Chiara Irace ha scritto: ↑lunedì 18 luglio 2022, 14:50
Pierluigi ci mancherebbe altro, nessun problema.. anzi ti rinnovo il mio più sentito GRAZIE per tutto quello che sei riuscito a capire e scoprire in merito a questo argomento da me aperto!
Ringrazio moltissimo anche te @strategico per le parole spese! Mi trovo molto bene con le persone empatiche
Un grazie infinito anche a te Giovannimaria,
Imparare così tanto per me non ha prezzo! Così come essere aiutati a seguire procedure nuove per me e piuttosto complicate
Ringrazio in generale tutti gli utenti che si siano più o meno interessati!
Un carissimo saluto a tutti
Con affetto
Chiara
@ Chiara :
grazie a te per la tua gentilezza ed educazione.
io mi sono messo a disposizione e tu sei stata pronta ad ascoltare ad apprendere.
La ricerca storica e quella genealogica specialmente non prevede- secondo me- interpretazioni errate, fuorvianti che portano in altre direzioni.
Ma non voglio far polemica.
Ognuno cerca ciò che crede ed arriva alle conclusioni che vuole.
Ma la Genealogia documentata è razionalità e prevede che 2+2 porta il risultato di 4. Sempre Sempre 4.
La genealogia nella realtà poi quella del DNA può rivelare tantissimi figli naturali ma non legittimi e naturali.
Ci sono tantissimi casi.
Nella ricerca storica e nel ricostruire Genealogie non si possono stabilire dei collegamenti certi e documentati basati e fondati sul nulla, o meglio sul nostro pensiero che dice che Caio è figlio di Tizio.
Non possiamo arrivare a conclusioni in modo affrettato che non sono
scritte da nessuna parte.
Che l'intuito e le vari ipotesi siano alla base della ricerca storica e genealogica questo è fuori di dubbio.
Dall'intuituizione di un collegamento genealogico si passa a verificare l'esistenza di esso, dalla ipotesi alla Tesi.
Altrimenti noi genealogisti lasciamo tutto nelle ipotesi e nel probabile quando non si ha la certezza documentale e documentata dei rapporti Genealogici di parentela.
Restiamo in contatto Chiara, resto sempre a tua completa disposizione.
Grazie ancora
ad majora semper
Giovannimaria Ammassari