Degus ha scritto:
Mentre in paesi di 300-400 abitanti non hanno nessuna voglia di rispondere!
Anche se le brutte, o pessime, esperienze con i comuni ce le abbiamo avute tutti, non si può e non si deve generalizzare in questo modo!
La celerità e la qualità della risposta non dipendono dal numero degli abitanti, ma dalla preparazione e dalla disponibilità degli impiegati.
Chiaramente i comuni più grandi hanno un numero maggiore di dipendenti e quindi è probabile (ma non assicurato...) che ci siano più persone disponibili ad accogliere la richiesta.
Inoltre i comuni più piccoli in certi casi sono amministrativamente accorpati a comuni più grandi per cui è necessario valutare di volta in volta, e soprattutto cercare molto bene, la collocazione degli uffici a cui rivolgersi.
La richiesta via mail infine, che va tanto di moda perchésemplice, celere e gratuita, non sempre va a buon fine e spesso è causa di malintesi (tipo "non l'ho letta io ma il mio collega", "avevo la casella intasata", ecc.).
Da ultimo occorre tenere presente che spesso per nostra comodità inviamo richieste in periodi "inadeguati", come le vacanze di Natale, i "ponti" di vario genere o il periodo estivo, momenti in cui dal punto di vista logistico gli uffici sono meno disponibili.
Come detto sopra giustamente, occorre avere pazienza, essere molto precisi nell'indicazione dei dati a nostra disposizione e sempre educati anche con chi non lo è con noi, per evitare di passare dalla ragione al torto in un secondo, poi eventualmente ripetere la richiesta dopo i primi quaranta giorni dalla prima domanda (quaranta perché la risposta può essere inviata entro trenta giorni ma non è detto che arrivi entro trenta giorni...).
E comunque: mai generalizzare. Lo stesso ufficio tanto lodato, o tanto denigrato, un anno dopo potrebbe riservare delle sorprese...
Ciao e buon lavoro!