Hai domande sulla legislazione ecclesiastica e il diritto canonico dei sacramenti? Hai bisogno di aiuto per la lettura degli atti dell'anagrafe ecclesiastica? Questo è il posto giusto per le tue richieste.
questa dispensa matrimoniale riguarda un mio antenato che si è sposato a Vertova (BG).
Non riesco a capire che cosa significhino le due parole che seguono a "... al loro Matrimonio in Chiesa".
Chi può aiutarmi?
Grazie mille!
Daniele
Grazie infinite, molto gentili.
Pensavo fossero due parole o abbreviazioni in latino.
Adesso vedo perfettamente anche io "postposte".
Grazie ancora. Daniele
Visto che siete così gentili e informati, avrei un altro paio di domande sullo stesso documento.
1. Le Canoniche pubblicazioni erano due o tre? su altri documenti dello stesso anno rispetto a quello che ho pubblicato qui ho trovato scritto più chiaramente "tre". Il numero che si legge in altro è un due o un tre?
2. in altre Dispense Matrimoniali dello stesso tipo (Vescovado di Bergamo), nello spazio in cui qui c'è scritto "postposte" ho trovato in molti casi la parola "con". In altri documenti ho visto casi di "vel etiam domi e postposte per arbitrio et prudentia", oppure "omesse".
Qualcuno sa sommariamente descrivermi il significato di queste diciture e, soprattutto, cosa significava per gli sposini e le loro famiglie il ricadere in una di queste fattispecie piuttosto che un'altra?
Sapete eventualmente indicarmi qualche documento o libro che approfondisce?
1. Le Canoniche pubblicazioni erano due o tre? su altri documenti dello stesso anno rispetto a quello che ho pubblicato qui ho trovato scritto più chiaramente "tre". Il numero che si legge in altro è un due o un tre?
Di regola erano 3, ossia nelle messe di tre giorni solenni venivano proclamati gli sponsali, di modo che la gente sapesse chi si stava sposando ed eventualmente far presente qualche impedimento. Poi talvolta ne dispensavano una o due o tutte e tre.
2. in altre Dispense Matrimoniali dello stesso tipo (Vescovado di Bergamo), nello spazio in cui qui c'è scritto "postposte" ho trovato in molti casi la parola "con". In altri documenti ho visto casi di "vel etiam domi e postposte per arbitrio et prudentia", oppure "omesse".
Qualcuno sa sommariamente descrivermi il significato di queste diciture e, soprattutto, cosa significava per gli sposini e le loro famiglie il ricadere in una di queste fattispecie piuttosto che un'altra?
Sapete eventualmente indicarmi qualche documento o libro che approfondisce?
Rispondere senza vedere i documenti è difficile. Sicuramente si tratta di casi particolari, al 99% di fuitine o di casi di concubinato (convivenza), per cui si procedeva in tempi ridotti e in segreto per evitare pubblico scandalo.
La memoria è la porta indispensabile per entrare nel futuro!
K.
Grazie per la risposta, le allego il documento integrale per vedere se ha qualche riflessione più specifica da fare.
Io ho immaginato che la richiesta e la concessione della dispensa vescovile fosse legata soprattutto al fatto che il paese dove risiedeva il mio antenato e quello di sua moglie era distante 15km, in zone montuose e che quindi fosse molto disagevole provvedere alle tre pubblicazioni. Ma forse sbaglio, non avevo considerato altre ipotesi che comunque non appaiono evidenti da questa dispensa.
In ogni caso, qualcuno mi saprebbe consigliare qualche lettura/saggio sulle tematiche legate alla società del XVII-XIX secolo che magari includano spiegazioni a come funzionavano i fidanzamenti/matrimoni e relative dispense matrimoniali?