Ricerca finita?
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Ricerca finita?
Salve,
con tanta, tanta fatica io e la mia famiglia abbiamo lavorato per poter avere la soddisfazione di "salutare" i "nostri nuovi parenti".
Ecco il fatto. Mio nonno nato il 1° febbraio 1877 in provincia di Viterbo è stato un "trovatello". Abbiamo iniziato le nostre ricerche nella parrocchia di origine e risulta ( certificato di battesimo) nato, appunto, il 1° febbraio 1877 dove è stato imposto soltanto il "nome". Successivamente all'archivio di stato di Viterbo risulta un "certificato di stato civile" del comune di nascita e redatto dal Sindaco-ufficiale di stato civile- dove viene imposto anche il "cognome " e dove viene specificato che il bambino viene inviato al brefotrofio di Viterbo tramite un accompagnatore da consegnare al direttore del brefotrofio stesso assieme agli oggetti trovati e alla copia dell'atto.
Bene, o male !!! Adesso cosa dobbiamo fare ? nessun altro documento è esistente. Da ultimo abbiamo provato a raccogliere testimonianze dirette in quel paese ma abbiamo colto molte resistenze da parte delle persone che potrebbero sapere qualcosa per i tramite "il sentito dire" o per il tramite le "ricordanze" famigliari tramandate. Quindi la ricerca è finita? Qualcuno mi può consigliare qualcosa ? Grazie a tutti e buona giornata anche al gestore del sito.
con tanta, tanta fatica io e la mia famiglia abbiamo lavorato per poter avere la soddisfazione di "salutare" i "nostri nuovi parenti".
Ecco il fatto. Mio nonno nato il 1° febbraio 1877 in provincia di Viterbo è stato un "trovatello". Abbiamo iniziato le nostre ricerche nella parrocchia di origine e risulta ( certificato di battesimo) nato, appunto, il 1° febbraio 1877 dove è stato imposto soltanto il "nome". Successivamente all'archivio di stato di Viterbo risulta un "certificato di stato civile" del comune di nascita e redatto dal Sindaco-ufficiale di stato civile- dove viene imposto anche il "cognome " e dove viene specificato che il bambino viene inviato al brefotrofio di Viterbo tramite un accompagnatore da consegnare al direttore del brefotrofio stesso assieme agli oggetti trovati e alla copia dell'atto.
Bene, o male !!! Adesso cosa dobbiamo fare ? nessun altro documento è esistente. Da ultimo abbiamo provato a raccogliere testimonianze dirette in quel paese ma abbiamo colto molte resistenze da parte delle persone che potrebbero sapere qualcosa per i tramite "il sentito dire" o per il tramite le "ricordanze" famigliari tramandate. Quindi la ricerca è finita? Qualcuno mi può consigliare qualcosa ? Grazie a tutti e buona giornata anche al gestore del sito.
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ciao, anch'io ho dei trovatelli tra i miei antenati e sono stata fortunata solo con uno perché poi è risultato essere abbandonato o orfano, ancora non so, ma dagli archivi ho trovato la sua famiglia, il problema delle voci è che non ti da prove certe perché di viventi dell' epoca non c'è più nessuno, sarebbe bello poter fare ricerche tramite il DNA, comunque buona fortuna
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Grazie Fabiola, mi dici che negli archivi sei riuscita a trovare la famiglia. Di dispiace spiegarmi meglio che genere di ricerca hai fatto ? e soprattutto in quale archivio hai effettuato la ricerca? Per quanto riguarda il DNA sarebbe interessante poterlo fare per avere la certezza matematica !!!Ma per il mio caso a chi fare il prelievo? Grazie e buona serata
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Purtroppo se non ci sono informazioni in famiglia (che spesso sono comunque false) non c'è molto da fare. Anche cercare informazioni oggi, dopo 135 anni, nel paese d'origine è inutile, a meno che quel bambino non fosse stato un famosissimo trovatello, chi mai potrebbe sapere qualcosa se non i suoi familiari?
Insomma è una partita difficile da vincere, perché allora i bambini venivano partoriti in casa e poi abbandonati, magari la madre era di qualche altro paese, e tracce, ovviamente, non ne restavano.
Il DNA non ti direbbe più di tanto, perché siamo in un'epoca in cui non facevano prelievi del DNA neanche ai criminali. Al massimo il DNA ti potrebbe dire se hai qualche lontano cugino (sempre che qualcuno della tua famiglia lo abbia già fatto), ma non sapresti mai chi è il padre di tuo nonno.
Facciamo un esempio: metti che hai la fortuna di trovare come tuo "parente" un Tizio, figlio di unico di un figlio unico del signor Tal dei Tali, vissuto proprio all'epoca della nascita di tuo nonno. Sembrerebbe che tuo nonno debba essere anch'egli figlio di Tal dei Tali, ma chi ti assicurebbe che Tizio o suo padre sono realmente figli di Tal dei Tali?
Quindi è da scartare la via del DNA.
Io penso che tu abbia già provato tutte le vie possibili, ossia l'atto di nascita e quello di battesimo. La famiglia non conserva memoria di presunti genitori o parenti di tuo nonno, non vi è stato alcun riconoscimento successivo. Quindi, purtroppo, dovrai fermarti così.
Insomma è una partita difficile da vincere, perché allora i bambini venivano partoriti in casa e poi abbandonati, magari la madre era di qualche altro paese, e tracce, ovviamente, non ne restavano.
Il DNA non ti direbbe più di tanto, perché siamo in un'epoca in cui non facevano prelievi del DNA neanche ai criminali. Al massimo il DNA ti potrebbe dire se hai qualche lontano cugino (sempre che qualcuno della tua famiglia lo abbia già fatto), ma non sapresti mai chi è il padre di tuo nonno.
Facciamo un esempio: metti che hai la fortuna di trovare come tuo "parente" un Tizio, figlio di unico di un figlio unico del signor Tal dei Tali, vissuto proprio all'epoca della nascita di tuo nonno. Sembrerebbe che tuo nonno debba essere anch'egli figlio di Tal dei Tali, ma chi ti assicurebbe che Tizio o suo padre sono realmente figli di Tal dei Tali?
Quindi è da scartare la via del DNA.
Io penso che tu abbia già provato tutte le vie possibili, ossia l'atto di nascita e quello di battesimo. La famiglia non conserva memoria di presunti genitori o parenti di tuo nonno, non vi è stato alcun riconoscimento successivo. Quindi, purtroppo, dovrai fermarti così.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
K.
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Io penso che, non avendo alcun termine di paragone, il DNA non servirà a nulla. Anche se dovesse farlo cosa gli potrebbe dire? Per conoscere la paternità del nonno nato nell'ultimo trentennio del XIX secolo dovrebbe riesumare tutti i morti in quei decenni, sperando che il padre del nonno sia ancora sepolto. Paradossalmente il DNA potrà dire se discende da Carlomagno ma non chi è il padre.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
K.
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cosa fare?
Buongiorno e grazie a tutti.
Vi ringrazio molto dei vostri suggerimenti. Per quanto riguarda il DNA, quindi, è chiaro, deve essere accantonato.
Come, però, ha ipotizzato Kaharot circa un "famoso trovatello" sono orientato per questa ipotesi, in quanto:
a) nel certificato redatto dal Sindaco viene inposto al bambino un cognome inusuale per i trovatelli ( il cognome dato è pochissimo in uso in Italia circa 600 famiglie)
b) sempre nello stesso certificato viene "ordinato", alla persona incaricata di portare il bambino al brefrotrofio , di consegnarlo direttamente al direttore assieme alla copia del certificato redatto e agli indumenti a lui appartenenti (risultano descritti indumenti di ottima fattura);
c) da un altro documento risulta che il bambino in questione viene dato in affidamento, solo dopo due giorni, ad una donna di un paese vicino e di alta affidabilità;
d) a detta di mio nonno (questo lo ricordo personalente) durante il suo servizio militare riceveva spesso denaro da persona sconosciuta.
e) ultimamente ho cercato di contattare telefonicamente una signora del paese di nascita di mio nonno, sicuramente l'unica discendente del Sindaco che ha redatto il documento di cui vi ho riferito. Non appena ho accennato alla mia ricerca mi ha detto (testualmente) " no,no...io non sò gnente e non mi interessa parlare con te...) e ha riattaccato il telefono.
Per quanto vi ho informato chiedo un vostro parere ed, eventualmete, quale altro passo fare.
Buona giornata a tutti. Grazie
Vi ringrazio molto dei vostri suggerimenti. Per quanto riguarda il DNA, quindi, è chiaro, deve essere accantonato.
Come, però, ha ipotizzato Kaharot circa un "famoso trovatello" sono orientato per questa ipotesi, in quanto:
a) nel certificato redatto dal Sindaco viene inposto al bambino un cognome inusuale per i trovatelli ( il cognome dato è pochissimo in uso in Italia circa 600 famiglie)
b) sempre nello stesso certificato viene "ordinato", alla persona incaricata di portare il bambino al brefrotrofio , di consegnarlo direttamente al direttore assieme alla copia del certificato redatto e agli indumenti a lui appartenenti (risultano descritti indumenti di ottima fattura);
c) da un altro documento risulta che il bambino in questione viene dato in affidamento, solo dopo due giorni, ad una donna di un paese vicino e di alta affidabilità;
d) a detta di mio nonno (questo lo ricordo personalente) durante il suo servizio militare riceveva spesso denaro da persona sconosciuta.
e) ultimamente ho cercato di contattare telefonicamente una signora del paese di nascita di mio nonno, sicuramente l'unica discendente del Sindaco che ha redatto il documento di cui vi ho riferito. Non appena ho accennato alla mia ricerca mi ha detto (testualmente) " no,no...io non sò gnente e non mi interessa parlare con te...) e ha riattaccato il telefono.
Per quanto vi ho informato chiedo un vostro parere ed, eventualmete, quale altro passo fare.
Buona giornata a tutti. Grazie
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Re: cosa fare?
Questa è una prassi che non è univoca, dipende dall'epoca e da chi redigeva l'atto. Alcuni optavano per cognomi soliti come Esposto e Proietto, altri cognomi di fantasia, altri ancora con cognomi molto diffusi nel luogo, con nomi di paesi, con cognomi famosi etc...dom50 ha scritto: a) nel certificato redatto dal Sindaco viene inposto al bambino un cognome inusuale per i trovatelli ( il cognome dato è pochissimo in uso in Italia circa 600 famiglie)
Quindi su questo non ci si può basare molto.
Gli indumenti vengono sempre descritti per legge, in modo da permettere un eventuale riconoscimento successivo. A volte possono aiutare a capire la condizione della famiglia d'origine (la materna di solito) ma non a sapere che famiglia fosse.dom50 ha scritto:b) sempre nello stesso certificato viene "ordinato", alla persona incaricata di portare il bambino al brefrotrofio , di consegnarlo direttamente al direttore assieme alla copia del certificato redatto e agli indumenti a lui appartenenti (risultano descritti indumenti di ottima fattura);
Questa era la prassi, il bambino veniva affidato a una nutrice, perché doveva essere nutrito al petto e non esistevano allora biberon e latte in polvere, quindi si affidava a qualche donna che allattava perché madre da poco.dom50 ha scritto:c) da un altro documento risulta che il bambino in questione viene dato in affidamento, solo dopo due giorni, ad una donna di un paese vicino e di alta affidabilità;
Questa era un'informazione da approfondire, poteva essere la chiave per comprendere tutto.dom50 ha scritto:d) a detta di mio nonno (questo lo ricordo personalente) durante il suo servizio militare riceveva spesso denaro da persona sconosciuta.
Se, come tu ipotizzi (anche se non l'hai detto) tuo nonno era figlio di qualche persona influente, al di là del sindaco e dei suoi discendenti anche altri lo avrebbero saputo in paese, sarebbero sorte le solite leggende. La signora da te contattata era probabilmente una signora poco incline alla cortesia, non ci vedrei altro dietro la sua risposta.dom50 ha scritto:e) ultimamente ho cercato di contattare telefonicamente una signora del paese di nascita di mio nonno, sicuramente l'unica discendente del Sindaco che ha redatto il documento di cui vi ho riferito. Non appena ho accennato alla mia ricerca mi ha detto (testualmente) " no,no...io non sò gnente e non mi interessa parlare con te...) e ha riattaccato il telefono.