E una reazione che io "metto sempre in conto"... non si può sapere chi sia la persona che stiamo contattando, che vita abbia avuto, quali siano i suoi interessi, la sua intelligenza, i suoi rapporti con i familiari etc....mcastaldo ha scritto:Salve ho contattato con un amica che mi ha fatto da interprete Anthony Cosentino,
ma quest'ultimo trattandoci in malo modo ha detto di non aver parenti in Italia senza nemmeno farci parlare per spiegare che tramite ricerche e documentazioni volevamo conoscere i nostri parenti americani.
Sono rimasto davvero malissimo.
Per tanto vi chiedo se potete trovarmi altri discendenti magari saranno piu' cortesi e vogliosi di conoscerci.
Grazie
E' per questo motivo che sono sempre molto attenta a non divulgare dati privati su viventi o storie particolari...
Ognuno è libero di vivere come vuole e anche di non essere assolutamente interessato al passato della sua famiglia...
E' un caso limite ma purtroppo accade.
E' per questo motivo che io sconsiglio sempre i contatti telefonici, penso che un ottimo modo di contattare un discendente sconosciuto sia di scrivergli una lettera semplice (oppure una e-mail se si ha l'indirizzo), garbata, parlando soprattutto di noi in Italia, di chi erano i nostri antenati comuni magari allegando anche la copia di qualche vecchia fotografia che li ritrae. Raccontando la storia della propria famiglia e di come oggi ci sia venuto il desiderio di conoscere personalmente i nostri parenti oltreoceano.
La persona deve capire chiaramente quali siano le nostre intenzioni.
Ti dico la verità... probabilmente anche io se ricevessi una telefonata da un paese straniero di qualcuno che afferma di essere mio parente, forse non reagirei come questo signore ma sarei molto diffidente...
Qualche anno fa ricevetti una lettera di una signora Texana che mi scrisse perchè avevo lo stesso cognome dei suoi antenati e abito nella loro città di origine, era corredata da un piccolo albero genealogico.... era molto chiara e traspariva il desiderio reale di questa donna di riscoprire le sue radici qui...
Le risposi che purtroppo non eravamo parenti ma mi recai al cimitero comunale a fare le fotografie delle tombe delle persone che lei menzionava nella lettera, ne fu felicissima...
Su questo forum invece tempo fa una persona mi disse che anni prima tramite un amico riuscirono a contattare alcuni "cugini" americani che assolutamente non vollero avere nulla a che fare con loro credendo che gli "italiani" fossero solo interessati a soldi o eredità...
Comunque, in linea di massima, una volta superata la naturale diffidenza credo che gli americani siano felici di riallacciare i rapporti con l'Italia...
Appena ho un attimo vedo di rileggermi tutta la discussione... ma mi sembra di ricordare che fosse stato fatto il massimo...
Laura