere e proprie enciclopedie viventi.
Inoltre se morto in guerra dovrebbe anche essere presente nelle liste dei caduti (sul sito del Ministero della Difesa, alla voce "Banca dati dei caduti e dispersi 1 Guerra Mondiale" è possibile fare la ricerca nominativa).
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Buon giorno Kaharot, in concreto come ci si muove per gli atti notarili? Dove sono depositati? Naturalmente non sono online vero? Grazie
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Gli atti dei notai che hanno terminato di rogare da 100 anni sono depositati all'Archivio di Stato della provincia competente; mentre quelli più recenti si trovano all'Archivio Notarile.
Purtroppo non sono online e la consultazione non è facilissima, specialmente se si tratta di grandi città. Nei casi più fortunati vi sono indici e bastardelli, compilati dagli stessi notai o successivamente, che aiutano a individuare gli attori dell'atto e, quindi, basta consultare quelli e andare poi all'atto di riferimento.
Nei casi più sfortunati, che ahimé sono anche quelli più consueti, tali indici non sono stati conservati o non esistono e, quindi, bisogna consultare tutti registri, atto per atto, e, siccome non c'è una differenziazione di atti (in un registro si trovano indistintamente compravendite, testamenti, capitoli matrimoniali etc...) la consultazione può essere assai lunga prima di trovare qualcosa di interessante.
Ovviamente è bene partire già con le date, se si conosce ad esempio la data di matrimonio, allora basterà cercare i Capitoli Matrimoniali nei mesi che precedono il matrimonio. Così anche per i testamenti, in genere redatti poco prima di morire.
E' bene, però, informarsi sulla situazione locale, perché dobbiamo ricordare sempre che prima del 1860 l'Italia era divisa in diversi Stati e ognuno aveva legislazione propria, per cui ciò che ad esempio vale come leggi e consuetudini in Sicilia magari non vale in Lombardia o in Umbria.
Purtroppo non sono online e la consultazione non è facilissima, specialmente se si tratta di grandi città. Nei casi più fortunati vi sono indici e bastardelli, compilati dagli stessi notai o successivamente, che aiutano a individuare gli attori dell'atto e, quindi, basta consultare quelli e andare poi all'atto di riferimento.
Nei casi più sfortunati, che ahimé sono anche quelli più consueti, tali indici non sono stati conservati o non esistono e, quindi, bisogna consultare tutti registri, atto per atto, e, siccome non c'è una differenziazione di atti (in un registro si trovano indistintamente compravendite, testamenti, capitoli matrimoniali etc...) la consultazione può essere assai lunga prima di trovare qualcosa di interessante.
Ovviamente è bene partire già con le date, se si conosce ad esempio la data di matrimonio, allora basterà cercare i Capitoli Matrimoniali nei mesi che precedono il matrimonio. Così anche per i testamenti, in genere redatti poco prima di morire.
E' bene, però, informarsi sulla situazione locale, perché dobbiamo ricordare sempre che prima del 1860 l'Italia era divisa in diversi Stati e ognuno aveva legislazione propria, per cui ciò che ad esempio vale come leggi e consuetudini in Sicilia magari non vale in Lombardia o in Umbria.
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Grazie, risposta molto esauriente,come sempre. La mia cittadina è in provincia di Bari, quindi regno di Sicilia, forse presso l'archivio di stato di Bari riesco a trovare quello che mi interessa
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Fortunatamente è morto nel suo letto. La leggenda familiare vuole che avesse un giubbetto galleggiante artigianale foderato di sughero confezionato dalla moglie. Ma qui si entra nel campo dell'aneddotica familiareKaharot ha scritto: ↑venerdì 17 febbraio 2023, 12:11
Se è morto nell'affondamento, nel foglio matricolare se non la nave, sarà specificato il luogo e la data della morte, che dovrebbero corrispondere a quelli dell'affondamento, avendo quelle informazioni non sarà difficile risalire al nome della nave, sicuramente in tal senso ti potrebbero essere d'aiuto i gruppi di appassionati della I Guerra Mondiale, in cui vi sono persone che sono delle vere e proprie enciclopedie viventi.
Inoltre se morto in guerra dovrebbe anche essere presente nelle liste dei caduti (sul sito del Ministero della Difesa, alla voce "Banca dati dei caduti e dispersi 1 Guerra Mondiale" è possibile fare la ricerca nominativa).

Io - Pietro 1950 - Mazzinio 1912 - Enrico 1885 - Guido Pio Leopoldo 1847 - Antonio Enrico 1816 - Francesco 1777 - Michele ?
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Re: Cosa facevano i nostri antenati?
Allora l'unica speranza è quella che il fatto sia indicato esplicitamente sul Foglio Matricolare, anche se credo che in questi casi comunque un riconoscimento veniva dato dallo Stato ai superstiti. Insomma può darsi sia solo una leggenda. Il Foglio Matricolare derimerà di certo la questione.
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