Atto di morte del 1891 - scritta indecifrabile

Hai fotografato un manoscritto in italiano e hai bisogno di una mano per interpretarlo? Inserisci qui la tua richiesta.


Moderatori: AleSarge, Collaboratori, Staff

Rispondi
Avatar utente
roccozepin96
Livello1
Livello1
Messaggi: 138
Iscritto il: mercoledì 23 aprile 2014, 18:46
Località: Valdidentro
Contatta:

Atto di morte del 1891 - scritta indecifrabile

Messaggio da roccozepin96 »

Ciao a tutti,
vi scrivo per chiedere ancora una volta il vostro encomiabile aiuto...
Osservate questo atto di morte ...

Immagine

Quando dice "Vedova di Baroni Luigi" c'è una virgola e un paio di parole aggiunte forse dopo scritte in piccolo.
Qualcuno di voi ha una minima idea di cosa ci possa essere scritto?

Vi ringrazio in anticipo...
Rocchino...
Rocco Lanfranchi (1996) > Armando (1969) > Cesare G. (1927) > Remigio G. (1896) > Giuseppe G. G. (1860) > Carlo L. (1822) > Gervasio M. (1796) > Carlo G. (1768) > Giovanni D. R. (1724) > Gervasio (1670) > Carlo (1642) > Gervasio > Gioan Franco > Francotto

Avatar utente
wiwa
Esperto
Esperto
Messaggi: 1862
Iscritto il: lunedì 4 ottobre 2004, 0:47

Messaggio da wiwa »

io leggo "senza figli minori"

Kaharot
Collaboratore
Collaboratore
Messaggi: 3596
Iscritto il: domenica 24 giugno 2012, 16:23

Messaggio da Kaharot »

Vigeva una regola, in certi periodi, per cui veniva specificato se il defunto lasciava orfani minori, e, in alcuni casi, anche quanti era e di che sesso. In questo atto ci sarà una continuazione di quell'usanza.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.

Avatar utente
viviesse
Livello6
Livello6
Messaggi: 1404
Iscritto il: venerdì 25 gennaio 2008, 23:51
Località: Riviera del Brenta

Messaggio da viviesse »

Quando si dice la burocrazia fine a se stessa.
Non si poteva presumere che una ottataduenne non potesse aver lasciato figli minori?
Ai nostri tempi, invece, potrebbe anche essere.
-----------------------------------------------------------
Ai vivi si deve del rispetto: ai morti non si deve altro che la verità. (Voltaire)

Rispondi