Trattasi di atto del 1750, zona di Trani, inerente o una compravendita di un terreno o di enfiteusi. Purtroppo non riesco a capire questa scrittura così antica. Le persone coinvolte sono Carlantonio Petrignano e un altro che dovrebbe chiamarsi Potito Marrone, ma non so se ho interpretato bene la scrittura.
Non capisco ogni parola, ma l'atto sembra del 15-8-1750
Chi si presenta è Potito Marrone, per sè, i suoi eredi e ....
l'altra persona è Carlantonio, il cognome potrebbe anche essere un altro,ma Petrignano ci starebbe.
Il luogo è Trani
La seconda pagina è lunga, ora non ho tempo,ma qualcun altro ti aiuterà
Non sono le mie zone quindi ignoro le monete e le unità di misura usate e ancor di più i cognomi della zona, quindi provo a trascrivere con beneficio del dubbio. Ho messo tra parentesi quadre anche alcune mie considerazioni per spiegare:
Die decima quinta mensis Augusti anni millesimo septingentesimi quinquagesimi [15.8.1750] in civitate Trani …
Nella presenza nostra personalmente costituiti Potito Marrone di questa città di Trani, agente ed interveniente alle cose infrascritte per se stesso, suoi eredi e successori da una parte
Carlandrea (o Carlantonio?) Petignano della città di detta(!) agente ed interveniente alla medesime cose infrascritte per se stesso, suoi eredi e successori dall'altra parte.
Detto Potito spontaneamente … nella stessa nostra presenza e di detto Carlantonio presente, audiente come (nell'anno?) decorso lo medesimo Potito pigliò à canone enfitente [ndr. quindi dovrebbe trattarsi di enfiteusi] o fino alla sua terza generazione mascolina solamente, dal venerabile convento di Santa Maria del Carmine della città suddetta … [ndr. qui dovrebbe starci un'unità di misura dei terreni, tipo stare, tomoli o cose simili, probabilmente vignali] due di terra dalla matina di Gesu e Maria di detto venerabile convento, giusta li beni conceduti à Domenico(?) Marascino(?), giusta li beni conceduti à Pietro(?) … e quelli di Stefano … ed altri confini al canone di [ndr. qui c'è un'unità di valore delle monete, forse Carlini] tredici annui da pagarsi in ogn'anno nel mese di luglio, come apparsice da strumento per me rogato(?) del mese di agosto dell'anno 1749, cui [ndr. è sottinteso: "si fa riferimento"] nelli quali vignali detto Potito ci ha fatto alcuni miglioramenti e non venendo commodo al medesimo di possedere detti vignali con detto peso, procedente communemente … con detto Carlantonio oggi presente, spontaneamente e non per forza o inganno, ma per ogn'altra miglior via, detto Potito ha ceduto e renunciato e per la … quasi … … ha dato ed assegnato al detto Carlantonio presente coll'infrascritto consenso di detto venerabile convento li suddetti vignali due di terra, una cum tutti li benefici in quelli erogati ecc. ecc.
Ti ringrazio tantissimo per il tuo prezioso intervento.
Confermo si tratti di vignali (antica unità di misura della zona di Bari) nonché di carlini (moneta in circolazione nel Regno di Napoli e poi delle Due Sicilie fino all'unificazione del 1861).
Qualcun altro potrebbe aiutarmi per i pezzi successivi?
Domanda: perchè fare foto ad una fotocopia? Non è meglio fotografare direttamente l'atto originale per una lettura migliore?
Tra l'altro credo che il nome corretto sia Carlantonio e non Carlandrea. Se è quello che conosco personalmente, era uno straniero che aveva sposato una di Trani intorno al 1740, Marta Verzicco, ma proveniente da fuori città, era l'unico che all'epoca si chiamava Petrignano. Forse aveva a che fare con il clero? Boh