La parentela dipende dallo Stato in cui ci si trova?

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lucadima
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Iscritto il: venerdì 4 settembre 2009, 16:41

La parentela dipende dallo Stato in cui ci si trova?

Messaggio da lucadima »

Ciao a tutti.

Mi chiedevo se i gradi di parentela sono universalmente riconosciuti oppure puo' capitare che paese che vai parente che trovi.....

Faccio un esempio che e' proprio quello su cui sto dibattendo:

la cugina di mia madre e' per me una cugina di non so quale grado.

In filippine la cugina della mamma viene chiamata zia. Io pero' credo che questo venga fatto solo per una questione di rispetto e di anzianita'.

Mi aiutate a togliermi questo dubbio? Grazie.

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Benvenuto.
E' quasi la stessa domanda che ha fatto Saretta nel precedente topic ( http://www.tuttogenealogia.it/index.php ... pic&t=2787 ). Prova a vedere se le risposte che sono arrivate ti sembrano adatte anche alla tua richiesta, sennò vediamo di "aggiustare il tiro".

Ciao

L.

lucadima
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Messaggio da lucadima »

Avevo gia' letto il topic che mi presentate, ma la mia domanda e' un'altra.

La genealogia pone regole di carattere universale per stabilire il grado di parentela oppure tali regole possono variare a seconda del paese in cui ci si trova?

Mi pare di aver capito che c'e' differenza tra le parentele cosi' come stabilite dalla genealogia e dalla legge italiana (in quest'ultima si pone l'accento solo sulla distanza tra parenti se non erro). La genealogia e' dunque universale?

La cugina di mia mamma e' mia cugina solo in Italia o in tutto il mondo? E' solo rispetto se io in filippine dico che e' mia zia, o c'e' un fondamento genealogico per i filippini?

Spero di aver chiarito maggiormente l'oggetto della mia domanda.

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Gianlu
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Messaggio da Gianlu »

Per come la vedo io non esiste una parentela genealogica, una legale, una familiare, una italiana, una filippina, ecc.
La parentela (nel senso di "distanza") tra due persone è unica, ma per convenzione e/o comodità viene chiamata in modi diversi a seconda dei casi.
La legge la indica con dei numeri: 1° grado, 2° grado, ecc.
In famiglia si usano termini, come cugino o zio, che si adattano bene anche a persone che non sono cugini o zii. Ma solo perché non esiste la parola corrispondente a quel grado di parentela.
Ed, evidentemente, paese che vai, usanza che trovi. :D
La calma è la virtù dei forti, la pazienza dei genealogisti... - Gianluca

Jack_Burton
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Messaggio da Jack_Burton »

Concordo, inoltre non e' lo scopo della genealogia dare dei nomi ai vincoli di parentela.

Jack
La vita va vissuta in avanti, ma capita all'indietro.
Vuoti del nostro passato siamo persi. (F.B.)

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