legge sulla privacy

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fdipopolo
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legge sulla privacy

Messaggio da fdipopolo »

Salve a tutti, vorrei chiedervi una cosa importantissima: sto per fare pubblicare il libro sulla genealogia e storia della mia famiglia, i Di Popolo di Calabritto, ma non so se posso "rischiare" qualcosa.
Infatti, essendo un libro di carattere storico-genealogico, saranno pubblicati anche i dati delle ultime generarzioni che sono riuscito ad individuare. Non saprei se è corretto o meno inserire questi dati (nome, cognome, data e luogo di nascita, mestiere) di questi miei parenti lontani: come dovrei regolarmi? Non riesco nemmeno a rintracciarli per avere una loro autorizzazione, non risultando nemmeno negli elenchi telefonici.
Posso cmq pubblicare anche i loro dati senza rischiare eventuali denunce? La cosa complicata è che tramite mail loro stessi mi hanno comunicato i loro dati, ma poi non rispondono più alle mie mail.
Come posso regolarmi?

(cmq, non per fare pubblicità, chi è interessato al libro può contattarmi alla mia casella mail fdipopolo@yahoo.it)

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Luca.p
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Messaggio da Luca.p »

Senza un'autorizzazione scritta, non rischierei!
Potresti, magari, fornire delle indicazioni parziali: per intenderci, mettere solo il nome di battesimo e l'anno di nascita, senza specificare la data esatta e il luogo, così da non immettere dati dettagliati che violano la privacy.
Sicuramente nessuno protesterà (visto che la maggior parte delle persone ti ha spedito i propri dati) ma un po' di cautela ....
Luca

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Giovanna Maria
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Messaggio da Giovanna Maria »

Mi sembra che nel titolo tu ti sia già dato una risposta!
Se non riesci ad ottenere un permesso scritto (non via e-mail ma proprio di pugno del diretto interessato!) non pubblicare i dati relativi alle ultime generazioni. Del resto la storia della tua famiglia che, per quello che ho potuto vedere sul tuo sito, sono certa sarà una bellissima pubblicazione, non ha bisogno di essere integrata dai "dati sensibili" delle ultime generazioni per essere interessante! Hai notato che nei libri di storia non ci sono quasi mai cenni al presente? Anzi a mio parere non solo eviterai grosse grane ma renderai il tutto più godibile, come un vero e proprio libro di Geremek o Duby! In ogni caso se proprio vuoi mettere i nomi evita accuratamente date e luoghi, professioni, inclinazioni personali, cause di morte, insomma tutto ciò che rendendoli pienamente riconoscibili può essere usato contro di loro. Questo non solo per tutelare te da eventuali azioni giudiziarie, ma anche per tutelare loro, i tuoi parenti vicini e lontani che hanno spontaneamente e in perfetta buona fede rilasciato a te i loro dati e che potrebbero essere importunati da terza persone malintenzionate.
Ciao e Complimenti!
Giovanna
Il gelso ombreggia ancora/il tuo ruscello/ed una bella lavandaia bruna,
che sulla pietra cancella/i segni del passato.

fdipopolo
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Messaggio da fdipopolo »

Grazie mille per i consigli: ne farò tesoro.
Però non vorrei rinunciare alle ultime generazioni, visto che il libro tratta di ben 12-13 generazioni di Di Popolo che si sono susseguite nel corso dei secoli a Calabritto, e poi ho faticato tanto per mesi e mesi per rintracciare tanti "parenti lontani" dei quali non ero nemmeno al corrente della loro esistenza!
Poi non credo che se uno fa il bidello o il carpentiere, ed io lo scrivo, possa essere offensivo: il lavoro nobilita l'uomo, sempre.
Speriamo bene...

neogeneal
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Messaggio da neogeneal »

Vediamo cosa dice il d. l.vo 196/03 (Codice Privacy):

Art. 4 comma 4)
Ai fini del presente codice si intende per "scopi storici", le finalita' di studio, indagine, ricerca e documentazione di figure, fatti e circostanze del passato.

Art. 5
Il presente codice disciplina il trattamento di dati personali, anche detenuti all'estero, effettuato da chiunque e' stabilito nel territorio dello Stato o in un luogo comunque soggetto alla sovranita' dello Stato.
Il presente codice si applica anche al trattamento di dati personali effettuato da chiunque e' stabilito nel territorio di un Paese non appartenente all'Unione europea e impiega, per il trattamento, strumenti situati nel territorio dello Stato anche diversi da quelli elettronici, salvo che essi siano utilizzati solo ai fini di transito nel territorio dell'Unione europea.
Il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali e' soggetto all'applicazione del presente codice solo se i dati sono destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione.

Art. 13
L'interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali sono previamente informati oralmente o per iscritto circa:
a) le finalita' e le modalita' del trattamento cui sono destinati i dati;
d) i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualita' di responsabili o incaricati, e l'ambito di diffusione dei dati medesimi.
Tale disposizione non si applica se l'informativa all'interessato comporta un impiego di mezzi che il Garante, prescrivendo eventuali misure appropriate, dichiari manifestamente sproporzionati rispetto al diritto tutelato, ovvero si riveli, a giudizio del Garante, impossibile.

Art. 23
Il trattamento di dati personali da parte di privati o di enti pubblici economici e' ammesso solo con il consenso espresso dell'interessato.

Art. 24
Il consenso non e' richiesto, oltre che nei casi previsti nella Parte II, quando:
c) il trattamento riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque, fermi restando i limiti e le modalita' che le leggi, i regolamenti o la normativa comunitaria stabiliscono per la conoscibilita' e pubblicita' dei dati;
i) e' necessario, in conformita' ai rispettivi codici di deontologia di cui all'allegato A), per esclusivi scopi scientifici o statistici, ovvero per esclusivi scopi storici presso archivi privati dichiarati di notevole interesse storico ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, di approvazione del testo unico in materia di beni culturali e ambientali o, secondo quanto previsto dai medesimi codici, presso altri archivi privati.

Art. 26
I dati sensibili possono essere oggetto di trattamento solo con il consenso scritto dell'interessato e previa autorizzazione del Garante, nell'osservanza dei presupposti e dei limiti stabiliti dal presente codice, nonche' dalla legge e dai regolamenti.
I dati idonei a rivelare lo stato di salute non possono essere diffusi.

Art. 101
I documenti contenenti dati personali, trattati per scopi storici, possono essere utilizzati, tenendo conto della loro natura, solo se pertinenti e indispensabili per il perseguimento di tali scopi. I dati personali diffusi possono essere utilizzati solo per il perseguimento dei medesimi scopi.
I dati personali possono essere comunque diffusi quando sono relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente dall'interessato o attraverso suoi comportamenti in pubblico.

Allegato A - Codice di deontologia e buona condotta per il trattamento di dati
personali per scopi storici - Art. 10
L'accesso agli archivi pubblici e' libero. Tutti gli utenti hanno diritto ad accedere agli archivi con eguali diritti e doveri.
Fanno eccezione, ai sensi delle leggi vigenti, i documenti di carattere riservato relativi alla politica interna ed estera dello Stato che divengono consultabili cinquanta anni dopo la loro data e quelli contenenti i dati di cui agli art. 22 e 24 della legge n. 675/1996, che divengono liberamente consultabili quaranta anni dopo la loro data. Il termine e' di settanta anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale oppure rapporti riservati di tipo familiare.

Allegato A - Codice di deontologia e buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi storici - Art. 11
1. L'interpretazione dell'utente, nel rispetto del diritto alla riservatezza, del diritto all'identita' personale e della dignita' degli interessati, rientra nella sfera della liberta' di parola e di manifestazione del pensiero costituzionalmente garantite.
2. Nel far riferimento allo stato di salute delle persone l'utente si astiene dal pubblicare dati analitici di interesse strettamente clinico e dal descrivere abitudini sessuali riferite ad una determinata persona identificata o identificabile.
3. La sfera privata delle persone note o che abbiano esercitato funzioni pubbliche deve essere rispettata nel caso in cui le notizie o i dati non abbiano alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica.
4. In applicazione di quanto previsto dall'art. 7, comma 2, del d.lg. n. 281/1999, al momento della diffusione dei dati il principio della pertinenza e' valutato dall'utente con particolare riguardo ai singoli dati personali contenuti nei documenti, anziche' ai documenti nel loro complesso. L'utente puo' diffondere i dati personali se pertinenti e indispensabili alla ricerca e se gli stessi non ledono la dignita' e la riservatezza delle persone.
5. L'utente non e' tenuto a fornire l'informativa di cui all'art. 10, comma 3, della legge n. 675/1996 nei casi in cui tale adempimento comporti l'impiego di mezzi manifestamente sproporzionati.
6. L'utente puo' utilizzare i dati elaborati o le copie dei documenti contenenti dati personali, accessibili su autorizzazione, solo ai fini della propria ricerca, e ne cura la riservatezza anche rispetto ai terzi.

Ciò premesso va osservato che:
1) la pubblicazione va intesa come diffusione, cioè il dare conoscenza dei dati personali a soggetti indeterminati, in qualunque forma;
2) i dati come la nascita, il nome e cognome, la residenza sono dati personali comuni, mentre quelli relativi al battesimo e al matrimonio religioso possono essere sensibili se permettono l'individuazione della religione dell'interessato;
3) se riesci a dimostrare che hai cercato di avvisare gli interessati attraverso l'unico canale di comunicazione a tua conoscenza (che poi è lo stesso attraverso il quale hai ricevuto i dati) e che avvisarli per altre forme sarebbe troppo oneroso o impossibile, ragionevolmente sei nel caso del'esenzione all'informativa dell'art. 13;
4) i dati comuni ottenuti da anagrafi e parrocchie dovrebbero rientrare nel caso di pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque di cui all'art. 24 per il cui trattamento non è necessario il consenso;
5) le regole per la diffusione dei dati per fini storici dell'art. 11 del codice di deontologia sono applicabili ai doumenti "storici", per cui ai dati relativi a persone viventi o comunque non molto vecchi non è applicabile;
5) per i dati sensibli è richiesto il consenso scritto e i dati relativi allo stato di salute non possono essere diffusi.

Alla luce di tutto ciò secondo me devi fare solo attenzione ai dati relativi ai battesimi e ai matrimoni. Se poi hai informazioni relative a processi giudiziari o altri dati sensibili, allora devi stare molto attento e sarebbe meglio che non li pubblicassi.

A parte il lato legale, è mia opinione personale che non sia corretto eticamente e moralmente pubblicare dati personali di una persona a sua completa insaputa. Quindi, se in fase di raccolta le persone non potevano immaginare lontanamente che potevano finire in una pubblicazione, io non pubblicherei quei dati.

Se nel tuo sito di famiglia hai già incluso queste informazioni ... beh allora amen: hai già effettuato una diffusione che è equivalente alla pubblicazione!

Spero di esserti stato utile :wink: .

Ciao e buon lavoro.

Raffaele

fdipopolo
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Messaggio da fdipopolo »

Gentilissimo Raffaele, sei stato più che utile con la tua ebcomiabile precisione!
Il problema è questo: i dati sulle ultime generazioni li ho avuti tramite email da persone, parenti lontani, che ho conosciuto di recente. Per la maggior parte di loro non c'è nessun problema, perchè sono sicuro che non avranno nulla da ridire perchè sono ancora in contatto con loro.
Il problema invece sorge solo con uno di loro, che non riesco più a contattare: non risponde più alle mie email e non riesco a trovare un suo recapito telefonico o postale per poterlo rintracciare di nuovo. Come devo fare per avere conferma da lui che posso procedere con la pubblicazione? E' peccato se cancello i suoi dati, perchè comunque sono dei familiari che non risiedono più a Calabritto, e sarebbe interessante da parte dei lettori poterli individuare per mettersi sulle loro tracce, casomai per riincontrarli.
Non lo so, tu cosa mi suggeriresti?

fdipopolo
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Messaggio da fdipopolo »

p.s. scusami per qualche errore di battitura

neogeneal
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Messaggio da neogeneal »

La questione ha tre grandi scenari:
1) se i dati di questa singola persona sono dati personali comuni, legalmente non c'è problema; "eticamente" la volontà di contattarlo ce l'hai messa quindi anche la coscenza è a posto;
2) se i dati sono sensibili (anche nel senso di battesimo ecc.) allora occorre il consenso scritto per essere a posto legalmente (eticamente vale lo stesso di cui sopra);
3) se i dati sono sensibili "fortemente" (stato di salute, atti di processi ecc.) io non li pubblicherei comunque.

Essendo persone viventi penso che i dati siano tutti comuni in quanto le anagrafi funzionano dal 1865 e quindi non hai bisogno dei dati delle parrocchie. Puoi quindi sostituire gli eventuali dati sensibili con quelli comuni.

Io farei un altro tentativo visto che si tratta di un solo individuo: in base alla data di nascita (che penso avrai) chiederei un certificato di residenza al comune di questa persona e invierei una raccomandata all'indirizzo. Così hai veramente fatto tutto il possibile per avvisarlo.

Bada che in caso i dati che ti vengono dati da una persona su altre persone di sua conoscenza sono comunque da interpellare i diretti interessati!

Ciao.

Raffaele
IO < Giuseppe 1939 < Raffaele 1905 < Giuseppe 1873 < Paolo 1827 < Giuseppe 1783 < Carlo 1745 < Pietrantonio 1704 < Carlo 1659 < Pietro 1627 < Cristofano 1590?

fdipopolo
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Messaggio da fdipopolo »

E' questo il problema! Io non pubblico dati di battesimo, o sullo stato di salute, ma solo quelli relativi a nascita e morte, e a volte anche la professione svolta.
La persona che ho contattato ha circa 24 anni e mi ha dato i dati di suo padre, degli zii e del nonno.
Per questo vorrei tentare di ristabilire il contatto, per avere la certezza che i suoi familiari siano al corrente della situazione.
Io cmq sto a posto con la coscienza, anche perchè stesso nel libro ho specificato che i dati mi sono stati dati da questo ragazzo, e io li ho integrati con lo stato di famiglia che ho avuto dal comune di origine (lo stato di famiglia storico risale agli anni '60).
Poi ho scritto il mestiere del nonno, che era sarto e bidello...spero non si offendano se lo scrivo! (e non capisco perchè dovrebbero rinnegare le proprie origini...non c'è nulla di offensivo! E questo lo dico stesso io: mio padre era un semplice manovale, ma mi ha lasciato un patrimonio di valori!)

neogeneal
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Messaggio da neogeneal »

Perfetto: legalmente sei a posto anche perché si può presumere che il figlio abbia informato i parenti della cosa.

Eticamente, però, a mio personale parere a ciascuno bisogna lasciare il diritto di non voler essere incluso nella pubblicazione. Condivido che effettivamente le notizie diffuse sono del tutto normali, però io non posso arrogarmi il diritto di scegliere al posto degli altri.

Ciao.

Raffaele
IO < Giuseppe 1939 < Raffaele 1905 < Giuseppe 1873 < Paolo 1827 < Giuseppe 1783 < Carlo 1745 < Pietrantonio 1704 < Carlo 1659 < Pietro 1627 < Cristofano 1590?

fdipopolo
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Messaggio da fdipopolo »

Giustissima osservazione. Cercherò ancora di avvisare i diretti interessati, poi procederò alla stampa del testo.
Credo cmq che non ci debbano essere problemi per coloro che sono morti anche da pochi anni e che vengono citati.
Vi avviserò quando il libro sarà pronto (e lo scriverò anche nel mio sito) così potrò spedire una copia a chi sarà interessato.
Saluti, Filippo

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